Cartografie impossibili

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paranoimia
00domenica 25 settembre 2005 22:43

Esistono alcune carte del globo che riportano informazioni impossibili per il periodo in cui furono compilate.
Per esempio, dalla celeberrima carta di Oronzio Fineo del 1531, si evince la conoscenza dell’esistenza dell’Antartide in un periodo in cui nemmeno l’Australia era terra cognita e le Americhe erano state scoperte da poco. Questo, sempre se si fa riferimento alle scoperte del mondo occidentale, l’unico, comunque, ad essere preso di solito in considerazione quando si parla di conoscenze dell’umanità.
Di più… la carta di Oronzio Fineo, oltre a riportare contorni incredibilmente simili agli attuali, si spinge fino a delineare sistemi orografici e idrografici, come se facesse riferimento ad un periodo in cui l’Antartide era scoperta dai ghiacci.
Piri Reis, nel 1513, disegnò una mappa su una pelle di gazzella. Orbene, in questa mappa si distinguono chiaramente i profili delle coste occidentali dell’Africa, della parte orientale del Sud America e la costa settentrionale dell’Antartide, scoperta dai ghiacci così come si presume che fosse non oltre il 4000 a.c. E’ evidente che le rilevazioni originarie devono risalire almeno al 6000 a.c., e
Piri Reis ammette di aver copiato da carte sorgenti molto più antiche.
Ma per quanto siano la carta di Fineo e Reis sbalorditive, ne esistono altre ancora più incredibili.
Lo stesso Mercator, 50 anni dopo, incluse nel suo Atlante le mappe di Fineo e altre dell’Antartico, probabilmente provenienti da altre fonti.
Ma più incredibile ancora, a mio parere, è la carta di Philippe Buache, del XVIII secolo.
Essa sembra rappresentare il Polo Sud così com’era molte migliaia di anni fa, quando ancora non era per nulla coperto dai ghiacci. Addirittura, si spinge fino a rappresentare due masse continentali ben distinte, separate da un ampio canale. Ora, che l’Antartide sia in realtà un arcipelago è scoperta recente. Risale al 1958, quando fu fatta una prospezione col metodo sismico a riflessione. Esiste davvero una massa continentale fronteggiata da due grosse isole, contornate da isolette. Ovviamente, il tutto è coperto da chilometri di ghiaccio.
Anche ammettendo che i rilievi non siano stati fatti quando le terre erano scoperte, e quindi non 15000 anni fa, ad esempio, si dovrebbe per forza supporre l’uso di apparecchiature simili alle nostre per penetrare visivamente sotto la coltre dei ghiacci. E questo in periodi storici in cui si ammette a malapena l’uso della bussola…
Un bel mistero.



Informazioni parzialmente tratte, e immagini tratte da:
http://www.acam.it/cartografia.htm




La mappa di Buache





La carta di Oronzio Fineo






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