| | | OFFLINE | | Post: 18.763 Post: 11.136 | Registrato il: 02/08/2007
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15/09/2008 10:07 | |
PROVERBI ABRUZZESI
Disse il Padreterno: mantenervi non mi costa niente,
accontentarvi m’è impossibile
In questo mondo, di giusto c’è soltanto la morte
La vanga possiede l’ala d’oro
Credevo che la zappa fosse una viola, e invece
è la rovina della vita mia
Quant’è bassa la terra!
L’orto vuole l’uomo morto
Poche capre e tanta vigna, l’una cosa è rogna
e l’altra è tigna
La roba che sta nella campagna
è di Dio e di chi se la mangia
E’ meglio sedersi sul fuoco
che dare retta alla gente
La gente è contenta del male e non del bene
Chi nasce di marzo è mezzo pazzo
Non s’arricchisce uno
se non impazzisce un altro
La sorte del castrato:
nasce cornuto e muore scannato
I figli sono come i capelli,
più sono pochi e più li devi curare
Chi ha tanti figli li sistema
e chi ne ha uno lo rovina
I figli si baciano quando dormono
Marito e figli, come Dio te li dà te li pigli
Quanto più si frega la schiena al gatto,
più drizza la coda
Quando il parente l’ha saputo,
il vicino è già arrivato
Quando piove ed esce il sole tutte le vecchie fanno l’amore;
si rifanno le crocchette e si lisciano le tette
Tu stai lì, io sto qua, tu non me la chiedi
e io non te la dò
Quella che è di pelo rosso:
muori prima di conoscerla
Moglie e fuoco vanno stuzzicati
Chi ha la moglie bella sempre canta,
chi ha pochi quattrini sempre conta
Io mi risparmio mia moglie nel letto,
e gli altri se la portano per le fratte
Chi campa senza conti, muore senza canti
Chi non ha buona memoria deve avere buone gambe
Quando sei piccolo t’insegnano a parlare
e quando sei grande ti fanno tacere
Chi un mestiere non vuole imparare
o sbirro o frate si deve fare
Meglio saper dire che saper fare
Chi non ha niente da fare si mette a pettinare il gatto
Chi non dà retta al padre e alla madre
fa una brutta fine
In mezzo a un mucchio di pecore
c’è sempre quella zoppa
Se una pecora cade nel burrone
tutte le altre le vanno dietro
Lo vedi la gola quant’è stretta:
s’inghiotte la casa e tutto il resto
A una capra sola non manca mai fronda
Quello che si fa di notte, di giorno si vede
Chi caca sulla neve viene scoperto presto
Chi sputa in cielo gli ricade in bocca
Culo che non ha mai visto calzoni,
per cent’anni si fa meraviglia
Ogni straccio vuole andare al bucato
_________Aurora Ageno___________ |
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20/09/2008 08:41 | |
PROVERBI DELLA CALABRIA
Orecchie aperte e bocca chiusa
Mettiti un cece dentro le orecchie (per non udire)
Nel buio, unici testimoni le stelle
Quello che non sa è come quello che non vede
Chi ti sta in casa o t’incorna o ti scorna
Corna di sorelle, corna d’oro;
corna di parenti, d’argento
Chi è cornuto una volta lo è cento volte
Chi si sposa è contento un giorno,
chi ammazza il porco più di un anno
Hai ammazzato il maiale e ti sei chiuso in casa,
e degli amici ti sei dimenticato
Ama l’amico con i vizi che ha
Se vuoi invitare il tuo nemico,
carne di capra e legna di fico
L’avaro muore pieno di pidocchi
L’invidia fa piangere come la cipolla
Se l’invidia fosse come l’ernia
tutti la mostrerebbero
Uomo ingrato e cavolo fiorito: inutile perderci tempo
L’uomo senza barba è un cattivo cristiano
Pelo rosso, pelo cattivo
La femmina è uno scaldino che si usa solo di sera
Donne e denaro devono passare per una sola mano
Sette sono i migliori bocconi: uva pesche e meloni;
carne di capretto, tette di zitella, quaglia perniciaia
e culo di lavandaia
Triste chi dipende dall’amore:
una volta nasce e cento muore
L’amore da lontano è come acqua nel paniere
Quando t’ha dato il cuore, la donna povera non ti può dare nient’altro
Triste e infelice la donna sposata
che vive con la suocera e la cognata
Sfortunata la casa dove canta la gallina
Purché maschio, anche un figlio duro di testa
Figlia in fasce, prepara la dote
Onore e piombo pesano allo stesso modo
La testa di piombo e i piedi di paglia
(pensa molto e agisci in fretta)
Se il fosso è profondo, non fare il passo lungo
Il topo prima fa la tana e dopo rosica
La gallina fa l’uovo e al gallo gli brucia il culo
Il lupo per compare e il cane sotto il mantello
(persona malfidata)
Il lupo che non sente le grida degli uomini
poco si cura dei fischi degli uccelli
Chi ha letto libri sa parlare
Dammi un mestiere e non porzione di ricchezze
Chi ha beni al sole e non se li piglia
non trova confessore che l’assolva
Chi ha la moglie bella sempre canta,
chi ha denari in tasca sempre conta
Se il prestito fosse una cosa buona
tutti presterebbero la moglie
Il risparmio è guadagno
La troppa carità rompe la bisaccia
Con padri e padroni, hai sempre torto e mai ragione
Il pentolaio mette il manico dove vuole lui
Chi serve a corte muore sulla paglia
Chi è paziente è pezzente
Vive di vento l’errante serpente
e di speranza l’affamato cane
Povera pecora che deve essere tosata
Pecora nera e pecora bianca,
chi muore muore e chi campa campa
I nipoti, potali; e se tornano a germogliare,
tornali a potare.
