Burns, Robert - Biografia e Poesie - Scozia 1759-1796

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auroraageno
00lunedì 19 novembre 2007 11:21
Biografia di Robert Burns



Robert Burns nacque ad Alloway, Scozia, nel 1759 e morì a Dumfries il 21 luglio 1796.
Poeta e compositore scozzese, è stato il più noto fra quanti scrissero in scozzese.
Nacque in una famiglia di contadini che conobbe ristrettezze economiche. Primo di sette figli,
Burns divenne a quindici anni il principale lavoratore alla fattoria, al punto che la spinta a scrivere divenne per lui uno sfogo e una fuga dalle "sue circostanze"; a quest'età scrisse la prima poesia, My Handsome Nell, che mostra già in questi primi versi il grande senso del ritmo nella scrittura del poeta.
Le sue opere, poesie e canzoni, non sempre gli furono riconosciute e, assieme alla sua figura,
furono oggetto di accese polemiche. Ma di sicuro Burns influenzò con le sue opere e con il suo linguaggio poetico vitale ed appassionato grandissimi artisti come Hugh MacDiarmid, Ralph Waldo Emerson, William Butler Yeats, Seamus Heaney.

I suoi ultimi anni furono dedicati alla composizione di grandi opere come My love is like a red, red rose. Il faticoso lavoro intrapreso durante l'adolescenza aggravò gli effetti di una malattia cardiaca che lo condusse alla morte a soli 37 anni.

Una curiosità: a Burns è stato intitolato il cratere Burns, sulla superficie di Mercurio.




auroraageno
00lunedì 19 novembre 2007 11:22
I solchi dell'orzo




Una notte d'agosto,
quando son belli i solchi del grano,
alla luce limpida della luna,
me ne andai da Annie:
il tempo volò - non ce ne accorgemmo! -
finché tra il tardi e il presto,
senza farsi pregar troppo, acconsentì
d'accompagnarmi in mezzo all'orzo.

Il cielo era azzurro, il vento tranquillo,
chiara la luna brillava;
l'adagiai di voglia assai buona
fra i solchi dell'orzo;
sapevo che il suo cuore era mio;
l'amai del tutto sincero;
la baciai e ribaciai
fra i solchi dell'orzo.

La serrai nel mio abbraccio amoroso;
il cuor le batteva ben forte;
benedetto quel luogo felice
fra i solchi dell'orzo!
Ma per la luna e le stelle lucenti,
che in quell'ora brillaron sì chiare,
ella sempre benedirà quella notte felice
trascorsa fra i solchi dell'orzo.

Sono stato gaio con amici cari;
son stato allegro bevendo;
son stato contento accumulando ricchezze,
son stato felice pensando:
ma tutti i piaceri che ho provati,
sebbene raddoppiati tre volte,
tutti li valse quella notte felice
trascorsa fra i solchi dell'orzo.

Solchi di grano e solchi d'orzo
e solchi di grano son belli:
mai scorderò quella notte felice
trascorsa fra i solchi con Annie.





auroraageno
00lunedì 19 novembre 2007 11:23
Il mio cuore è sulle montagne




Il mio cuore è sulle montagne, il mio cuore non è qui;
il mio cuore è sulle montagne alla caccia del cervo,
alla caccia del cervo selvaggio e all'inseguimento del capriolo,
il mio cuore è sulle montagne, dovunque io vada.
Addio, o montagne, addio, o settentrione,
dove nacque il coraggio, dove dimora il valore;
dovunque io erri, dovunque io vaghi,
le colline della Scozia sempre amerò.

Addio, o montagne dalla cima coperta di neve;
addio, o declivi e verdi valli giù in basso;
addio, o foreste e boschi scoscesi;
addio, o torrenti e acque scroscianti.
Il mio cuore è sulle montagne, il mio cuore non è qui;
il mio cuore è sulle montagne alla caccia del cervo,
alla caccia del cervo selvaggio e all'inseguimento del capriolo,
il mio cuore è sulle montagne, dovunque io vada.





