Prova: Versi di getto

Lei non disse mai più "ti amo"
e il cuore bruciò di pianto
ma la fronte tenne sempre alta
nell'amore ferito anche dignità si ergeva.

Aspre solitudini assolate
pianure bruciate da salsedine marina
bronzi percossi al calar del sole
su petti ansimanti rivoli di sudore.

Pietosa venne brezza notturna
a carezzare dolori e passioni
su mani alzate invocanti al divino
scese scrosciante pioggia assonnata....





L e O

Odo echi nella gola vuota
di tante parole resta qualcosa
non importa comprenderle appieno
mi basta questa voce che interna
suggerisce alla mente
ecco... vi fa nuova eco il cuore.

Potessi sempre essere
secondo la volontà di Dio
quanta gioia e pace
illuminerebbero la vita mia!

Nel tuo amore
io confido, o Signore!
Compi in me
l'opera tua,
ti prego, o mio unico Dio!

S'avvicina la sera della vita
e "di notte tutti i gatti sono bigi"
si dice.

Ma io so che non è così ai Tuoi occhi
e se tante sono le storie umane
Tu conosci.

Di ognuno sai il numero dei capelli
e sei più intimo all'uomo dell'uomo stesso
lo credo.

Quanto mi consola questo, Amore...

Avventuroso cuore nel suo petto
brama perdutamente sogni e amore
su lama sottile scorre il piede
e non solo il suo espone a ferite.

Perplesso uno sguardo lo segue
e pensiero s'interroga inciampando
"non sia troppo fanciullo quel cuore"
considera meglio dove vai camminando...

Inaspettato mi giunse il saluto
non lo aspettavo più;
fu sorriso di sole
e ringraziai per il dono.

L'acqua del fiume scorre
sotto i ponti e lungo le rive;
porta con sé rami secchi
e piante senza più radice.

Acqua antica e sempre nuova
da vergine polla sgorga
e trova la sua via.

Cosa ti dirò in questa sera
che cala sulle mie palpebre
senza oscurare quell'orizzonte
dove seduce il tuo sorriso
e lo sguardo abbaglia la memoria...

Nulla che tu non indovini
e che l'aria non sussurri
quando fra desiderio e noia
le dita tremano stringendo
il pensiero che conduce al sogno.

Vivere... Vivere di grigio e di colori
respirare l'infinito tra terra e cielo
con ali grevi conoscenti il sentiero

Vivere...

Vivere in te.



A.A.


(modificato ultimo verso: da "con te", a "in te"; e "ali pesanti che conoscono il sentiero" a "ali grevi conoscenti il sentiero")

Rose rosse... stupende
rose rosse... perfette
rose rosse... ancora.

Magnifico fiore
donato con amore
accolto con tenerezza
mia gioia e carezza.

Quante rose in questa vita mia
conferme di sentimento
puntuali oltre turbamenti.

Rose... grazie!



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Come dita ardite
scompiglia il vento
capelli e scuote le vesti

al par di molosso agitato
frastuona e subbuglia
strappando alla quiete.

Piacevole esporsi alla rude carezza
e poi cercare riparo dal burbero
ma...

si ama in pulsare di vita!



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NEL VIRTUALE



Qual voli di uccelli
di specie diverse
nel magico virtuale
sfrecciano messaggi...

Li leggo e sono a tratti
colpita o respinta
veritieri ed utili gli uni
in malafede e disarmonici gli altri.

Il virtuale mondo è sfogo
di cuori solitari o taciturni
ma tutti in cerca di consenso

e reale calore.


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ODORI E PROFUMI


L'aria è ricca di odori
ed io fiuto i profumi
di fiori, di erba, di fieno, di pioggia
ed anche di cucina, di spezie.

Rifiuto gli odori del traffico
e di superbi pareri.

Fiuterei la tua pelle
aspirandone il profumo
e ricambierei il dono
con mille e mille baci.


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Versi di getto...

sbocco a fiotti

di sotterraneo flusso.

Inconsitenti come fumo

importanti verità

o sognanti bugie




sempre balbettio

dell'anima



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BUON CUORE



Quattro gatti ha il mio vicino
e nessun topo nel suo giardino.