Povertà e gravidanza non si possono nascondere
Fatti buona fama e dormi
L’oro guarisce la congiuntivite
Vento di marzo, odore di primavera
Fare la novena a san Pasquale (per prendere marito)
Trovami un marito bianco rosso e saporito,
trovamelo tale e quale a te, o san Pasquale
_________Aurora Ageno___________ |
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27/09/2008 09:02 | |
PROVERBI DELLA CAMPANIA
Chi nasce, muore
E’ vecchio chi muore per primo
La malattia e la morte stanno dietro la porta
Non sappiamo di quale morte dobbiamo morire
Non sempre la campana suona per chi si pensa…
Una cosa è parlare di morte, un’altra morire
Tomba preparata, morte ritardata
L’acqua vuole la pendenza e l’amore la speranza
Litigi e paci, amori veri
A tre cose non credere: stelle d’inverno,
nuvole d’estate e lagrime di donna
Fa prima la donna a trovare la scusa
che il topo il buco
La prima (moglie) poverella, la seconda reginella
Meglio puttane che figli di puttane
Figli piccoli, guai piccoli, figli grossi, guai grossi,
figli sposati, guai raddoppiati
Una brutta nottata e che ti nasca una femmina!
Chi ha un porco solo lo alleva grasso,
chi ha un figlio solo lo alleva fesso
Il figlio muto, la mamma lo sente
Meglio un marito mingherlino
che un fratello imperatore
I parenti sono come gli stivali,
più sono stretti e più fanno male
Il parente ti vuole vedere santo,
ma ricco mai
Di fronte al denaro pure mio padre
diventa un parente infido
Il denaro è la voce dell’uomo
Impara a parlare e non a lavorare
La parola migliore è quella che non si dice
Se lo dico a te non lo so più io
L’uomo troppo saputo
diventa rompiballe e fesso
Chi troppo parla è facile che sgarra
La campana si riconosce dal suono
e l’uomo dalla parola
La lingua è senza osso ma rompe le ossa
L’uomo (si prende) con la parola e il bue per le corna
Don Giovanni, ce l’ha davanti e lo va trovando
Chiedere non è peccato
Tutti i peccati mortali sono femmine
Quando è per vizio, non è peccato
Andare in cerca di Cristo fra i lupini
Se il matrimonio fosse una cosa buona i preti si sposerebbero
Chi fa del bene lo paga con la vita
La confidenza è madre della malcreanza
Chi non rispetta il creatore non può rispettare la creatura
La vita è come affacciarsi alla finestra
Malanni e diabete, vita lunga
Molte medicine, medico incapace
Svoltato l’angolo, addio all’amico
Chi sta lontano o è morto oppure ha sempre torto
Chi piscia controvento si bagna
Chi non ha occhi spesso crede che tutti lo guardino.
Chi ha occhi, spesso si crede che nessuno lo vede.
Fa più vittime il malocchio che le schioppettate
Chi si profuma puzza
Uno è il principio di un milione
Risparmia la caramella per quando ti viene la tosse
Chi si misura dura
L’uomo non si misura a palmi
Signore, non ti chiedo più bellezza
ma solo un po’ d’altezza
Fatti una buona fama e puoi spogliare le chiese
Faccia tosta campò e faccia triste morì
Solo lo zoppo ci rimise la coscia
Uno si prende il quadro e l’altro il chiodo
Io mangio le mele acerbe e a te allappano i denti
Chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve
Il ricco fa il marinaio, il povero il pescatore
Al disgraziato viene pure la rogna
Tutti i biscotti a chi non ha denti
Disse zia Menichella: una grattatina fa sempre bene
Anche la regina ebbe bisogno della vicina
Il sogno, se non ha capo ha coda
Ogni collo di bottiglia ha il tappo che la chiude
_________Aurora Ageno___________ |
| | | OFFLINE | | Post: 18.763 Post: 11.136 | Registrato il: 02/08/2007
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17/11/2008 11:01 | |
PROVERBI DELL’EMILIA
Chi non se li gioca li spende male
Quattrini e amicizia valgono più della giustizia
L’arrosto che non ti spetta non importa se si brucia
Pane di un giorno, moglie sposata da un mese e vino di un anno
Se vuoi vivere in allegria, guarda avanti e non indietro
Se trovo chi ha inventato il lavoro ne faccio un brodetto
Un bel tacer non fu mai scritto
Impara l’arte e mettila da parte
Se non sbagliassero anche i sapienti non ci sarebbe posto per gl’ignoranti
Nascere nobile è un caso e non una virtù, ma essere ignorante è colpa tua
In casa propria, ci si scalda il culo e anche la coda
Tocca sempre agli scalzi andare sulle spine
Si lega la bocca ai sacchi, ma non alle teste di c****
Dagli e dagli, la cipolla diventa un aglio (a forza di chiacchiere)
Le parole sono come le ciliegie: cominci con una, ne vengono dieci
La lingua maligna è peggio della gramigna
Le bugie dette bene sono come le verità
Tutte le bugie sono dispari
La verità viene sempre a galla e la bugia è un fuoco velato
Non c’è badile che non entri nel suo manico
Non c’è pianta senza fiore, non c’è donna senza amore
Cinque e cinque dieci: l’amore passa il guanto e l’acqua gli stivali; chi si vuol bene non si vuol male mai
Quest’anno brufoloso, quest’altr’anno sposo
Il matrimonio comincia sempre nel nome di Dio e finisce in quello del diavolo
Figli piccoli, mal di testa; figli grandi, mal di cuore
Le corna sono come i denti, che danno fastidio quando spuntano
ma poi aiutano a mangiare
Bel tempo, salute e quattrini non stancano mai
Senza quattrini non si fanno ballare i burattini
Chi non si fida non è fidato
Fidati poco della gente e ancor meno del parente
Meglio un morto in casa che un parente sulla porta
Parenti serpenti, fratelli coltelli, sorelle aghi da tappezziere
Rimini per navigare, Cesena per cantare, Forlì per ballare, Ravenna per mangiare, Lugo per imbrogliare, Faenza per lavorare e Imola per fare l’amore.
