Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

L'amore al tempo degli olivastri millenari: la Gallura tra storia e mito

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2007 14:31
OFFLINE
Post: 18.763
Post: 11.136
Registrato il: 02/08/2007
Amministratore
Utente Gold
21/11/2007 17:33

L'amore al tempo degli olivastri millenari: la Gallura tra storia e mito

Da un po' non vengo in Taverna e questa sera ho con me la rivista
Panorama - del 10 novembre 2007.
C'è un articolo interessante che riguarda la Sardegna e me lo vorrei leggere
in pace.

Come mi ha vista entrare, la nonna mi viene incontro con un boccale
di birra! - Eheheheh, nonna... grazie! Vuoi sederti ad un tavolo
con me? Ti va di leggere insieme un articolo? -
-Sì... va bene, mi siedo dieci minuti qui con te! - risponde nonna.
Detto fatto, sediamo, apro il giornale e comincio a leggere ad alta voce:

Articolo di Francesco Zedda:

L'amore al tempo degli olivastri millenari: la Gallura tra storia e mito.

Raccontano, gli anziani del paese, che la gente arrivava di notte dai villaggi vicini: saliva a cavallo lungo le stradine che si inerpicano tra i roccioni di granito e il lago Liscia, si lasciava alle spalle i boschi di querce e l’odore del mirto e del lentisco, e si fermava lì sotto, a lanciare un ultimo sguardo dal pianoro che domina la valle. “Chissà quanta gente s’è appesa lassù, chissà di quante anime si è nutrito l’albero”, e sorride tziu Ninu, 97 anni passati a pascolare le capre in mezzo ai monti della Gallura, estremo nord della Sardegna. “È un albero magico, sa? E non solo quello, tutti gli altri pure”. L’albero è S’Ozzastru, un olivastro che controlla questa vallata da quasi quattromila anni: e insieme con lui, in territorio di Luras, provincia di Olbia, ce ne sono altri due. Sono più giovani, se giovani è un termine adatto per raccontare la vita di altri questi mastodonti vegetali che hanno un’età stimata di cinquecento e duemila anni.
Per raggiungerli, oggi, bisogna fare la stessa strada che si percorreva cent’anni fa. Una via stretta - la provinciale 427 - che sale verso Tempio Pausania e Calangianus e si infila in mezzo a boschi risparmiati dagli incendi e dall’edilizia selvaggia: qui la materia prima con cui si sono costruite le vite e le ricchezze è il sughero - a cui è dedicato anche un museo - e distruggere i boschi significa distruggere l’economia di un intero comprensorio. Che accoglie anche gli olivastri millenari, diventati meta di pellegrinaggio da parte di turisti di ogni parte del mondo. Turisti che rimangono incantati davanti alle fronde e al diametro imponente del tronco de S’Ozzastru, 18 metri di nodi e spaccature che sembrano rughe sul viso di un anziano. Come quello di tziu Nino, che continua a raccontare mentre accompagna una coppia di francesi verso il museo etnografico di Luras. “La storia dei disperati che si appendono, non è l’unica leggenda nera che accompagna questi alberi: guardate”. E indica una specie di martello, lavorato ad arte, che avrà almeno un secolo. Si chiama su mazzoccu, è fatto del legno dell’olivastro più vecchio d’Europa, ed era di un’agabbadora, che tradotto suona più o meno “colei che finisce”. “Quando un malato del paese era vicino alla morte, i parenti per non farlo soffrire chiamavano s’agabbadora. E lei con un colpo ben assestato lo faceva morire”. Con il legno de S’Ozzastru, manco a dirlo. Che è lì dai tempi dei nuraghi, ben prima che fosse costruita la chiesetta di Santu Baltòlu, o la diga sul Liscia, visitabili grazie a una cooperativa di ragazzi del posto. Ma che i dolmen presenti nei dintorni hanno visto crescere. Quasi quattromila anni fa.



- Interessante, vero, nonna? - chiedo, terminata la lettura.
- Oh, la Sardegna è bellissima, veramente un posto da soggiornarvi
più che da visitare in fretta... - risponde nonna. - Ricca di luoghi
suggestivi. -

Quando esco, sono contenta di avere visto nonna e di essere stata con lei
condividendo un'interessante lettura...


