Rebby., 30/08/2008 22.37:
Ma l'amare in generale, lo si fa sempre perche' qualcosa ci torni: soddisfazione personale, senso di benessere dettato magari da buone morali seminate in famiglia...ma credo che anche quella grandissima donna e persona che era e che e' Madre Teresa di Calcutta, aveva un ritorno da tutto l'amore che sapeva donare attorno a se.
Amare chi non ci ama fa parte solo di un enorme tempo sprecato.
Un secchiello d'acqua per irrigare un intero deserto.
Ma sì, per questo parlavo di cerchio e di energia che circola e in entrambi i sensi. Però quelli che tu descrivi
ne sono gli effetti, non il fine.
Se io vedo una persona che si sta buttando nel fuoco e, rischiando anch'io di bruciarmi, lo afferro prima che vi si butti, oppure cerco di spegnere il fuoco, in quel momento ho fatto un bene
non premeditato, mettendo in atto, in un frammento di secondo, quella morale a cui tu accenni, imparata da buoni esempi in famiglia ecc. durante tutto l'arco dell'infanzia e oltre: l'altruismo, il rispetto della vita a chiunque essa appartenga.
Il fatto disentirmene soddisfatta, a cose fatte, avviene dopo, di conseguenza alla finalità, che era salvare una vita rischiando la mia.
Se in seguito a ciò quella persona mi confida il motivo del suo gesto inconsulto, allora mi sento investita di una responsabilità maggiore: non posso piantare in asso quella persona, ma condurla sulla strada della ragionevolezza affinché ritrovi la propria forza di andare avanti.
Anche in questo caso, se la cosa funziona, ne sarò felice e soddisfatta, ma sarà ancora una volta l'effetto, non la causa per cui ho agito.
Ciò lo possiamo moltiplicare per milioni di volte nel caso di Madre Teresa, ma quello che conta veramente è che grazie a queste persone, grazie a questi grandi o piccoli gesti, l'amore universale è nutrito da singole 'gocce' di energia, e credo che questo sia il fine ultimo: raggiungere l'essenza di Dio, di un Essere Unico nella molteplicità dell'Universo.
Conosco una brava madre che ha due figli maschi e che mi diceva di amarli entrambi, ovviamente, ma di aver riservato a uno dei due maggiori attenzioni, in quanto il primo è solare ed equilibrato e ben avviato nel mondo del lavoro, mentre il secondo, di lavorare non ne aveva la minima voglia, che con il suo carattere, più chiuso e scontroso, andava incontro a dei problemi.
Era l'altro che le procurava soddisfazioni, ma quest'ultimo quello per cui 'spendeva' maggior dedizione. Mi raccontava di come questa sua condotta, nel tempo, abbia sortito i risultati sperati.
Ecco cosa intendevo.
Ciao ciao miagoloso
Rosanna