Dio le donò grande bellezza
ma lei oggetto costante d'ammirazione
alzò posta al divismo, sdoppiò la personalità,
una al rimiro e l'altra alla conta
di sommata vanità acclamata
ma l'anima gallina alla notte
incominciò a saltare rientro
al petto pollaio
e come si sa per ogni incauto pennuto
che infrange regole c'è sempre
affamata volpe in agguato,interessata
alla carne e non al raffinato piumaggio
-Finì per perdere identità
e porre sempre più dubbi al suo charme
ostacolo a costruire tempra all'inconscio
allenato solo a proteggere vanità
sempre più claudicante inarrestabili
dubbi mentali
-Per consolidare certezze tarlate da fragilità
andò da un luminare chirurgo che rimodellò
verde foglia d'estate in gemma primizia
però distante dall'originale in stagione
e si sentì vivere straniera allo specchio ridente
spesso freddo a riflettere in luce lo sguardo
-Cercò di mediare con tranquillanti
ma chiedevano sempre dosi maggiori
fino a diventare detriti a ostacolare
la già affaticata pompa del cuore
che per sempre si bloccò
-Morì illudendosi di mettere pezze sul tempo
con l'anima disarmonica alla figura
-Lasciò il mondo sconosciuta a se stessa
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Da:Vetriolo
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