Corto/metraggi mentali di nessuno
Quando la tua stanza è ricoperta
di nastro adesivo e senti il basso
dello stereo rantolare giù per la strada
e la chitarra sull’albero dalle foglie elettriche
la puoi solo vedere in una fluorescenza vegetale
- quella cartolina da Parigi
si muove come cortometraggio della mente -
quando le bombe piovono
sulle ferrovie e in TV c’è il reality show
la città è isolata
a noi resta Google Earth
eppure abbiamo respirato lo stesso fumo
nell’appartamento e sento il profumo
di tutti noi sulla tovaglia
gli asciugamani, le lenzuola
- forse è un’inutile introspezione nel nulla
girata ad arte
da un regista di certo bugiardo -
più delle conseguenze la libertà
comporta delle condizioni
spaventose
quando la paroxetina è finita
a noi resta la telepatia
e così forse possiamo sentirci
ora
dopo aver pisciato, lavato i denti
e infilato il pigiama.