A GIovanni

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ViolaCorsaro
00martedì 17 marzo 2009 22:55



Giovanni,
occhi azzurri, speranza inossidabile
non sa del suo domani e nemmeno lo vorrebbe.
Dalla vita molte botte, troppe ammaccature
ma tu hai mani acciaio ed un cuore perla,
un cuore di bambino troppo rosso per essere cavato.
Tante volte l’aria t’è caduta addosso
-spalle curve e bicipiti da muratore-
pochi sanno quanto pesa
non conoscere una madre.
Se mai te l’ho detto, sai che primo io t’ammiro
sono gli umili, i modesti, a meritare il Paradiso:
tu t’accontenti di lunghe passeggiate nel bosco…
T’ho regalato un impermeabile per questo compleanno
un riparo ed una benedizione, che la pioggia scivoli via
senza più bagnare, o meglio, il Sole.
michael-santhers-
00mercoledì 18 marzo 2009 01:20
Tante volte l’aria t’è caduta addosso
oggi quanto mai c'è bisogno una poesia del verismo e questa lo è
altrimenti ci mettiamo solo a vorticare per pavoneggiarci e offendiamo chi è già stato..offeso dalla vita..spesso vedo ciò accade nel mondo poetico si cercano allori con tecnicismi ermetici sul dolore degli altri
...ottimo componimento..ciao
auroraageno
00mercoledì 18 marzo 2009 09:33

Ottima poesia, Mattia. Anche commovente....


Un abbraccio

aurora

ViolaCorsaro
00venerdì 20 marzo 2009 22:59
Grazie Aurora e grazie Micheal;
Caro Santhers, hai ragione con questi discorsi però secondo me la poesia è un poco come la vita: ci sono delle situazioni dove, magari per maggiore autonomia d'azione, solitudine o quant'altro, sono permessi certi comportamenti mentre in altri ambienti o contesti vigono consuetudini non scritte che però impongono il buon senso d'azione.Questo stà alla base della società.
Così pure in poesia, se per esempio si vuole affrontare un concorso, lo si fa accettando le regole che disciplinano tale partecipazione, magari a denti stretti, altrimenti con quale metro ci si potrebbe confrontare. Allo stesso modo, ritornano al discorso generale, a tutti credo piacerebbe vivere senza dover lavorare, ma quelli che lo fanno o hanno la fortuna di contare su un ricco background oppure li trovi (anche per scelta, quindi con piena consapevolezza e libertà d'azione) sulle panchine. Io non sono né uno nell'altro, né nella vita e, di riflesso pure in poesia.
In fondo poi dicono che il lavoro nobiliti...tuttosommato credo sia vero.
Aspetto un tuo parere sulla questione [SM=g27988] !!
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