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Santa Messa del giorno 5

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2013 11:54
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XXXII SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - GIOVEDÌ
MESSALE


Antifona d'Ingresso Sal 87,3
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l'orecchio
alla mia preghiera.


Intret orátio mea in conspéctu tuo;

inclína aurem tuam ad precem meam, Dómine.


Colletta
Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...

Omnípotens et miséricors Deus, univérsa nobis adversántia propitiátus exclúde, ut, mente et córpore páriter expedíti, quæ tua sunt líberis méntibus exsequámur. Per Dóminum...


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Fm 1, 7-20
Accoglilo non più come schiavo, ma come fratello carissimo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Filèmone
Fratello, la tua carità è stata per me motivo di grande gioia e consolazione, perché per opera tua i santi sono stati profondamente confortati.
Per questo, pur avendo in Cristo piena libertà di ordinarti ciò che è opportuno, in nome della carità piuttosto ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene, lui, che un giorno ti fu inutile, ma che ora è utile a te e a me. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso. E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. Io, Paolo, lo scrivo di mio pugno: pagherò io. Per non dirti che anche tu mi sei debitore, e proprio di te stesso! Sì, fratello! Che io possa ottenere questo favore nel Signore; da’ questo sollievo al mio cuore, in Cristo!

Salmo Responsoriale Dal Salmo 145
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.

Il Signore rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Canto al Vangelo Gv 15,5
Alleluia, alleluia.
Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.

Vangelo Lc 17, 20-25
Il regno di Dio è in mezzo a voi.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».


Sulle Offerte
Volgi il tuo sguardo, o Padre, alle offerte della tua Chiesa, e fa' che partecipiamo con fede alla passione gloriosa del tuo Figlio, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

Sacrifíciis præséntibus, Dómine, quæsumus, inténde placátus, ut, quod passiónis Fílii tui mystério gérimus, pio consequámur afféctu. Per Christum.

Antifona alla Comunione Sal 22,1-2
Il Signore è mio pastore, non manco di nulla;
in pascoli di erbe fresche mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.


Dóminus regit me, et nihil mihi déerit;

in loco páscuæ ibi me collocávit,

super aquam refectiónis educávit me.


Oppure: Lc 24,35
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane.


Cognovérunt discípuli

Dóminum Iesum in fractióne panis.


Dopo la Comunione
Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre; la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato in questi sacramenti, rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Grátias tibi, Dómine, reférimus sacro múnere vegetáti, tuam cleméntiam implorántes, ut, per infusiónem Spíritus tui, in quibus cæléstis virtus introívit, sinceritátis grátia persevéret. Per Christum.



Giovedì 15 novembre
Lc 17,20-25


Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!


Il regno di Dio appartiene a chi lo sceglie e lo vuole momento per momento nell’impegno della storia.

Non può conquistare il Regno chi vuole addormentarsi per sfuggirlo. La vigilanza è la caratteristica del cristiano ed è necessaria per essere sempre in grado di scegliere bene ciò che è eterno, ciò che è vero, ciò che è giusto. L’uomo che sa scegliere vive veramente bene la vita e la gioca pienamente.

È rivelandosi a noi che permette che Lo amiamo. Questa è la pedagogia di Dio. Non attraverso l’esortazione, ma attraverso la rivelazione di Se a noi. Poi aggiunge ancora: «Se uno mi ama, il Padre mio ed io verremo a lui e porremo dentro di lui la nostra dimora».

Ecco la pienezza dell’Avvento di Dio. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che operano in noi perché ci trasformiamo in Lui!

Il desiderio profondo dell’uomo di essere completamente nella pienezza, si manifesta, se siete attenti, si attua potentemente dentro il cuore dell’uomo.

Allora questa presenza dinamica, cioè attiva di Dio dentro di noi va lasciata venire, va lasciata fare, e mi permetto di suggerire qualche cosa. Non solo Cristo è venuto e ha inteso salvarci ed operare in noi non come individui, ma ha inteso salvarci come popolo, per cui la Comunità non è altro che l’espressione di questa azione di Dio che Egli compie in noi, ma insieme.

È il momento più profondo, allora. Lasciarlo venire dentro di noi come individui, ma come individui in comunione in una Comunità. Non ti farai santo se non in quella Comunità in cui la Vocazione ti ha posto e/o in quella Vocazione che ti viene rivelata dal Signore. È questa, allora, la riscoperta. In più, il Signore opera perché tu trasformi il mondo.

Quando senti quella spinta forte ad amare, anche donando la vita, ecco, rimani in Gesù.

Quando senti dentro di te che devi andare a cercare il fratello col quale è da molto tempo che magari non ti incontri, è Gesù che spinge dentro di te! Lascia che il Signore venga! È Lui che opera dentro di te! Lascialo venire!

Dio si è fatto uomo, è diventato uno di noi perché noi potessimo diventare come Loro, uno di Loro, cioè della famiglia di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Per noi, il Signore è venuto e verrà personalmente.



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_________Aurora Ageno___________
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