24 ore

Ci sono volte in cui si arriva,
lentamente come una locomotiva
sfiatando al mare,
come una scure da lucidare
appena prima dell'esecuzione,
tremando bianchi d'emozione.
Ci sono volte in cui non si è
che una traccia, rapace o banale,
l'ignobile macchia di caffè
sui calzoni di un ameno tale,
uno di quelli che passeggiano sui bordi
del porto magari sorridendo
prima di tornare ai propri sordi
richiami in classi medie ed irrequiete.

Ce ne sono altre di 24 ore
in cui il proiettile non penetra,
tante altre in cui la cetra
grigia dei languori s'abbarbica d'amore,
come una vecchia suora malata
che ritorna con la mente
alla città abbandonata
sghignazzando follemente.

Ci sono umori lieti e copriletti ruvidi
di stanze raffreddate, ce ne sono
ad ogni istante che si perde,
come quella volta che seduti tra di noi,
ansimante al mio esitare, ai miei silenzi,
t'accorgesti dei miei verdi lividi
e riposasti stanca gli occhi tuoi.
Modificato da Piperthree 08/11/2005 23.44