Direi proprio che qui tu hai fatto quello che sto provando a fare anch'io, seguendo le spiegazioni di Walter: lasciar affiorare ed uscire liberamente la parola, espressione sempre del nostro interiore.
Tu qui, anche se a tratti brevi, segui un filo conduttore, però, e lo fai benissimo! E' così viva, la tua poesia: è sussurro e grido.
No, se non ci sono nemmeno le corde della chitarra appese ai rami dei salici, non si può proprio cantare lungo i fiumi di Babilonia...!
(Bellissimo questo riferimento ed appropriato!)
Ma verrà il momento... tu già canti il tuo dolore, lo smarrimento, gli interrogativi, le luci che ti appaiono!
Non abbatterti cara, non troppo... Si esce dal buio e quando esso è più profondo si avvicina la luce... E' là... là... non troppo lontana... Cominci a vederla?
Ti abbraccio forte forte, amica mia! Ti voglio bene, sai.
Ci si conosce poco qui, possiamo conoscerci solo attraverso quello che lasciamo vedere di noi attraverso ciò che scriviamo.
Quello che io ho potuto fino ad ora vedere di te ha già fatto nascere questo affetto vero, che provo per te!
aurora