auroraageno
00giovedì 6 dicembre 2007 08:58
Vecchi tempi andati



Si dovrebbero dimenticare le vecchie
amicizie e non ricordarle più?
Si dovrebbero dimenticare le vecchie
amicizie e i giorni lontani e passati?
Per i vecchi tempi, amico mio,
per i vecchi tempi
berremo una coppa di tenerezza,
ancora per i vecchi tempi.
Noi due abbiamo corso sui sereni
pendii e raccolto bei fiori,
ma abbiamo camminato stancamente
molte volte da quei tempi lontani.
Abbiamo camminato a piedi nudi sulle
rive dal sole del mattino fino alla sera,
ma ora gli oceani hanno ruggito
da quei vecchi giorni lontani.
Eccoti la mano, mio fedele amico
e tu dammi la tua
e faremo un'abbondante bevuta
ancora per i vecchi tempi.
E sarò per te come un sorso
di birra, e tu lo sarai per me.
E berremo una tazza di tenerezza,
ancora per i vecchi tempi andati.
Per i vecchi tempi, amico mio,
per i vecchi tempi
berremo una coppa di tenerezza,
ancora per i vecchi tempi.




auroraageno
00giovedì 6 dicembre 2007 09:01
Sino a che il mare




Sino a che il mare tutto si dissecchi
e le rocce si fondano nel sole;
io sempre t'amerò, angelo caro,
finchè scorra la sabbia della vita.
Addio, per poco addio, dolce mio bene;
sian pur mille fra noi leghe di mare
io a te ritornerò, unico amore.





auroraageno
00giovedì 6 dicembre 2007 09:02
John Anderson caro




John Anderson, mio caro, John,
quando ci conoscemmo,
i tuoi capelli eran simili a corvo,
la tua bella fronte era liscia;
ma ora la tua fronte è spoglia, John,
i tuoi capelli son come neve;
ma sia benedetta la tua testa bianca,
John Anderson, mio caro.

John Anderson, mio caro, John,
il colle abbiam salito insieme;
e molti lieti giorni, John,
l'un con l'altro abbiamo trascorsi:
ora, barcollando, lo dobbiamo discendere, John,
ma scenderemo tenendoci per mano,
e a piè del colle dormiremo insieme,
John Anderson, mio caro.






auroraageno
00giovedì 6 dicembre 2007 09:04
Per tutto questo e per tutto quello




Dinanzi alla onesta povertà
che ha chinato la testa in silenzio,
è stata detta ogni cosa?
Noi passiamo oltre l'abiezione di schiavi
perché osiamo essere liberi: per tutto questo.
Tutto è per questo e per quello.
I nostri lavori nel segreto si eseguono: per questo.
Rango, ricchezza e toga conquidono
l'uomo, per quello.


Se accettiamo su logora mensa
la parsimonia di cibo, non è forse per questo?
I pazzi sfoggiano gli abiti, le canaglie il vino.
Un uomo invece è uomo per tutto questo.
Per questo e per quello.
Per quello trionfano gli ornamenti sgargianti
ma un uomo onesto, benché povero,
è il re della vita, per questo.


Quando vedrete nel mondo
il potente incedere con alterigia,
guardando fisso innanzi: ciò è per tutto quello.
Pensate che gli osanna non valgono
anche se tanti sono a una parola,
perché alla vita egli è sordo; per quello.
Per questo e per quello, tutto.
La sua cintura rifulge di gemme: per quello.
Ma l'uomo di liberi sensi
guarda e sorride: per questo.


Per tutto quello, il principe può cingere
la spada a un cavaliere,
elevare un marchese o duca, ma nel loro cuore
gli uomini onesti hanno potere e guida;
per tutto questo hanno un dono supremo.
Per tutto quello e tutto questo.
Le dignità, dai potenti, sono
a quel fine rivolte.
La coscienza dell'autentico significato
innalza gli uomini al più alto rango.


Preghiamo che sia così,
che la volontà di tutto questo si compia,
che nel mondo, sentimento e valore
contengano la disordinata brama.
Per tutto questo e tutto quello.
Qualcuno, per questo, è ancora da venire;
l'uomo sarà fratello all'uomo e la terra
sarà popolata di fratelli un giorno,
per tutto questo.







auroraageno
00giovedì 6 dicembre 2007 09:07
Come una rosa rossa rossa




Il mio amore è
come una rosa rossa rossa,
ch'è da poco sbocciata in Giugno:
il mio amore è come una melodia
che è dolcemente
e armoniosamente suonata.
Sè bella tu sei,
mia leggiadra fanciulla,
che pazzamente innamorato io sono;
e sempre io t'amerò, mia cara,
finché non s'asciugheran tutti i mari;
finché non s'asciugheranno
tutti i mari, mia cara,
e non si fonderanno le rocce al sole:
e sempre io t'amerò, mia cara,
finché scorrerà la sabbia della vita.
Addio, mio unico amore!
Addio per un poco!
Io ritornerò, mio amore,
anche se a dieci mila miglia.





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