Letterato
00sabato 16 settembre 2006 01:46
Quante volte la tristezza,
la malinconia, si sono appropriate
di me, del mio cuore, della mia
anima: trasparente e buia insieme.
La mia anima e solo lei è capace
di assurgere a luce eterna e oscurità
mai priva di significati, mai. Tutto
si palesa e tutto s'infrange in lei
costante presenza mutevole ma ligia
nel bene e nel male ad impedirmi
di sottrarmi alla riflessione
del perché la tristezza, la malinconia,
siano parte della mia giornata, del mio
vivere senza che ne comprenda inizio
e fine. Tutto è sempre imprevedibile
ed io mi chiedo cosa mai m'abbia portato
a queste differenti, apparenti negatività.
Poi rifletti e ti accorgi che l'anima
ti suggerisce i motivi e i perché
dei mutamenti che paiono sconvolgerti.
Nulla in effetti, ti ha colpito a morte
ma tutto ti ha aiutato alla meditazione:
quella che riesce ad infrangere le onde
ad abbattere ogni muro del mio egoismo.
Riflettendo, dopo il richiamo, decodifico
ogni attimo di tristezza e malinconia
scoprendo che entrambe, spesso, non sono
solo dolori e sofferte giornate ma...
attimi o spazi di tempo spesso più
gratificanti e salutari di false felicità.
Letterato
Modificato da Letterato 16/09/2006 1.52