Crateri

Dai crateri di luna,
occhi tuoi di morbido
nevischio piovono
chimere figlie di ricordi,
desideri fragili
e tempeste imbavagliate
che non cosnosco ancora,
per farti amare,
e accettare...

Da emisferi di fortuna (ebete
bamboccia a calze rosa)
m'intorbido la pelle,
m'aggroviglio tra esperienze
andate, contorte,
per annientarle
e farmele annientare
da te, per la non-morte.

Ed eccoti, Giuseppe... e quanto grande è la gioia di ritrovarti, di leggerti ancora!

Una poesia quanto mai densa di contenuti

Molto forte è ciò che dici. E lo dici bene...

Ti abbraccio, spero poterti dire "bentornato!", mmh?

Ma sì... dài!



aurora

Grazie Aurora, sei molto carina, come sempre...birra? grazie per il bentornato (sebbene nn so davvero se son......tornato! Ma chissà).......

La poesia ti cambia se le dai retta per molto tempo (come me), con più efficacia di una donna ahahahah....!!! Però poi ti stranisce, quantomeno se la vita di tutti i giorni ti richiede superficialità, prontezza...

Un carissimo saluto....a presto, miao!!!!

Per chi ne ha ricevuto il dono, la vita senza uno spazio per la poesia è "quasi" come essere senza fede... credo io, almeno:
inaridisce, non c'è dubbio.

Spero che tu coltivi ancora questo bel dono che ti è stato dato, poeta!

Anche solo esprimere i propri pensieri, stati d'animo... è d'aiuto allo spirito.

A presto, sì... lo spero, caro Giuseppe!

Miao...

aurora