Conversionem ab agnostico (affecto) - Terminata -

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come_up_and_see_me
00venerdì 29 agosto 2008 16:08
Niente paura sono sempre ViolaCorsaro in uno dei suoi abiti preferiti [SM=x831999]
Vorrei proporre a tutti la costruzione di questa poesia incentrandola sul titolo che si propone come "filo conduttore" dei miei e dei vostri versi (che spero saranno numerosi!!) se avrete tempo e voglia di aggiungerli in modo da raggiungere complessivamente un componimento che si aggiri sulla cinquantina di versi.
SEnsazioni, SEntimenti, pensieri, emozIONI e riflessIONI di un ex-agnostico convertito (e non parlo essenzialmente del campo religioso e della fede cattolica ma nel senso più lato)ed ora convinto della propria scelta....
spero che il titolo non vi dispiaccia....almeno più di tanto....


Inciampando sui sassi di scienze mai scritte
ho trovato riparo all'ombra del ponte
tra case ingobbite pel bacio del sole
e finestre opache dal rosso dell'aria,

Versolibero
00sabato 30 agosto 2008 10:12
Sarebbe stato bello come poesia a tema da svolgere singolarmente...

ViolaCorsaro
00sabato 30 agosto 2008 12:21
Beh, l'idea non è da trascurare...(d'altronde ricorderai il mio fervore d'altra sede) però credo che per rispetto ad Aurora e a tutti gli altri preziosi custodi di questo rifugio sia meglio proporglielo
e discutere circa le modalità prima di eventualmente iniziare un discorso di tal tipo.
Intanto voglio provare un tale esperimento che per me rappresenta una novità e, visto che ci sei, invito anche te ad aggiungere qualcuno dei tuoi rinomati versi alla composizione!!!!!!! [SM=x832008] [SM=x832008] [SM=x832008]

Un caro saluto [SM=x832026]
auroraageno
00sabato 30 agosto 2008 16:00
(Anni fa i Poeti della Luce nacquero proprio facendo poesia "a più mani", in una chat; cosa mai fatta prima da alcuno. E' bellissimo continuare la nostra tradizione!)


nella nebbia che a tratti calava
pochi lampioni dall'incerto chiarore
ma un seme di luce vitale
piantato in tenere zolle
aveva messo nascoste radici,
l'ho ritrovato avvinto alla croce
cresciuto fecondo di foglie e di frutti.




ginevra67
00domenica 31 agosto 2008 15:04
così...da piccolo chicco
ingobbito dai sogni

-con le mani
intrecciate nella terra
e lunghe ciglia
che disegnano il cielo...
in simboli
tracciati sulla sabbia-

...a grano di senape,
alla cui fronde
si nutre la speranza.
lazharus
00lunedì 1 settembre 2008 22:47
e ti impasto e ti formo
farina di luce sorgente
con la voce corsiva
del vento,
intanto che il cuore,
grande finestra, si apre
senza repliche a nuova vita.

ViolaCorsaro
00sabato 6 settembre 2008 18:21
Mai più avrei ritrovato,
fra i rami, le olive se
invece che fiume mi fossi
scoperto spudorato torrente
dall'altrui indifferenza
che a volte sul nero
ricama il bianco,
auroraageno
00domenica 7 settembre 2008 18:06


ma era scorrere lento
di acqua tra isole e canneti,
a tratti ebbra e vorticante
attorno ai massi,
sempre prodiga
di carezze alla riva,
e nelle ore gonfie
di lacrime incuteva rispetto;
intanto maturavano
i frutti tra le foglie:
li colse con gioia la mia mano.



bandaWARUMO
00domenica 7 settembre 2008 18:50
chiedo scusa

Inciampo sui sassi di scienze mai scritte
e trovo riparo all'ombra del ponte
tra case ingobbite pel bacio del sole
e opache finestre dal rosso dell'aria

m’accascio a saette di luce sugli occhi
scompongo di tavole allegri banchetti
ed apro il portone a donne usurpate
a storpi viandanti ai cani randagi








é un'intrusione, ma i tuoi primi versi che con una impercettibile modifica sono diventati perfetti senari, dalla cadenza solenne dei cori del Manzoni, mi hanno ispirato un seguito, così per dire (senza segni di interpunzione, naturalmente)

(ah ah, mi sono accorta che alcune sarebbero strettamente necessarie, ma limitiamoci ad immaginarle) [SM=x831995]

auroraageno
00mercoledì 17 settembre 2008 19:18
Ciao Mattia!
Cosa facciamo con questa poesia? Si è fermata. Volevo dirti che, poiché l'hai proposta e cominciata tu, spetta a te scrivere i versi di chiusura. La puoi anche riprendere e darle "un'aggiustatina" (lieve, per rispetto agli autori), che ne dici?

