=AlexMoteL=
00martedì 23 dicembre 2008 14:43
La solitudine è provvisoria come il suo contrario
Aprire la porta di casa e accendere la luce
ritornare, ritornare, ma i ritorni non sono uguali
e le case non sono le stesse
giorni prima ero al quartiere a luci rosse
quello di Amsterdam, quello delle mille e mille case,
- quante puttane! -
e passandoci accanto pensavo
- sono provvisorie anche loro, solo di più –
e fra i rassicuranti canali del centro
abitati dai cigni e illuminati dolcemente
mi ero illuso che qualcosa
di definitivo esiste
ma anche le città cambiano
e per ognuno cambiano diversamente
perché la solitudine
è una condizione permanente
sulla via del ritorno la nebbia era bianca
come cotone poggiato sulla notte,
le coste del Mare del Nord, le imbarcazioni invisibili
sono passato dal porto più importante senza vederlo
pensavo ad una poesia da scrivere lì a Parigi
non immaginavo che mi sarei svegliato
in un angolo che prima era una stanza
era una città, era lei
farebbe più male non partire ora.
auroraageno
00martedì 23 dicembre 2008 18:00
Forte poesia, forte l'evocazione delle solitudini diverse eppure assomiglianti.
Grazie Alex!
Buona serata
aurora
ormedelcaos
00martedì 30 dicembre 2008 10:51
"ma anche le città cambiano ",
figurati noi....
Ciao e Buon Anno Alex!