" SINGHIOZZO "

" SINGHIOZZO "

E' quel filo sottile
che si chiama sinuosità
a scivolare
tasti di pianoforte
e vibrazioni di violino.

Plastico
il volto di platino
e d'oro la linea
che conturba
l'occhio di bellezza...vecchia
è l'emozione a perdersi
nel vuoto.

Ma è quel singhiozzo*sospeso
nel pianto del violoncello
che mi ritrova nell'innocenza
della Du Prè
e al singulto mi piego.


Catrini

* = " Adagio " dal concerto per violoncello op.85 di Elgar

Purtroppo non conosco il brano di musica classica cui ti sei ispirato, ma trovo meravigliosamente efficace la tua poesia!

Quel verso... "l'occhio di bellezza...vecchia", che nel mezzo finisce e comincia il seguente dà proprio la sensazione del "singhiozzo"!

Bravissimo, Renato! Grazie di cuore


aurora

Sento suonare tasti, corde ed ottoni.

L'ottone...e' per caso un sax?
Trovo sia uno strumento molto sexi, con curve da sballo che lo riempiono di fascino.

Abbandonati ai sensi delle note senza farne, di esse, un tuo recinto senza uscita.

Ciao adorabile Catrini


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