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Santa Messa del giorno 5

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2013 11:54
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XXXIV SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - LUNEDÌ
MESSALE



Antifona d'Ingresso Sal 84,9
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore.


Loquétur Dóminus pacem in plebem suam,

et super sanctos suos, et in eos qui convertúntur ad ipsum.


Colletta
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...

Excita, quæsumus, Dómine, tuórum fidélium voluntátes, ut, divíni óperis fructum propénsius exsequéntes, pietátis tuæ remédia maióra percípiant. Per Dóminum..


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Ap 14, 1-3.4-5
Recavano scritto sulla fronte il nome di Cristo e il nome del Padre suo.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 23
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Canto al Vangelo Mt 24,42
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

Vangelo Lc 21, 1-4
Vide una vedova povera, che gettava due monetine.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».


Sulle Offerte
Accogli, Signore, questi santi doni che ci hai comandato di offrire in tuo onore, perché, obbedienti alla tua parola, diventiamo anche noi un’offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Súscipe, Dómine, sacra múnera, quæ tuo nómini iussísti dicánda, et, ut per ea tuæ pietáti reddámur accépti, fac nos tuis semper obodíre mandátis. Per Christum.

Antifona alla Comunione Sal 116,1.2
Popoli tutti, lodate il Signore,
perché grande è il suo amore per noi.


Laudáte Dóminum, omnes gentes,

quóniam confirmáta est super nos misericórdia eius.


Oppure: Mt 28,20
«Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo», dice il Signore.


Ecce ego vobíscum sum ómnibus diébus,

usque ad consummatiónem sæculi, dicit Dóminus.


Dopo la Comunione
O Dio, che in questi santi misteri ci hai dato la gioia di unirci alla tua stessa vita, non permettere che ci separiamo mai da te, fonte di ogni bene. Per Cristo nostro Signore.


Quæsumus, omnípotens Deus, ut, quos divína tríbuis participatióne gaudére, a te numquam separári permíttas. Per Christum..


Lunedì 26 novembre
Lc 21,1-4



Vide una vedova povera, che gettava due monetine. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere



Il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco, installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, quel giorno finalmente potrò cantare l’unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo, beati i poveri perché il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso.



I poveri non hanno bisogno dei signori. I signori ai poveri possono dare una cosa sola: la lingua, cioè il mezzo di espressione. Lo sanno da sé i poveri cosa dovranno scrivere quando sapranno scrivere. E allora se vuoi trovare Dio e i poveri bisogna fermarsi in un posto e smettere di leggere e di studiare e occuparsi solo di far scuola ai ragazzi dell’età dell’obbligo e non un anno di più, oppure agli adulti. Quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio. È inutile che tu ti bachi il cervello alla ricerca di Dio o non Dio. Ai poveri dai scuola subito prima d’esser pronta, prima d’esser matura, prima d’esser laureata, prima d’esser fidanzata o sposata, prima d’esser credente. Ti ritroverai credente senza nemmeno accorgertene.


Don Lorenzo Milani







_________Aurora Ageno___________
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