All'osteria del coniglio

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paranoimia
00mercoledì 27 luglio 2005 00:57
Beh, che ci posso fare se si chiama così? Mica gliel'ho dato io il nome... Gliel'hanno dato gli abitanti del paese, e se volete saperne di più su di loro fatevi un giro per il forum: li incontrerete di certo [SM=x832008]
Io coniglio non ne ho mangiato, ma procediamo con ordine.
Dunque si arriva a un paesino in cima a una collina dopo parecchi chilometri di scomodo tragitto sul sedile dietro di una moto, benchè i mie quarti posteriori ne abbiano conosciuto indubbiamente di peggiori, e anche di pessime. Passeggiando per le viuzze strette di un paese dalla storia millenaria si incontrano un sacco di angolini simpatici, come piccoli cortiletti ombrosi profumati dai fiori... e quanto sia grata quell'ombra odorosa intorno alle 13 di una domenica di metà luglio ve lo lascio immaginare.
Se poi oltre al profumo dei fiori si annusano anche effluvi evocativi di pranzi luculliani, può capitare che ci si trovi presi al laccio senza neppur sapere come. Le case vecchie, si sa, sono una favola quando si tratta di rimanere fresche in estate: muri di pietra spessi quasi un metro isolano niente male, senza bisogno di condizionatori. E il piatto di antipasti misti della casa che arriva con un Rossese di Dolceacqua sicuramente non blasonato ma più che bevibile fa ringraziare tutti i Santi per aver ceduto a una tentazione... Verdure ripiene e tortine di verdure tiepide, calamari ben imbottiti, e uno sformatino sempre di verdure con un cucchiaio di besciamella che dice suadente "mangiami, sono tutto tuo"... Si può declinare un sì gentile invito? Mai più! L'ho fatto mio di nome e di fatto, e senza lacrime di coccodrillo.
E mentre l'impianto stereo diffonde note poco invadenti di musica da film anni 70 arriva anche il dessert: una delizia di pesche al forno con amaretti, perchè vogliamo tenerci leggeri. Sì, io e il maritozzo, in gita di piacere nell'entroterra, alla scoperta delle pietre vecchie. I millenni ci guardano mentre stiamo mangiando, i maleducati! Insomma, non è che l'età veneranda ti autorizzi a fare tutto quello che vuoi.
Che poi, se so che mi stanno guardando, come diavolo faccio a lanciare un'occhiata assassina al consorte? Perchè le pesche agli amaretti fanno venire certe idee ed altre... insomma, non sta bene e basta.
Epperò una piccola nota stonata nell'idilliaco quadretto c'è: il caffè, come spesso purtroppo accade al ristorante [SM=x832003] Però si sa, che la para è fin troppo esigente, in merito. Avviso ai naviganti: mai sottovalutare il caffè, nella gestione del ristorante. Più ancora del dolce, è l'ultima cosa che ricordano i clienti andando via! Ecco perchè molti offrono l'ammazzacaffè... perchè non possono ammazzare il cliente [SM=x832002]
Ora io lo so, che il buon vecchio Drugo starà sacramentando perchè faccio la pubblicità alla concorrenza, ma non se la prenda: è un posticino piccino picciò, in un paese piccino picciò, lontanuccio anzichenò...
Eppoi la para aveva voglia di parlarne [SM=x831998]







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