Gallina piccolina sembra sempre una pulcina
Il gallo, canta in cima al letamaio
Ai cani magri gli corrono dietro le mosche
Il cacciatore, quando si è servito della civetta, le torce il collo
La discrezione è la madre degli asini
Chi ha un bel naso ha un bel … caso
Chi credesse a tutto quello che può sognare matto può diventare
Fa il passo per quanto è lunga la gamba e il boccone per quanto è larga la bocca
Carne che cresce mangia spesso
La carne che cresce non sta mai ferma, quella che tramonta non sta mai zitta
Togliere a un vecchio le sue abitudini è lo stesso che mandarlo al cimitero
Il passo più duro è quello dell’uscio
Chi perde l’onore, perde ogni cosa: chi perde la fede perde il resto
Per San Martino volta e gira, tutti i cornuti vanno alla fiera
_________Aurora Ageno___________ |
| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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19/12/2008 07:45 | |
PROVERBI DEL LAZIO
Preghiamo il Padreterno, che l’estate sia estate e l’inverno inverno
Dal tetto in giù si vede, dal tetto in su occorre la fede
La barca della fede non affonda
Dio non aiuta i poeti e i dissoluti
Iddio non è trino, ma quattrino
Con Dio bisogna andarci col bemolle (in tono minore)
Il mondo lo regge Dio, ma la croce la porto io
Re per la nascita e papa per caso
Morto un papa se ne fa un altro
L’aiuto di un potente guarisce ogni male
Anche allegri, i potenti sono temibili
Chi entra papa nel conclave ne riesce cardinale (non viene eletto mai papa il cardinale che ne è sicuro)
Chi cambia nome o è diventato papa oppure è un farabutto
Chi non piscia in compagnia, o è ladro o è spia
Chi ha bocca succhia i seni delle donne
Col sugo del letto si popola il mondo
Il mondo d’oggi s’ingegna tanto che riesce a spacciare per balsamo di rose l’acqua dove ci si lavano il sedere
Se a questo mondo volete stare tranquilli, guardatevi dietro e non davanti
Quelli che dormono insieme la pensano uguale
Il cuore vecchio s’infiamma di più
Il gallo della sora Checca una ne lascia e un’altra ne becca
L’asino quando raglia ha appetito: l’uomo quando gira è innamorato; la donna quando canta vuole marito
Il pianto delle donne belle trova subito chi l’asciuga
La donna istruita è peggio della minestra salata
Il prato vuole l’acqua e la donna vuole l’amore
Amore e luna, se non crescono, calano.
