Armistizio provvisorio

Armistizio provvisorio

E' un episodio che ho memorizzato grazie all’età e entusiasmo giovanili, cosciente che queste inezie non sarebbero considerate dai militari adulti i quali rammenteranno eventi ben più consistenti. Allora: Ci troviamo nell’area sud di Nettuno, ove sono gli statunitensi. Siamo in prossimità del Canale Mussolini; bonifiche, case coloniche in abbandono, stoppie, erbacce. Nei pressi dovrebbero esserci reparti del “Barbarigo” cioè della Divisione Decima di Borghese, l’ala estrema dello schieramento germanico.
In quelle terre piatte sostiamo in un fienile-stalla malridotto, ove abbiamo scaricato viveri. Riporteremo a Roma un po’ di armi e cose recuperate nei campi di scontri e luoghi vari, come parti di divise, armi, calzature (tutto riattato e spedito in Germania, servirà per l’operazione “finti USA” nelle Ardènne).
Oggi c’è anche una Jeep malconcia che guiderà uno dei nostri. Ripartiremo calate le luci, sperando di evitare attacchi dei caccia alleati. Il fronte, dopo il primo mese, è in stasi che le parti cercano di non interrompere.
E’ in atto però una situazione incresciosa Da un caseggiato vicino, al di la di alcune sterpaglie e fili spinati, si alzano lamenti. Dovrebbe esserci qualche ferito ancora in forze per gridare.
Vorremmo vedere, però c’è pericolo di essere fatti fuori per la presenza di pattuglie varie in zona. Comunque ci spiace non poter fare nulla e abbiamo anche sentore che nel fabbricato, o dietro, ci sia qualcuno. Che fosse una pattuglia del “Barbarigo?”, è possibile. Decidiamo di sentirli. Essi sono italiani e io idem, allora sono invitato a sondare se si tratti di loro. Provo a urlare a piena voce: “chi è la? chi è la? Barbarigo?”
Nessuna risposta, ripeto altre volte alzando il tono, nessuna risposta.
Infine con uguale veemenza, da dietro il casale, giunge: ….“Barbarigo o kazz, who’re you?”…
….”Deutchen Kommisariat, food, kitchen, and you?”…. ….”I’m Rob, Usa Army”….
E qui si avvia una breve conversazione urlata.
….“Hi Rob, I’m Franz, italian, are you italian?”…. ….”I’m american, italian third (generation)....”
….”Rob,chi grida? avete un ferito?”..
….”Who cryes è nu pigghe who stava acchì. Understand? nu puorco, e nu strunz of mine says cho’ killava e portavamo home, ma lu pigghe no finish and cries. Si ié fightiamo na’ raffica ecco li vostri, capish?”..
….“Rob the pig is difficult kaputt. We’ve nò buchter (macellaio), lo prestiamo, ma dividiamo lu pigghe, ok?”..
....”e bravo fije n’drocchia. Va Buò, allora?..” ...”Rob noi mandiamo “ò buchter” e one of you out, ok?”....
…”Our sergeant says we dont crazies, you idem, understand?”... ...”Ok Franz, I’m a sergeant too”… Esce con cautela il macellaio, mentre dal casolare si mostra un mingherlino non entusiasta, con un elmetto il doppio della sua testa. Poco dopo “o pigghe ist kaputt”. Il nostro era aiutato dallo sprovveduto yanke che in patria faceva il garzone di mattatoio. Ne vengono fuori bei pezzi da spartirci, mentre il resto sarà abbandonato. Finito il tutto il macellaio grida che rientra con un trenta chili di tagli di maiale in un sacco, e può fare da solo.
….”Rob, ci avrai fregati! Rimanda il nostro e il tuo off”.. ..”Frank, nun fussivo kitchener were k..zi vostri. by”..
Così finì la mini conferenza italo-germanico-statunitense che riuscì a concludere un temporaneo armistizio. Poi ognuno sparirà senza darsi fastidio. Il comandante, nel redigere il rapporto della giornata, sorvolerà su molti particolari. Resterà che rientreremo con parecchia carne fresca la quale, in mano al nostro cuoco, il toscanaccio bestemmiatore e poco pulito, ma bravo nella sua arte, si trasformerà in piatti eccellenti Ebbi modo di mangiarla anch’io pur se presto entrerò con essa in crisi. Dirò poi il perché.

Francesco Mancini
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Gustosissimo aneddoto, Francesco. Bravo!

Grazie di questa divertente e istruttiva lettura

Un abbraccio affettuoso

aurora