[SM=x832013]






_________Aurora Ageno___________
OFFLINE
Post: 5.454
Post: 2.108
Registrato il: 26/06/2007
PdL
Utente Veteran
22/11/2007 18:51



Ti faccio un contraltare. Mentre leggevi ad alta voce "L'amore al tempo degli olivastri millenari", io stavo in fondo al salone a leggere un articolo di Repubblica di oggi.
Le avventure di una insegnante di lettere di scuola media a cui anche piaceva molto la birra e che si recava in Germania, usando l'espediente della pornostar per poterne bere a suo piacimento, e scrivendo poi sul suo blog il resoconto di quei strumentali spogliarelli, col suo nome d'arte Madameweb .
Ti mostro l'articolo, così potrai commentarlo, se vuoi.


Anna Ciriani insegna in una scuola di Pordenone. I suoi alunni
tappezzarono i bagni con le sue immagini hard trovate sul web
Prof di giorno, pornodiva di notte
Madameweb tra blog e polemiche

Alla fiera dell'eros di Berlino, a fine ottobre, è stata un'attrazione
e il video che testimonia il suo successo è finito su YouTube

di ROBERTO CALABRO'

SI FA CHIAMARE Madameweb, come un personaggio dell'Uomo Ragno, ed è una vera signora della Rete: sono a decine i siti per adulti che parlano di lei. E in cui la si vede in azione. Fin qui nulla di strano. Se non fosse che Madameweb non è soltanto una delle icone hard della rete, ma anche un'insegnante di Lettere in una scuola media di Pordenone. Una "porno-prof", insomma.

Cinque anni fa alcuni alunni avevano scoperto su internet le foto hard della loro insegnante e, dopo averle stampate, avevano pensato bene di tappezzare i bagni della scuola con commenti non proprio edificanti. Da lì nacque una querelle, anche legale, che si trascinò fino all'anno scorso quando i genitori dei ragazzi, venuti a conoscenza che la professoressa era stata assegnata nuovamente allo stesso istituto, tempestarono di telefonate il dirigente scolastico minacciando di non mandare più a scuola i propri figli. Alla fine lo scandalo fu messo a tacere con un trasferimento "diplomatico" dell'insegnante ai corsi serali per adulti delle 150 ore, in un Istituto della provincia.

Ma, a quanto pare, Madameweb non ha rinunciato al gusto della trasgressione. Ed è scoppiato un nuovo putiferio a causa della sua ultima "impresa": la provocante "porno prof" ha partecipato all'ultima edizione di "Venus", la fiera dell'Eros tenutasi a Berlino dal 18 al 21 ottobre scorsi. Secondo quanto raccontano gli addetti ai lavori, la performance estemporanea di Madameweb è stata uno dei momenti più bollenti della rassegna. E il successo di pubblico ottenuto in occasione della fiera è stato poi amplificato a dismisura dalla Rete. Su YouTube impazza un video di cinque minuti che riprende l'esplosiva professoressa completamente nuda sull'autobus, in metropolitana, mentre cammina per strada. E poi in fiera dove Madameweb si fa fotografare e accarezzare da un gruppo sempre più folto di occasionali fans.

La partecipazione alla fiera dell'erotismo e la conseguente esposizione mediatica hanno creato un nuovo caso ripreso, non senza morbosità, dai quotidiani locali. E anche sul web il tam-tam è ripreso. Un collega della professoressa nel suo blog ha sollevato la questione dell'etica degli insegnanti: "La vita privata", scrive il prof-blogger, "conta, e conta eccome. Conta per le famiglie. Conta per la Scuola. Conta per il ruolo che lei ha nei confronti degli alunni. Conta per le istituzioni, e anche per chi le ruota attorno".

La risposta di Madameweb non si è fatta attendere. Con un post chilometrico. "Il mio comportamento a scuola è sempre stato estremamente professionale e integerrimo", ha risposto al collega, sottolineando di non indossare mai abiti provocanti e di mantenere con tutti un atteggiamento distaccato. Madameweb poi difende a spada tratta il proprio operato di insegnante: "Noi docenti dobbiamo prima di tutto garantire una buona preparazione culturale nonché una crescita e maturazione dell'individuo. L'educazione e i valori devono essere trasmessi principalmente dai genitori o dai tutori dei ragazzi. Non possiamo sostituirci a una madre o a un padre e diventare per loro un modello da seguire".

