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(05/02/2006)

Si avvolge la sera
in una carta di vento
a Piazza Venezia.

In fila

uno
dietro
l'altro

sui seggiolini di un pulman

chi avevamo visto una volta volare
sulle ali di un sogno
bambini

ora comete tra i fianchi dell'universo
e questo buio di invisibili luci
su Roma.

E così
come faremo noi a non sentirci imperfetti
adesso
nella giostra dove ognuno

suo malgrado

è in piedi.

In questa rotonda
di erba e fiori
a primavera

e gambe nude
e capelli
e seni

in quel bar all'angolo dove vendono
panini e vino

e la notte è vomito.

Ma la misura è questo giro
di occhi e vite crocifisse
nel tempo

di musiche brusii

di puttane che si fingono diverse
per non morire.

Ma la misura siamo noi
e questo eterno movimento
di chi canta tra una bottiglia
e il sole

tra questi alberi dove s'insinua il freddo
di chi ancora non parla

e tu
tu nelle nostre preghiere
di carne e cemento

così blasfeme come chiodi di cenere
e sassi

e mostruoso silenzio sui muri.

Vivido il metallo del palazzo
ora

vero
ipocrita

vibrazione di una chitarra sulla strada
dove tu non ci sei
o dove io non ti vedo.

La strada dove oggi io cammino
con le mie mani nelle tasche di una giacca

e una volta avranno visto pure me

tra una solitudine e l'altra

così

sparire.

... Notturno...

bella Valerio, scusa la curiosità, perchè non usi titoli ?

un abbraccio caro
Rob

Scrivo sempre di getto...
Su impulso d'ispirazione "viva"...
Al titolo non ci penso proprio mai li per li...
Inizio a scrivere e basta...
Il titolo dovrei metterlo dopo allora...
Ma compiuto lo "sforzo" di concludere la poesia, mi sembra superfluo...
Inutile...
E poi non mi piace dare una chiave di lettura precostituita...
Sia pur limitata...
E' un'operazione che non mi è congeniale...
Ognuno, secondo me, deve leggere quello che vuole...
Fra le righe...

Un abbraccio a te,

Valerio

...sparisco anche io (ora)
in quella strada di Roma...

Ciao Valerio

...sempre bellissime le tue, intense, toccanti......

si avverte come un seguitare cadenzato e ultimamente rassegnato nelle tue parole......come un lasciare che sia.......


un abbraccio

Piper