La sera

La sera


di Ormedelcaos, Aurora Ageno (luceeombra), La_trappoladellaparola



Non darci questo ire di sire a signore è messa
agire vivere creare dormire e poi riposa
sì, adesso riposa, calmo, attento, mesto
il signore siede, mangia, si veste, si sveste
s’addormenta
la regina dorme lui s’asside, s’assise, s’immerse
si spense la luce e poi dormì.
La sera.

Meglio non stare attorno al tornio
che gira secondo l'umore del re
e darsi d'attorno vivendo provando creando
e sedersi assidersi giocando
e riposarsi quieti dopo la giostra.
La sera.

La sera fingo un sonno per ritrovare uno spazio tutto mio;
no,non appartengo a nessuno quando è il momento della carezza
del papavero alle palpebre chiuse.
Per favorirne il fare,ricordo antichi rovelli che tanta pena
m'arrecarono,senza soluzione tanto son misera...
X alla terza + Y alla terza, non ammette soluzioni in termini di numeri interi.
Sarà pur vero,ma al dotto Fermat,non venne mai in mente trasposizione
tanto folle quanto la mia...
si chiese il sesso dei due cubi che intendeva sommare?
Fossero stati uomo e donna,e avessero centrato l'obiettivo,
avrebbero comunque originato un NUOVO evento?
Va bene...rinuncio,rischio l'insonnia azzardando fumose conclusioni...
Siamo piccoli o GRANDI ponti che aspettano con terrore il terremoto...
e già dormo.

Ma nel tauro del teorema la sala trema
Fermat si sposta e il lampadario cade al centro
del numero primo a 25 cifre, la ventiseiesima
sarebbe stata pari e da scartare, così c’era
accartocciata nell'assiomatico due assieme noi
accanto al palo della via 22, di new street
di quei passi che portano all’inferno in confessione
se ne manifesti l’intento scabroso di una sottana
alzata e le mani a cingerla sotto la pergola
per non farla trasportarle dal vento troppo in alto,
e con anche la farmacia del posto chiusa per ferie.
La signora si ricompone si veste si riveste si squadra
guarda l'orologio ed esclama: le sette!
Già: le sette di sera.

Torna l'ora del ritorno
e la signora a casa torna
affannata affamata tutta compresa
del ruolo e si tira si stira
le vesti gualcite prima di affrontare
il dardo dello sguardo sempre in ritardo
del signore distratto che appena la vede.
La sera.

La sera è sempre una sera
anche quando ti scappa ti gira
ti volge si svolge si piega
ci pensa ci ripensa ti lascia
e dichiara: è già tardi,
e lei ancora c’è. La sera.