L’amore sulle scale è come il brodo senza sale
Il sole cala dove c’è pendenza, l’amore torna dove c’è speranza
Nessuno è bastardo da parte di madre
Nessuno può morire come gli pare
Pazienza, vita mia, se adesso soffri; andrà per quando hai vissuto bene
Il tempo è peggio di una lima
Niente e fumo non fanno luce
Prepotenti e muli, a sei palmi di distanza
Compare, socio e nuora, ti sotterrano col naso di fuori
Mezzo di trasporto, pericolo di morte
Dopo le nozze, figli e botte
L’arte di prendere moglie è la più facile del mondo
Se ti vuoi rovinare, una donna ricca devi sposare
I soldi sono rotondi e rotolano
La mano che regala è al di sopra di quella che riceve
Chi campa d’invidia muore disperato
Chi cerca aiuto, al più trova consiglio
Quando il diavolo t’accarezza è segno che vuole l’anima
Quando la donna pensa, è pessimista
Quando il popolo fa la storia, anche il (principe) Doria perde la boria
Chi è avaro di soldi, è avaro di sentimenti
Chi vince e rigioca, è sicuro che perde
Quando il diavolo diventa vecchio si fa frate
Beata quella casa dove c’è un prete
Licenziosi nel parlare, retti nel fare
Roma è santa, ma il popolo è boia
Chi è svelto di lingua e non di mano, o la tiene a freno o se la taglia
Chi vuole che l’amicizia si mantenga, un regalino vada e un altro venga
A San Martino, mosto sul tavolo e liti del diavolo
San Lorenzo l’innocente, mille fuochi in cielo accende
San Giovanni non fa il furbo e non inganna (si dice quando si ripete un gioco annullato per errore o contestazione)
Se Dio non vuole, i santi non possono
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| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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26/12/2008 09:59 | |
PROVERBI DELLA LIGURIA
Chi sta in mare naviga, chi sta a terra giudica
Voto di marinaio presto si scorda, passato il
fortunale niente più si ricorda
Due capitani, navi contro gli scogli
L’amore del marinaio dura un’ora,
perché in ogni porto che arriva s’innamora
Non fare come capitan Pesce
che pisciava in mare per farlo crescere
Non è il viaggio che conta, ma il porto
Impara a navigar secondo il vento
se in porto vuoi arrivare a salvamento
Tre cose fanno l’uomo furbo:
beghe, donna e porto
Moglie di marinaio: né vedova né sposa
Passato il monte di Portofino: addio moglie, son ragazzino
Donna cavallo e barca sono di chi li cavalca
Chi vuole fichi abbassi i rami, chi vuole le figlie
carezzi le mamme
Chi prende moglie per i denari, si pente più
che per i suoi peccati
L’amore nasce dall’utile
Matrimonio e maccheroni, se non sono caldi non sono buoni
Marito, malanni e guai non mancan mai
Figli e soldi non son mai troppi
La gioventù non conosce riposo
Quando si è vecchi si perde ogni virtù:
le gambe tremano e i calzoni cascan giù
Febbraio il corto è peggio che un turco
Signor Marchese, secondo le entrate bisogna far le spese
A chi mi dà il pane faccio le moine
Chi aspetta aiuto dai parenti, aspetta fin quando
gli cascano i denti
Chi veglia con la luna e dorme con il sole,
non guadagna né roba né onore
Chi ha buona fama ha sostanza
Il galantuomo ha peloso il palmo della mano
La salute senza soldi è una mezza malattia
Frate Piglia sta in convento, frate Dà non sta mai dentro
Tutto viene utile, perfino le unghie per pelare l’aglio
Per fare un genovese ci vogliono quattro ebrei, per fare
un chiavarese ce ne vogliono sei
Senza disciplina non s’impara
Vale più un pizzico di buon senso che tutto lo studio del mondo
Per riconoscere un bugiardo, fagli dire la stessa cosa tre volte
Se tutti i ladri avessero le corna, il mondo sarebbe un canneto
Se tutti i matti portassero il berretto bianco,
il mondo sembrerebbe un prato d’oche
Se dici le tue ragioni agli sbirri, perdi tempo e niente ricavi
Le disgrazie son sempre pronte, come i tavoli all’osteria
La gloria di questo mondo
è una botte senza fondo
Non fare come il parroco delle Nasche
che i calci in culo li prendeva per carezze
Gli insulti sono come le foglie,
chi le fa cadere se le ritrova addosso
Se a Milano avessero un porto di Genova
farebbero un orto
Se a Genova avessero una pianura,
di Milano farebbero un cimitero
Genova prende e non rende
E’ la congrega di sant’Andrea: passato
l’entusiasmo è rimasta l’idea
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| | | OFFLINE | | Post: 18.763 Post: 11.136 | Registrato il: 02/08/2007
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06/02/2009 18:11 | |
PROVERBI DELLA LOMBARDIA
Il denaro è il trampolino delle idee
I soldi fanno cantare i ciechi
Il denaro è il quinto elemento (aria, acqua, terra, fuoco)
Chi rinuncia ai suoi beni prima di morire
merita di essere accoppato con la mazza
Soldi vinti al gioco durano poco
Chi spera nel lotto, se è vestito si ritrova nudo
Sempre togliere e mai mettere si svuotano tutti i cassetti
Tutto torna utile, pure le unghie per pelare l'aglio
Non far niente e far denari è il mestier dei protettori
Non c'è piccola chiesa che non dia pane e vino
Dice il porco dammi dammi,
né mi contare mesi e anni
Il villano regala un canarino per portarsi a casa un porcellino
Il bene del padrone è come il vino del fiasco,
la mattina è buono e la sera è guasto
Il padrone è padrone perché se ha torto vuole aver ragione
Chi si stende più del lenzuolo si scopre i piedi
Chi carica troppo, perde la polvere e fa crepare lo schioppo (fucile)
Prima di farti un amico, mangiaci insieme un carro di riso
Se presti i soldi agli amici, perdi i soldi e ti fai nemici
Amicizia riconciliata è minestra riscaldata che non vale una mescolata
Il tuo nemico è quello dell'arte tua
Cane vecchio non vuole moine
La vecchiezza da ognuno è desiata
e quando s'acquista viene odiata
Se vuoi viver sano e lesto
fatti vecchio un po' più presto
Giovane ozioso, vecchio bisognoso
Sotto le coperte non si conquista la gloria
Voltare la schiena al soffitto è il paradiso del poveretto
I ciabattini hanno sempre le scarpe rotte
Signore, quando il mondo non mi vorrà più, eccomi qui da Te
Ma va' a fischiare l'Aida!