E in un passaggio successivo rivendica la libertà delle proprie scelte nella sfera privata: "E' vero sono una professoressa, ma non è ciò che faccio nel privato che dovrebbe cambiare ciò che sono a scuola e viceversa. Io non pubblico le mie foto ovunque bensì in siti per adulti e vietati ai minori in cui consenzientemente s'incontrano e discutono persone che condividono i propri desideri e le proprie scelte sessuali". E, alla fine del post, in un estremo atto di coraggio, la "porno prof" svela la sua identità firmandosi con nome e cognome: Anna Ciriani. In arte Madameweb.

(21 novembre 2007)

Professoressa di giorno pornodiva di notte

OFFLINE
Post: 18.763
Post: 11.136
Registrato il: 02/08/2007
Amministratore
Utente Gold
23/11/2007 06:49


Ciao a tutti. Eccomi qui... Ieri sera è saltata la luce e non abbiamo potuto
proseguire nella conversazione. Nonna, buon giorno, come stai?
- Bene, grazie, e tu? -
- Be', ho di nuovo la tosse, ma per il resto tutto bene. -
Nonna mi indica l'articolo rimasto offerto alla lettura sul tavolo.
- Cosa ne pensi? -
- Be'... io non voglio condannare questa signora, perché tutti sbagliamo in un modo
o nell'altro, ma non sono d'accordo con lei. Io credo che un'insegnante, se ne
renda conto o meno, costituisca un importante punto di riferimento per i suoi
alunni, ed abbia influenza anche sul resto dei giovani che vengono a sapere di lei. -
- Già. Trovo piuttosto triste il modo di pensare di questa signora. -
- Anch'io... molto triste! -
- Sì... e dice che il compito educazionale spetta alla famiglia, che agli insegnanti
spetta solo quello di dare cultura o qualcosa del genere... -
- Be', ma cultura è anche la trasmissione dei valori che, volente o no, un'insegnante
non può evitare di trasmettere, con le parole e con il comportamento. -
- Sì, perché il suo comportamento è pubblico ed è stato pubblico, anche se non è
avvenuto all'interno di un edificio scolastico. -
- Vero. Inoltre non è vero che l'educazione ai valori morali spetti soltanto alla
famiglia, - aggiungo io - tutti ne siamo responsabili, in un modo o nell'altro, e gli
insegnanti e la scuola in questo hanno un ruolo di rilievo. -
- Però... anche questa, che triste storia... e sta avvenendo al presente! -
- Già. E i nostri ragazzi sono esposti a messaggi negativi tutti i santi giorni! -
Annuisco e sorseggio il caffè che nonna mi ha versato nella tazzina.
- Bisognerebbe parlare ai ragazzi, spiegare loro che non tutto si deve assorbire
di quanto ci circonda...
La cosiddetta libertà sessuale porta ad eccessi in molti sensi. -
- Sì, e poi non è vero che sia "libertà", è schiavitù agli istinti disordinati. -
Sospiriamo entrambe, in pena per i ragazzi, ma anche per questa signora
che avrebbe tanto bisogno di venire rieducata...

- Chissà perché si comporta così... - dice nonna dopo alcuni istanti di silenzio pensieroso.
- Credo si tratti di esibizionismo. Ha bisogno di attrarre l'attenzione su di sé e ha
scelto la via del sesso, si è fatta schiava di questo. Crede di realizzare se stessa
pienamente, in questo modo. Almeno è quello che cerca... -
- E sbaglia. - dice nonna.
- Sì, sbaglia... -

- Grazie , Walter... bevi un caffè con noi? -








_________Aurora Ageno___________
OFFLINE
Post: 5.454
Post: 2.108
Registrato il: 26/06/2007
PdL
Utente Veteran
23/11/2007 09:39



Certo che lo prendo il caffé! Mi piace molto, e poi quella sigaretta fumata subito dopo.

Sembra una giornata calma oggi. Nessun fatto eclatante. Le soliti lite politiche; e così il mondo tira avanti.

OFFLINE
Post: 5.454
Post: 2.108
Registrato il: 26/06/2007
PdL
Utente Veteran
23/11/2007 10:09

Dimenticavo di darvi il Buon Giorno.

Questo è il fatto di cronaca della ragazza inglese uccisa a Perugia in un festino di sesso e droga al quale lei non voleva partecipare.

