wolf_onyx
00lunedì 16 maggio 2011 09:08
Dal letargo,
l'inverno si è destato,
ahimè forse non sà,
che il suo tempo
è già passato.
Presuntuoso e testardo,
retta a Marzo
non ha dato,
e con il mantello
ha tutto imbiancato.
Marzo, già un poco pazzo,
un pò si è vendicato,
e la Primavera fuori la porta,
ha lasciato.
Infreddolita e gelata,
con le sue lacrime,
tutte le piantine
la Primavera ha gelato.
Per sua fortuna,
che il buon Aprile
porta Pasqua,
e la pace.
L'inverno, biricchino
in poco tempo,
si è stancato
di far il cattivello,
e lui stesso
la porta ha aperto
alla dama Primavera,
che ha portato fiori
e tempo bello.
L'estate tutta gialla
con il suo vestitino,
di sole e paglierino,
ansiosa attende,
il suo turno
nel camerino.
Con i prati
di tanti fiori colorati
si è vestita e profumata
la Primavera,
che beata
sulla scena
come una bimba
si è addormentata.
Il signor tempo si è seccato,
l'estate ha subito chiamato:
calda, cocente e sensuale,
ed il grano ha fatto germogliare,
e tutti a mare,
ha fatto andare,
però anche tanti amori
ha fatto sbocciare.
Anche se bella e passionale,
molto tempo a noi
non può dedicare,
la scena deve lasciare,
ad un autunno bevitore
seppur lavoratore.
Tanta uva e castagne,
ogni anno porta insieme al vino,
e all'inverno che non da tempo,
si congeda, con un inchino
al Natale e
a Gesù Bambino.
auroraageno
00lunedì 16 maggio 2011 10:51
Veramente una bellissima poesia..!!
Molto, molto bravo, caro amico! Grazie!
Un primaverile saluto
aurora