Purtroppo, le belle parole e poi i cattivi fatti
ingannano tanto i savi quanto i matti
Le parole non pagano tasse
L'uomo per la parola e il bue per le corna
L'amore e la diarrea chi non li prova non ci crede
L'amore fa passare il tempo e passa il guanto
Chi si vuol bene poco spazio prende
Prima di sposarti cerca dove starti
Il primo anno baci e abbracci
il secondo pappe e fasce,
il terz'anno a schiena voltata
il quarto non t'avessi mai trovata
Fortunata quella sposa che ha come primo figlio una bambina
L'uomo senza moglie è un moscone senza capo né piedi
Dietro mi contenta, davanti mi spaventa
Tira più un pelo di ragazza che cento cavalli che trottano
Trave in piedi e donna in piano tengono su il Duomo di Milano
Donne, cani e baccalà sono buoni solo se pestati
Il cuore della donna è come un melone,
a chi ne dà una fetta e a chi un boccone
Le donne se sono buone sono sceme
Le donne hanno i capelli lunghi e i cervelli corti
Amore di fratelli, amore di coltelli
Il figlio buono del rosso ha buttato il padre nel fosso
I milanesi sono tutti polentoni mangiatrippe e lasagnoni
Sant'Ambrogio, così sia
_________Aurora Ageno___________ |
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28/03/2009 16:16 | |
PROVERBI DELLE MARCHE
Non fare il male perché è peccato,
non fare il bene perché è sprecato.
Il morto dentro la fossa, il vivo alza la coscia.
Chi pensa ai fatti degli altri e non ai propri, di tre malanni gliene toccano due.
Chi mangia oggi e non pensa al domani,
quand’è domani si mangia le mani.
Chi mangia il dolce caca l’amaro.
L’avaro non mangerebbe per non cacare.
Quaranta mugnai, quaranta macellai e quaranta osti,
sono centoventi ladri giusti giusti.
La legna e il pane si possono rubare pure sull’altare.
Quando la fame entra dalla porta, la paura scappa dalla finestra.
L’oro di Bologna diventa nero per la vergogna.
L’uovo dipinto a Pasqua, le parole quando ci vogliono.
Puoi impedire al grano di spigare?
Così alla gente di parlare.
Il Signore adocchia adocchia,
fa le persone e poi le accoppia.
Chi piglia moglie piglia guai,
chi non la prende, più che mai.
Chi gioca al lotto e spera di vincere,
si toglie gli stracci e si copre di cenci.
Chi va a donne e non ha pratica,
si allunga di gambe e sfina di viso.
L’uomo sulla cinquantina,
lascia la carne e imbocca la cantina.
La donna di quarant’anni,
buttala via con tutti i panni.
La donna è come la castagna:
di fuori bella e dentro con la magagna.
Non toccare l’inchiostro che ti tinge,
non ti fidare della donna che piange.
Verga dritta e donna in piano
regge Torino con tutta Milano.
L’ha dettoli pittore e non si sbaglia:
la donna piccolina è sempre bella.
Le basse per i mariti, le alte per cogliere i fichi.
Per San Marco, il grano fa il nodo e la vite fa l’arco.
Ottobre è matto: nessuno sa com’è fatto.
Femmina ridarella, o matta o puttanella.
Quando uno non è né cieco né zoppo,
è bello pure troppo.
Di rosso, è buono solo il prosciutto.
Picchia sul culetto adesso che è tenerello,
perché quando è più duro niente più botte sul culo.
I figli belli si allevano con gli straccetti.
Dove c’è la madre con la figlia,
non c’è nuora che resista.
Il podestà di Senigallia,
se non indovina sbaglia.
Sbaglia il prete sull’altare
e non può sbagliare il contadino nell’arare?
Date da bere al prete, che il sagrestano ha sete.
[Modificato da auroraageno 28/03/2009 16:18]
_________Aurora Ageno___________ |
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22/04/2009 18:56 | |
PROVERBI DEL PIEMONTE
Chi ha il mestolo in mano rimescola come vuole
Le brache di tela vanno sempre all'aria
I soldi hanno la pece e s'attaccano alle dita
Chi non sa simulare non sa regnare
Le leggi di Torino durano dalla sera al mattino
Chi non ruba non fa roba
Carlo Quinto imperatore, prima mangiava lui e poi
lasciava mangiare i servi suoi
Soldi e titoli fanno un signorone;
titoli senza soldi fanno un poverino
Meglio testa d'anguilla che coda di storione
A chi fa bene tocca un quartino,
a chi fa male un boccale
A chi nasce sfortunato gli piove sul culo anche da seduto
Il male viene a libbre e va via a once
La lingua non ha osso e fa guai grossi
Guardatevi dal fulmine e dalla guerra
e dai buchi che guardano a terra
Le penne fanno l'uccello
Figlie, preti e cavoli vanno trapiantati
Meglio un cattivo accordo che una buona sentenza
Non si può prendere la gallina per le poppe
Fare come l'asino che porta il vino e beve l'acqua
Furbo come Gribuglia che per non bagnarsi si nascondeva nel ruscello
Chi passa il Po passa anche la Dora
Chi affitta beni al vicino si aspetti liti sera e mattino
Donne e cavalli non si prestano mai
A volte a dar retta ai matti s'indovina
Chi nasce bella nasce con la dote
Ragazza baciata vale la metà
Col marito vecchio la donna si conserva fresca e soda
L'uomo è buono fin quando è dritto, la donna fin quando è molla
Legna secca brucia meglio
Brutto uso quando la rocca cerca il fuso