CRONACA quando fu uccisa Meredith Kercher era vestita
"Poi fu spogliata per simulare la violenza". Nuovo indizio contro Amanda
L'ombra di una messiscena
sul delitto di Perugia
dal nostro inviato MEO PONTE



Amanda Knox

PERUGIA - Un delitto, quattro presunti assassini (uno dei quali in fuga ma ancora due giorni fa avvistato in Umbria) e una scena del crimine confusa. Arriva dall'esame degli schizzi di sangue un nuovo indizio contro Amanda Knox, la giovane americana in carcere per l'uccisione di Meredith Kercher, la coinquilina inglese. Nel corso del primo interrogatorio fattole dagli investigatori della squadra mobile il 2 ottobre, il giorno della scoperta del cadavere in via della Pergola 7, Amanda aveva dichiarato: "Apprendevo in quel momento dal mio ragazzo che all'interno della camera di Meredith nell'armadio vi era il corpo di una ragazza coperta da lenzuolo e l'unica cosa che si riusciva a vedere era un piede. Nessuno dei presenti ha fatto il nome di Meredith ed essendo io uscita di casa subito dopo e non avendo visto il corpo non posso affermare che si tratti di lei...".

Quel riferimento all'armadio ora per gli investigatori della Mobile e dello Sco assume una rilevanza tutt'altro che casuale. L'analisi degli schizzi di sangue rilevati dalla squadra Ert (esperti ricerca tracce) hanno permesso di abbozzare una prima ricostruzione del delitto. Meredith Kercher, il cui corpo senza vita è stato trovato tra il letto e l'ingresso dell'alloggio, sarebbe stata uccisa accanto all'armadio citato da Amanda. Sul mobile ci sono infatti le tracce inequivocabili del delitto. Gli assassini hanno quindi spostato il suo corpo? O lei, negli spasmi dell'agonia, ha cercato di appoggiarsi a qualcuno (a qualcosa?) finendo dietro il letto?

L'inchiesta è di certo ad una svolta. La fisionomia del quarto uomo invischiato nel delitto è ormai completamente definita: è un personaggio controverso ma ben inserito a Perugia dove sarebbe stato adottato da una famiglia facoltosa che gli avrebbe poi trovato un lavoro in un agriturismo prima di rompere ogni rapporto con lui e che in Umbria sarebbe ritornato da poco dopo un periodo passato a Milano dove avrebbe avuto problemi con la droga. E mentre si aspettano i risultati delle nuove analisi della Polizia Scientifica si torna a ragionare sulla dinamica dell'uccisione della studentessa londinese. Gli assassini di certo hanno voluto confondere le tracce.

Il corpo di Meredith è stata ritrovato sotto un piumone, una gamba ed un braccio però erano sopra il bordo della coperta. Come se non fosse stata usata semplicemente per nascondere il cadavere ma per avvolgerlo e trasportarlo. Non solo il reggiseno della studentessa londinese sporco di sangue è stato raccolto ben lontano dal corpo. Altri indumenti erano sparsi per la stanza. "Come a voler suggerire una violenza carnale" sottolinea chi è entrato la mattina del 2 novembre nell'alloggio di via della Pergola 7.

In più nella lavatrice della casa sono stati trovati diversi indumenti di Meredith sottoposti ad un approfondito lavaggio. Il fatto poi che sulle gambe della vittima non siano state trovate tracce di sangue fa balenare il sospetto che sia stata uccisa quando ancora indossava i jeans e successivamente spogliata per inscenare un delitto a sfondo sessuale.

A quasi venti giorni dal delitto però non è ancora chiaro quante fossero le persone in via della Pergola 7 nel momento in cui Meredith Kercher veniva uccisa. Di Amanda è stata trovata una sola traccia su un bicchiere, nonostante abitasse in quella casa, di Patrick Lumumba (che aspetta di essere liberato e i cui legali hanno fatto ricorso al tribunale della Libertà) e di Raffaele Sollecito invece nessun segno. Luca Maori, il legale dello studente di Giovinazzo, giura poi che gli scontrini trovati dalla polizia nel monolocale del ragazzo (tre in tutto e datati in tempi lontani dal delitto) non hanno nessuna importanza nell'inchiesta.

