Calcolo irrisolvibile - Si adatta alla ricorrenza dei defunti.

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florentia89
00lunedì 2 novembre 2009 08:32
Provate a capirci qualcosa
Calcolo irrisolvibile Ragazzi di Portoria Capitolo 13

(Pillole di matematica dilettevole)
Ciò che dirò è alquanto anomalo come calcolo demografico, però ci ho studiato sopra, ci ho pensato, non ho risolto i quesiti che mi sono posto e forse si porrà chi legge.. Insomma una soluzione al problema esposto deve pur esserci, anche se per me non è stato affatto possibile trovarla. Ci provi qualcuno di buona volontà. Se la mente gli si apre ai meandri dei secoli, dei millenni, mi piacerebbe venirne a conoscenza.
Dice una leggenda che in oriente, in tempi remoti uno studioso e matematico ideò il gioco degli Scacchi come lo conosciamo oggi e lo presentò al suo Re. Questi se ne appassionò oltremodo e nella corte, egli per primo, divennero attenti giocatori con fanti, torri, alfieri, cavalieri, re e regine. Il Re ne fu talmente entusiasta che chiese allo studioso cosa avrebbe potuto offrirgli per questa sua eccelsa opera d’ingegno, avendone come risposta: “Grande Sire, se vuoi gratificarmi disponi che il tuo Visir mi offra un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due chicchi per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta, sedici per la quinta e così via, sino all’ultima. Il Sovrano si meravigliò della morigeratezza del matematico, visto che era pronto ad elargire oro, argento, sete, concubine. Così chiamò il Visir e ordinò di provvedere.
Questi s’allontanò dicendo che sarebbe tornato con il “sacco” del grano. Poi Sovrano e studioso si immersero nel gioco ma il visir non tornava. Alfine si presentò confuso, spaventato, comunicando che tutto il raccolto di grano del paese, e quello dell’anno successivo, non sarebbero bastati a coprire l’impegno.
Capito l’importanza della scacchiera e le progressioni studiate a scuola?
Come finì non si sa, avranno pur trovato un accordo. Si dirà: .. “simpatica, però!..” ..”non la sapevo, però!..” .. “è sicuro? però!” ma insomma che c’entra in un libro ove si parla del Duce? Aspettate. E’ il tempo di quella nostra cavolata, riprovevole e ingiusta, delle leggi razziali per la parte delle norme antiebraiche. Noi ragazzotti cominciammo a parlarne e qualcuno più grande cercherà di farlo con noi. Si! siamo convinti che esse fossero necessarie, sembrava che quei sessantamila italiani-ebrei fossero sessantamilioni, e poi non l'aveva deciso il Duce? Questo bastava, pur se le perplessità iniziarono ad arrivare presto.
Io conoscevo qualche italiano-ebreo (meno male che lui conoscesse la sua origine, la mia non la so nemmeno oggi) e conoscevo anche uno di loro di religione cristiana, pur se ritengo avesse idee del tutto particolari. Infatti nella notte dei tempi, più o meno forzatamente, i suoi avi dovettero spostarsi dallo Jahvè ebraico ad un uomo in cui Javhè sembrava si fosse immedesimato, si chiamava Joshua, Gesù detto il Cristo (l’unto dal Signore) ed era sempre ebreo. Di ciò ne ho parlato e questo signore era il “Professore”; non mi ripeto e espongo un modesto aneddoto. Un giorno che toccammo il problema della razza egli bonariamente ci disse: ...”guardate che di razza ce n’è una sola, la “umana”, come rispose Einstein a un controllo quando gli chiesero “di che razza è?”..
….”vi propongo la soluzione di uno scherzo che fecero a me e non ho ancora risolto”….
….”parliamo di uno di voi, per esempio te (si rivolge a me). Costruiamoci un modello matematico semplice, parliamo cioè di una progressione che tutti avrete studiato. Bene.. Chi ti ha fatto nascere? l’incontro di due esseri sposati o meno, i tuoi genitori, un uomo e una donna. Quanti anni avevano? tuo padre trentaquattro, tua madre trentadue? una media di trentatre anni. Prendiamo questa età come costante per gli sviluppi”...