La donna va tenuta sotto
Un batocco non può servire per due campane
L'amore fa ballare gli asini
Amore e signoria non vogliono compagnia
Legno dritto e donna stesa reggono mezzo Paese
Suocera e nuora, tempesta di sotto e di sopra
L'uomo senza moglie è un cavallo sernza briglie
Amicizia rinnovata è una piaga mal saldata
Lingue di Chieri e campane di Torino non hanno mai fine
L'avaro spellerebbe una pulce per prenderle il grasso
Un bugiardo si prende prima che uno zoppo
Quando un cieco porta la bandiera, guai a chi gli va dietro
Chi vuol sapere la verità chiami i bambini e gli ubriachi
Santa Barbara e san Simone, liberami dal fulmine dalla pioggia e dal tuono
La luna non si cura del latrato dei cani
Un'ora di sole fa asciugare tanti bucati
Cattiva lavandaia non trova mai la pietra buona
Per la strada del poi-poi si va a casa del mai-mai
Mai dire quattro finché non è nel sacco
Torinese, falso e cortese; astigiano, largo di bocca e stretto di mano
_________Aurora Ageno___________ |
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17/06/2009 15:33 | |
PROVERBI DELLE PUGLIE
Chi comanda non suda
Chi ha troppo lardo lo mette anche nei ceci neri
Chi studia mangia galline
e chi non studia mangia lupini
Peli peschi e peli mangi
"Va bene", disse don Eleno quando vide la gatta, la figlia e la moglie gravide
Quando il povero si cuoce i maccheroni, cade la fuliggine
Il calzolaio batte (chiodi) e ribatte, e mai diventa ricco
Il falegname si mangia i segni della croce che si fa
Uno solo fu giusto e fu messo in croce
Che tu possa finire in mano ai Turchi
I mucchi sembrano Turchi e le spille sembrano spade
Gli asini litigano e i barili si sfasciano
Gli asini si legano con la cavezza e gli uomini con la parola
Parola detta, in cielo sta scritta
Quando parli, ti mettono l'arma in mano
Il bue ha la lingua lunga lunga e non parla
I muri non hanno orecchie e sentono
Si può chiudere la bocca del forno ma non quella del mondo
Una cosa uscita dai denti, la sanno più di cento
Fa il bene che ti ritorna a casa
Abbi fortuna e buttati a mare
Per San Livardino le fave sono piene, se sono vuote san Livardino non è santo
Dice la campana di Manfredonia: "Dammi che ti dò"
Diceva nonno: "Nessun bene dura cent'anni"
Dove togli e non rimetti, ogni cosa raschia il fondo
Amore e gelosia vanno sempre in compagnia
La simpatia è parente all'accidente (capita quando non l'aspetti)
L'acqua vuole la pendenza e l'amore la speranza
La donna che vale non muore mai povera
Donne galline si perdono quando camminano
Donne e asini devono passare per una sola mano
La donna non sposa l'asino perché straccia le lenzuola
Cento per finestra e una per reliquia (di donne)
Chi per la dote la brutta si piglia,
va per mietere grano e paglia si piglia
Alle donne si deve muovere la sottana
Culo di donna e naso di cane non sono mai caldi
Tre cose non si possono nascondere: la tosse, la donna gravida e la barca rotta
Un uccello di mare vale due uccelli di terra
Cognata, faccia lavata; suocera e nuora, spine velenose
La mamma alleva le figlie e la vicina le marita
Tre (figli) sono belli a vedere; quattro, ospedale fatto
Donne e bambini si baciano quando dormono
Anche al vecchio prude il coperchio
A Bari va il dritto e a Bari va lo storpio
Villano dentro la carrozza, come una pecora cozza
Per cantare l'uccello, per parlare il cervello
Chi dice di voler morire, non vuole stendere i piedi
Chi ti vede impiccato viene a tirarti i piedi
Al migliore amico la migliore sassata
La coscienza è come la calzetta: ora è larga e ora è stretta
Fa più miracoli una botte di vino che una chiesa di santi
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| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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03/10/2009 06:35 | |
PROVERBI DELLA SARDEGNA
Fino quando c'è l'anima in corpo, c'è speranza
Nato il bambino, arriva la coperta
Peccato di cui ci si pente non è più male
Fa' il bene e non guardare a chi
Solo quello che si dà ai poveri non è mai perduto
Il povero, tutti i difetti li ha lui
La povertà è più dolorosa della vecchiaia
La vecchiaia è di per se stessa malattia
Triste quella mensa dove non siede una barba bianca (vecchio)
Chi compra la farina è cieco a un occhio, chi compra il pane a tutti e due
Chi non ha ago non mangia lumaca
A chi ha testa non manca cappello
Quando duole la testa, tutte le membra soffrono
Chi lava la testa all'asino perde la fatica e il sapone
Le capre vanno di cima in cima, gli sbadigli di bocca in bocca
Se vuoi restare sano, parla poco
La maldicenza lascia una macchia che è sorella a quella dell'olio
Sei avaro? Muori mendico
L'avaro non entra in cielo
Bambino precoce, appartiene al Cielo
Donna baffuta, donna capricciosa
Né cavalli a maggio, né donne alle feste
Al cavallo malmenato il manto brilla
Il cane dell'ortolano non mangia e non lascia mangiare
Piccola è la formica, ma di esempio al fannullone
