A te

Vecchie narrazioni ascolto
nel buio della notte che attendo
quale preludio al mio benessere.

E' l'ora, è giunto... il buio
e la notte mi invita a sedarmi.
Mi seggo, davanti alla finestra
che spalancata riflette tutto
ma tutto lo splendore dell'azzurro cielo.

Anche lei, la mia poltrona,
sembra abbracciarmi, quasi coccolarmi,
consapevole anch'essa dell'approssimarsi
di chi, narrando, saprà calmare le mie
tante incurabili incertezze.

Osservo il cielo e di lì, a poco
s'appaleserà una figura adorna
dai bianchi cappelli e al collo...
il suo scialle di seta nero.

Eccola! oh, dolce signora
delicata donna, surrogato di madre
mai dimenticata; unica referente
della mia vita, sempre e anche poi
quando il tempo mi porrà definitivamente
accanto a te, dove insieme narreremo
a chi e se vorrà, fiabe di vita
intrecciate da gioie e dolori.

Ora narrami le tue carezze
le frasi, le parole mai scordate
e come ogni sera, accompagna
il mio sonno senza scordare
l'ultima carezza... Nonna!!!


Letterato


Che nobili storie, viaggiatori incredibili,
nei vostri occhi profondi come il mare!
Su, dei vostri ricordi mostrateci gli scrigni
gli splendidi gioielli datti d'etere e d'astri!

Senza vele o vapore vogliamo navigare!
Per alleviare il tedio delle nostre prigioni,
sui nostri spiriti, tesi come tele,esponete
gli squarci d'orizzonte della vostra memoria!

Che avete visto diteci?

da: I fiori del male (Carles Baudelaire)




Modificato da Letterato 19/03/2006 20.37

Che forte questa tua.

Ad un certo punto sembra che parli alla morte...poi invece parli alla Nonna: molto bella

S.

Io ho pensato alla Madonna,alla morte...alla fine mi hai stupito!complimenti