….”così i tuoi genitori, che a trentatre anni fecero nascere te, anche loro furono generati da due genitori, i tuoi nonni. Li hai conosciuti? tutti e quattro? Bene, proseguiamo e supponiamo che i quattro nonni avessero anche loro trentatre anni di età quando fecero nascere tuo papà e mamma”….
….”proseguo, ma non tireremo a lungo. Per far nascere i quattro nonni furono necessarie quattro coppie di bisnonni, cioè otto persone, ah! ne hai conosciuti due? Mi pare a questo punto che con tre generazioni sia passato un secolo. Quindi all’inizio dei cento anni hanno “collaborato” per farti nascere otto persone, oltre le successive”.
….”proseguiamo con tre generazioni in ogni secolo, anche se il numero è scarso. Andando indietro di altri cento anni le persone “coinvolte” nella tua nascita furono sessantaquattro, più naturalmente tutte le successive, a trecento anni giungiamo a cinquecentododici, a quattrocento, quattromila, indietro di cinquecento trentaduemila, di seicento duecentocinquantaseimila, indietro di settecento duemilioni, di ottocento sedicimilioni, di novecento centoventottomilioni, di mille anni un miliardo. E siamo al medioevo, non certo all’età della pietra….
….”se proseguite vedrete quanti miliardi di teoriche persone cooperarono duemila anni or sono per far nascere te e ovvio gli altri, con un però. Di tutte queste persone sulla terra ce n’erano solo un’infima parte, ridicola, e allora come risolvere il problema come “razza”. Mi sai dire qual è la tua, visto che, per restare solo a mille anni per creare te dovrebbero aver collaborato tutti gli esseri del pianeta, bianchi, neri, gialli, aborigeni, trogloditi e selvaggi? Ora dimmi il tuo pensiero su questa benedetta razza “ariana“.
Non sorridete, il problema è simile al gioco della scacchiera. Se per far nascere un essere vivente ci vuole da sempre l’incontro di due persone, comunque esso sia impostato e si svolga, i dati sono inconfutabili.
Per far nascere ciascuno di noi mille anni fa dovrebbero aver collaborato un miliardo di persone, più tutti i successivi (e senza interruzione). Ho lasciato i tempi di Augusto, non basterebbero gli abitanti di una galassia”….
….”poi abbiamo considerato ipotesi minimali, cioè tre generazioni per “secolo”, avrebbero dovute essere minimo quattro, se non di più. Una manciata di tempo fa le donne partorivano a dodici-tredici anni e gli uomini divenivano padri in proporzione; mettiamoci pure ogni correttivo si possa immaginare, riduttivo o maggiorativo che fosse, resta che il modello con base di due genitori trentatreenni, conduca a quello esposto”…
Ah Duce! Ah Adolf! Ah Joseph! Ah! voi che pensate di perseguire gli ebrei o altre razze! perché a suo tempo non vi hanno sottoposti al gioco della “piramide capovolta” con la base partente da un individuo per salire coi precedenti progenitori, e non risolto? D’accordo! Stavolta ho scherzato, fa anche bene, ma un pensiero in merito è bene che ognuno lo faccia, ricordando che, pur con qualsiasi spiegazione, i dati restano quelli esposti.

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auroraageno
00lunedì 2 novembre 2009 09:58

Ma è.... IMPRESSIONANTE, caro Francesco!

Mi custodirò questa riflessione, senza però aver la benché minima speranza di trovare altra soluzione che noi siamo tutti, tutti di origine 'mista'... altro che razza pura come, se non sbaglio, affermava il nazismo. Siamo tutti imparentati, magari alla lontana.
La distinzione delle razze deve essere avvenuta a un certo punto della storia, per vari motivi che tu avresti la conoscenza e la pazienza di esporre molto meglio di quanto potrei fare io....

Ma resta il fatto.... da dove sono stati 'presi' i progenitori lontani lontani..???

Grazie mille, Francesco!! Interessantissimo!

Ti abbraccio con tanto affetto e simpatia

aurora

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