Divorano i pensieri
le ombre
nella luce fioca
tirata per la coda dall'alba
che sguinzaglia
rombi minacciosi di motori
che riportano a dimora
adepti luciferini
Appaiono sul viso
le prime vergogne
partorite da sogni angusti
usciti fuori guida
Quando i primi raggi
dell'occhio di fuoco
temuto e implorato
si propagano
con violenza alle pupille
che si aprono come
caldarroste nell'angusto guscio
si liberano gli espedienti
per un sorriso convincente
da fare...da estorcere
Qualche frustata del vento
richiama alla partita
senza pubblico
globuli arresi
nel sangue amaro
Lo chiamano giorno
questo prensersi a
calci in culo delle ore
questo pescaggio
per le tenebre
di pseudo-vivi....a cottimo
-------------------------
Da:Veriolo
www.santhers.com