Chi ha un figlio solo lo fa matto, chi ha un maiale solo lo fa grasso, e chi ha un cavallo solo lo fa capriccioso
Figlio unico, o tutto cattivo o tutto buono
Non c'è bella (donna) senza difetto, non c'è brutta senza grazia
Moglie bella, marito cornuto
Appena dimenticato (il morto), si maritano le vedove
Ogni mal consigliato è un buon consigliere
La beffa si ritorce più della maledizione
Meglio terra senza pane che terra senza giustizia
Giustizia che manca, giustizia di pallottola
Meglio colpito da pallottola che da pazzia
Non d'ogni legno si può fare un santo
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| | | OFFLINE | | Post: 18.763 Post: 11.136 | Registrato il: 02/08/2007
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01/11/2009 09:07 | |
PROVERBI DELLA SICILIA
Amore è dentro e non ve ne accorgete;
lo volete cacciare e non potete
Amore è amaro ma ricrea il cuore;
chi soffre per amore non sente dolore
Amore, tutti dicono che è amaro
e ognuno vuole provare se questo è vero
Quando amore bussa alla porta
non lo lasciare in mezzo alla strada
Donna senza amore è rosa senza odore
L'amore è simile al cetriolo:
una punta è dolce e l'altra amara
Gli uomini non si pesano a cantèri,
ma si valutano a once e a peso d'oro
Di giusta taglia e di giusta misura
deve essere la donna per fare figura
Donna che ti abbraccia e ti stringe,
o t'ha ingannato o sta per ingannarti
Bacia, bacia, boccuccia di miele:
te sei puttana e io la moglie
Chi ha la moglie bella sempre canta,
chi ha pochi denari sempre conta
Chi perde la moglie per giustizia, non si chiama cornuto
Le corna della sorella sono corna d'oro,
le corna della moglie sono corna vere
Amico che m'hai dato la castagna,
ora devi darmi il succo della vigna
Quando si vuole aiutare un amico,
si lascia bruciare la roba sul fuoco
Quando l'amico non risponde a prima voce,
è segno che il discorso non gli piace
Non si dice una parola che non sia parte di un tutto
(c'è sempre qualcosa di vero)
Il dotto si riconosce dalle parole
e le campane dal suono
Servo d'altri si fa chi dice il segreto di quello che non sa
Di quello che vedi, credi poco; di quello che senti, non credere niente
Se non ti fidi, non sarai mai ingannato
Fa quello che devi fare
e i fatti degli altri non guardare
Drizza le vele secondo il vento
Chi frega grega, Dio perdona tutti
Il pentimento lava il peccato
Chi vedi sempre in processione o a messa,
non è legno per fare crocefissi
Chi spera nel monaco, spera di raccogliere il vento nella rete
Quando vedi i monaci allunga il passo,
e dei preti ascolta solo la messa
Inutile che t'incipri e ti fai i ricci,
il santo è di marmo e non suda
Legno vecchio brucia meglio ma si consuma prima
Chi va a letto con i bambini, la mattina si alza pisciato
Sindaco giovane, paese rovinato
"Tutto è buono" arricchisce una casa
e "che vuoi che sia" rovina la casa
Conserva che trovi, e seguita che vinci
Raro il guadagno senza l'inganno
Due sono i potenti: chi ha molto e chi non ha niente
Mai nessuno si è mai vantato che caro non l'ha pagato
Insulti: roba di canaglia, chi li tira se li piglia
Pietra mossa non fa muschio
Il Signore gioca pesante,
ma è sempre padre misericordioso
_________Aurora Ageno___________ |
| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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11/11/2009 09:04 | |
PROVERBI DELLA TOSCANA
L'amore e la fede dall'opre si vede
Sapere aggiunge dolere
Sa più un papa e un contadino che il papa solo
La mattina è la madre de' mestieri e la notte de' pensieri
I monti stanno fermi e le persone camminano
Al canto l'uccello, al parlare il cervello
Un gran proverbio caro al potere
dice che l'essere sta nell'avere
Un gran principe sempre have lunghe mani ed ira grave
Quando la superbia galoppa la vergogna siede in groppa
Fatti un buon nome e piscia a letto e' diranno che hai sudato
Ad arca aperta il giusto pecca
Pane di Prato vino di Pomino
potta di Siena e cinci fiorentino
Chi è segreto in ogni terra mette pace e leva la guerra
Va' in piazza, vedi e odi
torna a casa bevi e godi
Un bel tacer non fu mai scritto
Chi parla per udita aspetti la mentita
Non si fa cosa sotto terra
che non si sappia sopra terra
E' meglio vin torbo che acqua chiara
Volto di miele cuore di fiele
Meglio un morto in casa che un Pisano all'uscio
Non è superbia alla superbia uguale
d'uom basso e vile che in alto stato sale
Chi ha cervelliera di vetro non vada a battaglia di sassi
Ricchezza non fa gentilezza
Lo scherzo deve aver denti d'agnello e non di cane
Quel che vien di ruffa raffa
se ne va di buffa in baffa
(La roba male acquistata se la porta il vento)
Chi fa bene per paura niente vale e poco dura
Ama chi t'ama e rispondi a chi ti chiama
L'amore non è bello se non è stizzarello
Amore e signoria non soffron compagnia
Amor di donna e vin di fiasco,
la sera è buono e la mattina è guasto
Amore e tosse non si nascondono
Ama' e 'un esse' riamato
