Alla bambina
Ricordi bambina
quel dolce sapore
di albicocche rubate?
Ricordi bambina
quel dolce bagliore
del sole d' estate?
Tu china sull' erba,
di vaghi pensieri
graziosa ed acerba
Tu, occhi largi
simili a cune
d' infantili letarghi
Tu, iridi belli
componevi melodie
dai fantasiosi ritornelli.
Vedi ora, bambina:
parole già usate,
il mondo ne è pieno
e perdono il senso
che aveano nel giallo
odoroso del fieno
Guarda, bambina:
questi occhi già usati
me li han sempre ridati
i tuoi occhi scoloriti,
come fiori regalati
immaturi a primavera
e restituiti in inverno
sciupati e appassiti.
Anche se ormai
è avvizzito il tuo seno
ritorna bambina
tra l' odore del fieno...
Che importa, bambina,
se tra i rami dei peschi
infondo del mondo
non trovi poi molto...
torna a posare
tra profili di rami
sotto il cielo profondo
come nido capovolto
e odi tra i rami
sospiri che freschi
t' invitano all' ascolto:
eco di antiche melodie:
le tue radici
e le tue ingenue fantasie.
S.