Quattro gatti accolti per buon cuore
decine e decine al giorno i gesti d'amore.

Il mio vicino è persona davvero speciale
dà cibo a merli e passeri con atto ospitale.

Vive con la moglie e non hanno figli
lavorano di cuore in mezzo ai gigli.

Voglio tanto bene ai miei cari vicini
scambio con loro parole, saluti e... sorrisini.







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Come cacciare tristezza

che come rapace ti preda?




Solo Tu dai requie

all'anima inquieta




Ti attendo... fatti trovare
vieni, o Spirito di Pace



Vieni, o Spirito di Luce
dolcissimo sollievo!



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Non abusare mai
della tolleranza altrui

non sottovalutare
chi sa meno di te

non disprezzare
il povero e lo straniero

non volgere il viso
per non vedere il dolore.



Non spazientirti
con chi non condivide il tuo pensiero

non rifiutare mai
un sorriso e l'affetto

non negare
un gesto d'amicizia

e sii disponibile
a condividere ciò che hai.


Sii modesto e non presumere di te
sii libero e non schiavo di invidie

accetta e perdona
chiedendo aiuto a Dio

per le ingiustizie
e i fatti che non ti piacciono.

Consenti a te stesso di amare
al di là dei limiti

senza attenderti il contraccambio.



Così sarai felice e godrai di ogni bene
perché sarai davvero figlio di Dio.




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Sonno... per favore va via...
vorrei fare ancora qualcosa
ma la mente annebbiata porti via....

Sonno... che induci a poltrire
a sognare lenzuola accoglienti
e un cuscino che cede al mio cspo...

Vieni sonno... portami con te
aquiloni d'oro tra le ali notturne
mi sollevano dal suolo e cedo al morire....


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Sei diverso Settembre...
dolce mese ancora estivo
carico d'effluvi di finitezza.

Settembre giocoso e sornione
non sei tempo di languori
eppure odori di malinconia...



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Un'amica confidò:
Vorrei anche un anno usato,
di quelli felici,
in cui sono stata bene.

Ah, Anno Nuovo!

Porta gioia a quell'amica,
ancora.
Quanto a me...
non ricordo anni tutti felici.

Così non rimpiango passati
e ogni giorno vivo
il domani che nell'oggi
si svela.



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Nel mio andare mi fermo:
Ti penso, pensandoti ti amo
amandoti ti anelo...

e quando riprendo il cammino
sei sempre con me

in me

Signore!

Giorno di Maggio



Vento leggero
accarezza le foglie

asseconda sincero
e danza non toglie.

Sole distratto
da nubi improvvise

traccia ritratto
di chi mi sorrise.

Or che ombra s'avanza
è annuncio di sera

e da pensieri vacanza
nella notte si spera.



aurora ageno

TORPORE


Pur nel torpore
di un meriggio assolato,
quando respiro
non permette il volo,
una piccola fiamma
guizza nell'anima
e non s'arrende
a pigrizia ingrata.

Pur fioco, anelito veglia
e della Presenza
non si può scordare,
tanta grazia difficile
credere e tenerezza,
pazienza d'amore
su lacci di nebbia
dolce s'impone.



aurora ageno

Quale strada


Non mia sarà la strada

che curva a sinistra,

magnetici influssi

salgono dai fossi.

Vittoria il canto

sereno e leggero

pur incespicando

e stanchezza fermando.

Mi attira la Luce

e percorro via dritta

con "io" morente

ma libero d'amare.




L e O

Leggera brezza

nel caldo africano

smuove appena

capelli incollati

alla fronte.

Mani amate

anelano accarezzare

pudore pel sudore

scuote la testa.




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Tranquille scorrono le ore
un giorno segue all'altro
in questo tempo per me benigno...

Avverto però un'assenza
una privazione che strugge
nel fondo...
nel fondo.

Tranquille scorrono le ore
mentre la vita
ogni giorno
si spegne un poco.


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Un mare di silenzio
tra queste nostre rive

nemmeno la voce del vento
ha sentore di ricordo

Non è volere un ritorno
di lutti e delusioni

ma tua immagine s'annida
nel recesso dell'anima.


Aurora Ageno