e come pulissi 'r culo senza aver cacato
Ti venisse quel che vènse a Rosa:
un cecchio sul culo eppò fu sposa
Come uno piglia moglie,
egli entra nel pensatoio
Matta è la donna che nell'uomo crede,
che ne' calzoni si porta la fede
Dov'entra dote esce libertà
Lagrime di donna, fontana di malizia
Ogni cosa è di Dio fuorché le donne
Siena di quattro cose piena
di torri e di campane di chiese e di puttane
I peli non pensano
Non c'è erba che guarda in su
che non abbia la sua virtù
Quando tu senti cantar la cica
piglia il fiasco e lascia star la fica
Quando la barba fa bianchino
lascia la donna e tienti al vino
Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore,
né domenica senza sapore, né vecchio senza dolore
Un c'è puttana né ladrone che non abbia divozione
Bacchettoni e colli torti,
tutti il diavol se li porti
Non lava abito santo anima lorda
Consiglio di volpe, tribolo di gallina
Col tempo e con la paglia si maturan le sorbe e la canaglia
Chi lavora fa la gobba e chi ruba fa la robba
Da giudice che prende
Giustizia invan s'attende
Co' huattrini e l'amicizia si va 'n culo alla giustizia
Il male non istà sempre dove si posa, se non sopra i gobbi
Agli zoppi pedate agli stinchi
Il gioco il letto la donna e il fuoco
non si contentan mai di poco
Né in tavola né in letto si porta rispetto
Letto e fuoco fanno l'uomo da poco
Il letto caldo fa la minestra fredda
Chi presto inossa presto in fossa
Chi piglia medicina senza male,
consuma l'interesse e il capitale
Medico giovane fa la gobba al cimitero
Doglia di donna morta dura fino alla porta
Doloro di vedova, dolor di gomito
Peggio è l'invidia dell'amico che l'insidia del nemico
Corruccio di fratelli fa più che due flagelli
Scanna i nemici e fotti i tuoi parenti
Quando è alta la passione è bassa la ragione
Non è mai gran gagliardia senza un ramo di pazzia
La speranza è un sonno nella veglia
I santi vecchi non fanno miracoli
Lascia fare a Dio ch'è santo vecchio
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| | | OFFLINE | | Post: 128 Post: 123 | Registrato il: 12/08/2008
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11/11/2009 09:05 | |
PROVERBI DEL VENETO
Il disperato è sempre castrato
Al poveraccio non va mai bene: se muore la vacca, avanza il fieno,
se la vacca scampa il fieno manca
Disgraziati i poveretti, nascono senza corna e muoiono becchi
Miralo ben, miralo tutto, l'uomo senza un quattrin quanto l'è brutto
Quello che non si dà a Cristo, prima o dopo si dà al fisco
Le ragioni dei poveretti sono piene di difetti
Meglio non aver soldi che il culo a pezzi
Meglio una bella donna sul paglione
che le ricchezze di re Salomone
Le quattro emme della donna: massaia in casa,
matrona in strda, modesta in chiesa, matta a letto
Donna nana, tutta tana
Piccola al ballo, grande a cavallo
Naso di cani, ginocchia di tedesche, culo di donna
sono sempre freddi
Tutti impazziamo per il buco da cui usciamo
Dà più piacere un passerotto in seno che tre sulla siepe
Tira più un pelo di donna che una gomena di barca,
diceva san Paolo ai Corinti
Le perle s'infilano, le rose si odorano,
le Marie si baciano
Bacio non fa buco, ma è scala per andar oltre
L'amore è fatto come una nocciola:
chi non la rompe non la può mangiare
Piuttosto che nessuno (marito), magari Barbarossa
Siamo donne e tanto basta, siamo tutte d'una pasta
Alla fanciulla oziosa il diavolo le balla in corpo
Una volta alla settimana è una cosa sana,
una volta al dì, pensaci un po' tu
Amore, merda e cenere sono tre cose tenere
Il paese del matrimonio è molto strano:
i forestieri vogliono andarci a stare e chi ci sta vuole emigrare
Figliuoli e lenzuoli non sono mai troppi
Quando si diventa vecchi si perde la virtù:
la pancia si raggrinza, la chitarra non suona più
Quando il diavolo diventa vecchio prende in mano il rosario
San Giovanni Battista, lungo di corna e corto di vista
Il santo nella sua città di rado è onorato
Chi non rischia non prende (chi non risica non rosica)
Il vino mette in fuga la vergogna
L'onore è come il vento, scappa via da tutti i buchi
Soldi e legnate vanno sempre contati
Non c'è pentola che non trovi il suo coperchio
Quando la bocca non mangia le tette non fanno latte
Il testamento del Cavazza: chi da vivo lascia tutto
merita d'essere ucciso a bastonate
Ha un bel mentir chi viene da lontano
Chi nasce la notte di san Giovanni
non vede streghe e non sogna fantasmi
I proverbi italiani
a cura di Maria Pia Tosti Croce
Edizioni CDE - 1990 - Milano
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| | | OFFLINE | | Post: 145 Post: 145 | Registrato il: 07/01/2008
| PdL | Utente Junior | |
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04/02/2010 21:12 | |
nonnina, non posso dire che tutti questi proverbi li conoscievo ma qualcuno sì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
divertente l'idea di metterli!!!!!!!!!!! |
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