Di Raffaele Sollecito d'altronde non sono state trovate tracce neanche sul coltello da cucina sulla cui punta invece è stato rilevato il dna di Meredith e sulla cui impugnatura è stato scoperto il codice genetico di Amanda. Comincia quindi a balenare il sospetto, almeno tra una parte degli investigatori, che la sera del primo novembre la casa della studentessa londinese non fosse troppo affollata e che il numero degli assassini di Meredith Kercher possa presto essere drasticamente ridotto.


(19 novembre 2007)

www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/perugia-uccisa3/messinscena/messinsc...

OFFLINE
Post: 18.763
Post: 11.136
Registrato il: 02/08/2007
Amministratore
Utente Gold
23/11/2007 13:36


- Hai letto nonna? Che brutta faccenda..!
- Davvero! Chissà in quanti erano realmente in quell'appartamento... -
- Mah... certo che quell'impronta sull'impugnatura del coltello è un forte
indizio a sfavore di Amanda. -
- Oh, sì... Però potrebbe essere stata lasciata in altra occasione, non per forza
perché l'ha usato lei per uccidere l'amica. -
- Potrebbe. Comunque sia... ci vorrà tempo, immagino, ma gli inquirenti verranno
a capo anche di questa tragedia. -
- Non sempre vi riescono... quanti delitti rimasti insoluti, ci sono! -
- Sì, è vero. Ma qui ci sono persone implicate con nome e cognome e con i mezzi
di cui dispone oggi la polizia per indagare... -
- Già... -
- Comunque... pensa a quella ragazza, Amanda. Cosa starà pensando?
Cosa starà provando? Colpevole o innocente è una grossa tragedia che sta
vivendo! -
- Spero per lei che la verità venga fuori, qualunque essa sia. Per il suo bene.
Anche nel caso sia colpevole o complice coinvolta direttamente... -
- Perché, nonna? -
- Perché la colpa, prima di tutti, distrugge chi la commette. Interiormente.
Penso che alla fine sia una grazia poter o confessare o essere smascherati.
Apre la via ad una redenzione. Alla possibilità che vi sia..! -
Rifletto e annuisco... sì, lo penso anch'io.
Inoltre, se è innocente...
- Auguriamo ad Amanda che la verità venga fuori. - conclude nonna.

Povera Meredith.... intanto che, almeno lei, riposi in pace.







_________Aurora Ageno___________
OFFLINE
Post: 5.454
Post: 2.108
Registrato il: 26/06/2007
PdL
Utente Veteran
23/11/2007 14:09




E' morta sgozzata come i polli, o i maiali (che ora è anche proibito ammazzare in questo modo). E' morta per emorragia in un tempo non breve durante il quale l'assassino e i suoi complici cercavano di modificare la scena del crimine facendola apparire come per quella di una rapina. Hanno pensato di rompere il vetro di una finestra con un sasso per renderla verosimile, solo che da ignoranti hanno sbagliato a colpire il vetro da dentro e non da fuori. Hanno cioè avuto tantissimi attimi per telefonare e chiedere soccorsi, invece di vederla morire.
Questa parte è la più brutta di tutta la vicenda, questa indifferenza rispetto alla sofferenza e alla morte (degli altri).

Quanta superficialità esiste in questi giovani che pensano di saper gestire ogni situazione, rifacendosi ai film che hanno visto, cioè alla finzione.






[Modificato da ormedelcaos 23/11/2007 14:20]
OFFLINE
Post: 18.763
Post: 11.136
Registrato il: 02/08/2007
Amministratore
Utente Gold
23/11/2007 14:20

Veramente terribile...


[SM=x831997]



_________Aurora Ageno___________
OFFLINE
Post: 5.454
Post: 2.108
Registrato il: 26/06/2007
PdL
Utente Veteran
23/11/2007 14:25



A me quello che desta maggiore stupore è l'atteggiamento dei genitori.

Mio padre mi avrebbe cacciato di casa se fossi stato solo sospettato di un imbroglio.

Questi li coprono negli omicidi, non facendoli mai crescere in quell'assunzioni di responsabilità che la maggior età richiederebbe.




OFFLINE
Post: 18.763
Post: 11.136
Registrato il: 02/08/2007
Amministratore
Utente Gold
23/11/2007 14:31


Dev'essere un'esperienza orribile trovarsi un figlio sospettato
di omicidio...

Detto questo, molto, troppo spesso vi sono genitori che hanno bisogno,
loro prima di tutto, di "crescere"....


_________Aurora Ageno___________
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi


Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:37. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com