Sono due le parole forse tre leggère davanti
armistizio di bisticcio evocazioni cifrate vaganti
eppure traboccano non paghe di sé o del lume delle cinque
Venite a pedalare contromano senza mani in discesa
liberi i cavoli se li mangi a merenda e la marmellata
la spalmo e bevo sott'occhio, soverchio, parecchio
la tazza che scotta ribolle la pancia ma leggera la testa
cantiamo o danziamo e forse entrambe se svieni spostati in là
aurora
_________Aurora Ageno___________