Foglie croccanti
riflessi di brina
al sole impaurito,
monete oro-argento
fuori valuta sotto passi confusi
portano all'appello dei morti
in questo due novembre
a vedere quanta gramigna
ha infestato i ricordi
e quanti fiori superstiti
Sostano anime
su curvi cipressi
appollaiate aspettano premi
scalzare da calendari
Santi in pensione
stanchi impazienti
sordi agli implori
Processioni di fiori
invitano a soste
a lasciare una scia
ai labirinti di Dio,
sono filo forzato
a lungo intrigo mediato
tra respiri e silenzi,
addii e raggiri
I morti,padroni del tempo
e noi col terrore
possano sottrarcelo
e il due novembre
tutti a stipulare
altro anno di proroga
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Da:Vetriolo
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