I versi di Angel seguono i tuoi dell'inizio, vorresti che nella stesura definitiva fossero messi in quella posizione? Cioè collocati dopo i tuoi d'apertura, voglio dire.

Quando sarà pronta la metteremo in "Ultime composizioni", le poesie a più mani.

Dimmi tu cosa vuoi fare, se aspettare ancora, se terminarla e prepararla "per il trasloco, bella e pronta" [SM=g6804]

Aspetto di conoscere la tua decisione.

Un carissimo saluto!

aurora

ViolaCorsaro
00sabato 20 settembre 2008 16:05
Sicuramente sarebbe bello incastrare i versi di Angel all'interno, magari poi rivisitando i soggetti degli altri contributi in modo che tutto combaci ma non voglio essere io a chiudere anche se ti chiederei il favore se non ti è di disturbo, di dare subito una "sistemata" e lasciarla ancora qui un poco in modo che l'ultimo contribuente possa trovare senza difficoltà il filo conduttore senza disperdersi in questo ensamble di versi con poca linearità. Te ne sarei molto grato.
Scommetto che questo "sezionamento" di versi alla maniera dell'anatomia non ti era mai capitato!!!! [SM=x831999] [SM=x831999]
Un saluto

Viola Corsaro
auroraageno
00sabato 20 settembre 2008 19:37
Una prima messa a punto della poesia formatasi fino ad ora:
Conversionem ab agnostico (affecto)



Inciampando sui sassi di scienze mai scritte
ho trovato riparo all'ombra del ponte
tra case ingobbite pel bacio del sole
e finestre opache dal rosso dell'aria;
nella nebbia che a tratti calava
pochi lampioni dall'incerto chiarore,
ma un seme di luce vitale
piantato in tenere zolle
aveva messo nascoste radici,
l'ho ritrovato avvinto alla croce
cresciuto fecondo di foglie e di frutti.

Così...da piccolo chicco
ingobbito dai sogni
- con le mani
intrecciate nella terra
e lunghe ciglia
che disegnano il cielo...
in simboli
tracciati sulla sabbia -
...a grano di senape,
alle cui fronde
si nutre la speranza.

Ed ecco fiorire un canto
dall'anima esultante:

"Ti impasto e ti formo
farina di luce sorgente
con la voce corsiva
del vento,
intanto che il cuore,
grande finestra, si apre
senza repliche a nuova vita. "

Nell'intima coscienza sapevo
che mai più avrei ritrovato,
fra i rami, le olive se
invece che fiume mi fossi
scoperto spudorato torrente
dall'altrui indifferenza,
che a volte sul nero
ricama il bianco
negando dignità
all'autentico sentire;

ma ero invece scorrere vero
di acqua lenta tra isole e canneti,
a tratti ebbra e vorticante
attorno ai massi,
sempre prodiga
di carezze alla riva,
e nelle ore gonfie di lacrime
verità insegnava rispetto;
intanto maturavano
i frutti tra le foglie:
li colse con gioia la mia mano.

E così oggi mi trovo in novità di vita
calcando le orme di Chi mi precede
m’accascio a saette di luce sugli occhi
scompongo di tavole allegri banchetti
ed apro il portone a donne usurpate,
a storpi viandanti ai cani randagi




(Da qui si può continuare o dare una chiusa...)




Luceeombra.
00domenica 19 ottobre 2008 15:12


Lasciato a me stesso
nulla saprei fare
se non dubitare...
invece so che mi accompagna
la Luce in cui ora credo
anche nel buio e, piccolo come sono,
pure da me fluisce in rinnovato Amore
e Amore a me ritorna
che a sé ci conduce.




auroraageno
00domenica 19 ottobre 2008 16:26

La poesia è terminata. Completa e leggermente ritoccata la si può leggere in "Le ultime composizioni" [SM=x832000]


Ciao! [SM=x831998]


aurora

[SM=g6094]


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