Altrove

E vai altrove
con un bagaglio leggero e disordinato
insieme a quello pesante e stronzo
riempito per mesi.
La Terra e l'odore del suo sangue,
la fatica che curva la schiena
ma solo per averti più vicina.
“Non mi ascolti” sussurra
e allora manda la vespa e il suo veleno
per legittimare la pazzia del cuore
mentre un bimbo insegue la lepre, felice
e lacrime scintillano al sole.
Poi una voce piccola, dentro uno sguardo adulto
“Non stai tanto bene vero?”
e un abbraccio a sostituire una mancanza
meno importante, ma più urgente.

Ti vesti di nuovo per celebrare
un’altra morte che pretende
la sua razione di dolore
e ancora lacrime per Lui, per Loro
e anche per te.
Poi una donna, conosciuta in altra vita,
con una carezza augura ad un’altra
tutta la fortuna del mondo
a lei e al suo bambino dormiente.
La fine di un sogno, che non ho raccontato,
brucia ancora dello stesso colore
dell'ignoto fiore rosso
lasciato sulla mia porta.


Amarganta 02/10/2006

...ieri sera mio figlio mi dice "Mamma, facciamo che io sono
la farfalla rossa e vengo a trovare te che sei la farfalla
gialla"...lo guardo stupita...e rispondo "Si...e grazie di
avermi ricordato chi sono, lo rifai ogni tanto?"...lui "Mamma,
è da quando sono piccolo così che te lo dico!!"

Nel leggere entrambe le tue post ho avvertito un senso di intensa intimità, anche problematica, e soprattutto privata....
la poesia ha un modo di narrazione alquanto intrigante, mi scuso però se non ho capito molto riguardo al dialogo con tuo figlio, tra farfalla rossa e farfalla gialla e quello che viene dopo.....sorry........

saluti, bye

..Caro Piper...non avresti potuto capirlo
Il fatto è che per me le farfalle, soprattutto quelle gialle hanno un significato ben preciso.
Nella sua innocenza e con il suo tanto "sapere", mio figlio ha voluto ricordare a sua madre che è una farfalla e di comportarsi come tale, di ritornare ad Essere

Come scriverebbe qualcun'altro (che mi scuserà, se gli "rubo" l'espressione )...

... Rispetto...