Autunno

L’autunno bussava, si faceva spazio
Per ogni errore va pagato dazio
L’arcano venne presto svelato
Volevan rubare il mio ultimo fiato

Eppure un tempo uniti si era
Poi repentina soffiò la bufera
Spazzò via l’ultimo filo
Che sguazzino pure, io sono vivo

Tutto mi sembra come un vaso di coccio
Non si può ricomporre quando si è rotto
Dentro le arterie sangue che brucia
Molto di più se non c’è fiducia

Patetica vita col senno di poi
Sei sicuro di ciò che non vuoi?
Tutto mi sembra una fiaba inventata
Impossibile a leggersi una volta stracciata

Penso questa si chiami evoluzione
Lasciare vecchi sentieri per strade nuove
Che il tempo sia una soluzione
Eterno tiranno o pia guarigione?

Ora l’estate che si avvicina
Dirà se è finita o sarà come prima
Giorni da soli per aspettare
Se la nave dovrà naufragare

Meditativa, assorta nella contemplazione di ciò che è stato chiedendosi come sarà... Bella riflessione poetica, Vertigo!

Molto bravo... Grazie!!

Buona giornata, caro amico


aurora

Ti ringrazio sempre vivamente e con imbarazzo....

Buona (restante) giornata anche a te, Aurora!

A presto, Vertigo.