Incontro col sommo poeta Rondoni (da ridere...)

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il Poeta 1
00martedì 18 maggio 2010 18:21



Incontro col sommo poeta Rondoni (da ridere...)





Non so cosa pensiate voi di questo signore, io ne ho avuto una pessima impressione, due volte l'ho incontrato e, alla seconda,la mia già pessima impressione è peggiorata. Ho fatto parte della giuria in un premio di poesia in cui lui era presidente, e spero di non avere mai più simile sventura. Ho passato le ferie estive a leggermi e valutare 500 poesie, poi arriva lui, che non ha letto, e proclama i vincitori. Scrive a tratti versi passabili, non tutti, si sente un grande artista, scrive prefazioni deliranti a libri di altri, toccò un autentico vertice prefacendo un libro di poesie di Sandro Bondi e, come ogni buon pallone gonfiato tratta male i sottoposti, ma lecca i culi più in alto del suo, e scusate il francese. Questo resoconto, sintomatico e divertente, è tratto dalla rete (www.stradepossibili.it)







Incontro col Sommo Poeta Rondoni
febbraio 14th, 2009




Non so cosa pensiate voi di questo signore, io ne ho avuto una pessima impressione, due volte l'ho incontrato e, alla seconda,la mia già pessima impressione è peggiorata.

Ho fatto parte della giuria in un premio di poesia in cui lui era presidente, e spero di non avere mai più simile sventura. Ho passato le ferie estive a leggermi e valutare 500 poesie, poi arriva lui, che non ha letto, e proclama i vincitori.

Scrive a tratti versi passabili, non tutti, si sente un grande artista, scrive prefazioni deliranti a libri di altri, toccò un autentico vertice prefacendo un libro di poesie di Sandro Bondi e, come ogni buon pallone gonfiato tratta male i sottoposti, ma lecca i culi più in alto del suo, e scusate il francese. Questo resoconto, sintomatico e divertente, è tratto dalla rete (www.stradepossibili.it)




Incontro: Noi insegnanti, si sa, siam gentaglia ignorante, frustrata e sgranfigniamo il salario. Ce l’ha annotato il Bossi e rimarcato il Brunetta. Dio voglia, è arrivata la Gelmini a metterci in riga. I genitori dovrebbero aizzare barriere a protezione dei loro figliuoli, dato che nella scuola, in questa diseducativa istituzione risorgimentale, ci stanno dei loschi figuri, pronti a torturarli con interrogazioni e compiti. Fortuna vuole che arrivi ogni tanto qualche artista a darci lezioni di vita di etica e di letteratura.

Alla mia scuola è toccato un vate, uno che si sprofonda nel sublime: il sommo poeta Rondoni.

È andata così. Un giorno arriva il comunicato a scuola: il tal giorno le classi incontreranno il poeta Davide Rondoni.

Io manco sapevo chi fosse. Però sono andato a leggermi delle sue poesie (pubblica per Mondadori, insomma, mica è un fesso) e le ho trovate anche piuttosto piacevoli. Ne ho addirittura lette due ai miei alunni e mi sono quindi appropinquato a questo incontro senza pregiudizi, anzi, con tutta la migliore fiducia.

Non sapevo scrivesse per Avvenire. Non sapevo fosse intrugliato con Comunione e Liberazione. Non sapevo avesse scritto una lettera di critiche al signor Englaro (dato che c’è sempre qualche buon pretino pronto a darci lezioni di etica). Per me era un poeta, e viva che ce n’è. Tutti in fila, ci avviamo una bella truppa di studenti e prof. Arriviamo, ci si accomoda. Poi appare lui: un omone, una bella stazza, una faccia maschia, uno sguardo gesuitico.

Ha davanti a sé una sessantina di ragazzetti, tra i dodici e i tredici anni. Che fa? Non un sorriso, secco, si rivolge a una mia collega e la interroga. “Secondo lei, cos’è la poesia?” Una questione semplice, giusto per metterla a proprio agio.

