DEMOLIZIONE

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michael-santhers-
00mercoledì 28 agosto 2013 05:02
Le lamiere s'accartocciavano
stridevano al dolore
sotto fierezza del malvagio cuore
d'una pressa affamata e avara
-A poca distanza come tra un impeto e una resa
una vecchia Lancia in attesa d'oblìo
unico rimedio alla vorace ruggine
si rivolse a un’Alfa che al sole non dava più riflessi
e...lo so hai umiliato vento e sguardi
rotto timpani ad avversari elogiati
vincendo a traguardi perduranti in gloria,
Io invece ho corso meno ma ho portato a spasso
vite nobili cullate in apparenze ferme,
ho spogliato difetti d’ogni genere
e poi vale più d'una vita scialba
aver visto le gambe della Signora
bella come ultimo impreco a buon fine
col sorriso stella polare in ogni umore
con movenze da farfalla che plana al nettare
sotto vestito di pura frusciante seta
quando metteva in libertà il prosperoso seno
e s'aggiustava ad arte il trucco allo specchietto
e in ansie per andare ogni martedì a consumare
in lussuoso albergo il peccato degli altri,invidiato
-Di lì a fianco una Cinquecento intervenne:
tra rumori identici da bocca e sedere
ho sentito sempre numeri
rate, scadenze e parlar di Dio
in modo orrendo e sono stata insultata
perché andavo piano e bevevo troppo
-Un vecchio Ape gonfio di saldature si destò
da lungo sonno e disturbato da vite
ricordate agli allori quasi inveì........
non dimenticherò i guai passati
per salite preso a calci a spronarmi d'andar veloce
e al mio motore diverse volte scoppiò il cuore
inoltre chiedo scusa per il dialetto
ma il padrone era ubriacone analfabeta
-Una Millecento:
adesso mi sfogo anch'io
...dentro di me tanto fumo
mille odori, estasianti profumi
e un banchiere a contare soldi
e quanti capelli sparsi ovunque espulsi da pensieri ,
quasi sempre su stessa strada di periferia
dissestata come anima zoppicante a sguardi
lasciavo figure che per tutto il giorno
ad altre macchine in andirivieni pieni e vuoti
--Intanto famelica la gru arrivò vicino
-Ferma.. disse un Signore elegante
con gli occhi di chi ha visto troppo e niente
questo è un modello raro più dell'onestà
e con l’indice uncinato forzato al raddrizzo
indicò la Lancia subito spinta lontano al sicuro
mentre la pressa sorridente riduceva
altri conversanti in unico grosso cubo di ferro
-Io per caso nei paraggi e pensai
è difficile entrare nella storia
quando si è vissuti in modo modesto
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Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
www.santhers.com
auroraageno
00mercoledì 28 agosto 2013 08:59

straordinario sempre, Michael! Bellissima questa poesia!!

Aurora


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