Lei risponde come può, presa così alla sprovvista. Quindi lui attacca a spiegarci cos’è la Poesia. E, si intende da subito, che per lui la poesia è qualcosa con tutte le lettere maiuscole e che, certamente, egli ne è un degno rappresentante. Poi invita a fare qualche domanda. Silenzio. Allora mi propongo io. Gli rivolgo un’osservazione che m’ha fatto un alunno, e che mi pareva interessante: perché bisognerebbe scrivere delle poesie, se con le poesie non si guadagna?

La sua risposta è brutale e aforistica: “Chi fa qualcosa per soldi è un idiota!” Poi riprende a contarci di come scrive lui, di dove e come elabora la POESIA. E tra un esempio e l’altro, ci fa notare che lui è un POETA importante e famoso, poiché è stato invitato a convegni a Caracas e New York e chissà dove altro ancora. Lui non lo fa per soldi, no. Lui ci sputa sui soldi. E io non oso immaginare quanto si sia cuccato per venire lì a trattarci come babbei (pagato, si intende, con fondi comunali, quindi con soldi di noi tutti, compresi i genitori di quegli alunni) e pubblicizzare, oltretutto, i suoi libri. I ragazzi, intanto, si sa, non potendo elevarsi a tali vette, si distraggono e ridacchiano. Lui li fulmina. Noi prof, come pecorai, li teniamo a bada. Che ascoltino, che apprezzino, che apprendano! A un certo punto, timidamente, un ragazzino dice: “Un mio amico ha vinto un concorso di poesia…”
Rondoni lo squadra e chiosa: “Di certo quella non era una buona poesia!” Mica si fa Poesia così, come se piovesse. Bisogna lavorare e tribolare, per partorire l’aulico.

Insomma, senza sapere nulla di quella povera poesiola di un adolescente, il Sommo Poeta, l’ha liquidata come “non poesia”.
Per finire ci ha fatto dono della lettura di ben tre suoi componimenti. Dopo il primo, gli alunni applaudono. E lui: “Non si applaude la poesia!”
Tutti zitti, allora. Però cresceva in molti una gran voglia di mandarlo a spigolare.
Per concludere, mentre leggeva, un alunno si distrae.

Lui si ferma, afferra un telecomando che era lì, lo mostra al ragazzo e dice: “Io te lo tiro in testa… Che io non mi faccio prendere in giro da un pirla come te!”
Queste sono state, circa, le sue ultime parole. Naturalmente, nessuno ha osato applaudire (caso mai potesse apparire uno sfottò) e siamo tornati nelle nostre classi, goduti e fieri della nostra prosaicità. E con una nuova certezza in pugno: col cazzo che porto ancora una mia classe ad ascoltarti!




Rispondo:

In Officina della Poesia qualcuno ha scritto di riflesso al meeting di Riccione... nel ricordare l'incontro tra me e Rondoni, d'avallare la tua giusta critica che è un trombone ben pagato nel giro di comunione liberazione...




La POESIA,
vergata sul Corsera, "Lettere e scrivere"
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Filippo Grillo
-...
E i Poeti con chi stavano e con chi continuano a stare? Vi invito a fare un veloce riscontro su tutti i voltagabbana, sui cinici mentitori della realtà, sugli intellettuali vili di ogni -ismo- -

Rispondo

Il vero Poeta è il non conformista totale da essere non riconosciuto nella realtà in cui opera perché si erge contro tutti, per stimolare, dare e non ricevere, poiché nel dare si riceve di più...



Ciao e grazie, spero che la nostra Ivana responsabile di Officina della Poesia, si renda conto che Rondoni è un pallone gonfiato al servizio del potere antidemocratico e che fa solo danno alla vera Poesia...

Ciao e complimenti con AMORE Sociale...
Il Poeta marylory Lorenzo Pontiggia
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