DOCTOR FAUSTUS di Thomas Mann

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il Poeta 1
00sabato 29 agosto 2009 19:22
DOCTOR FAUSTUS di Thomas Mann

- I miei due figli servono oggi il loro Fuhrer, uno in un posto borghese, l'altro nelle forze armate... così i legami di questi giovani con la tranquilla casa paterna sono assai lenti.-

Il romanzo racconta la vita del compositore tedesco Adrian Leverkuhn.
Il protagonista venderà l'anima al diavolo in cambio dell'immortalità della propria opera artistica.

- La natura stessa è troppo piena di produzioni a sorpresa, che danno del magico, di capricci ambigui, di allusioni semi velate e accennanti stranamente a un mondo incerto, perché i devoti, nella loro pudica moderazione, non debbano scorgere in queste occupazioni una temeraria trasgressione...
Non mi si venga adire che qui non si comunica niente ! É una comunicazione inaccessibile, e contemplare questa contraddizione è pur anche un godimento... da ragazzo, comprendevo chiaramente che la natura extra umana è fondamentalmente illetterata, e questo, secondo me, costituisce il suo lato inquietante.-

- Intanto un generale d'Oltre-Atlantico fa sfilare la popolazione di Weimar davanti ai crematori, e dichiara (dobbiamo dire: a torto?) quei cittadini che hanno tenuto dietro apparentemente con onore ai loro affari e tentato di non saper nulla, benché il vento portasse alle loro nari il puzzo di carne umana bruciata: < li dichiara correi degli orrori ormai smascherati...>.-

- Il mio racconto s'avvia alla fine < come tutte le cose. Tutto precipita verso la fine; il mondo è sotto il segno della fine, lo è per noi tedeschi...>
La profezia della fine, detta “Apocalipsis cum figuris”, risuonò, grande e tagliente, nel febbraio 1926 a Francoforte sul Meno...-

- Chi del concerto poté udir la fine
fu soltanto un cagnetto,
che quando torno a casa
ahimè! Si mise a letto.-

- ...ora non voglio più nascondervi che fin dai miei ventun anni son legato a Satana...
Non crediate, diletti fratelli e sorelle, che per la promessa e la stipulazione del patto...
San Tommaso insegna che per l'apostasia non v'è necessità di parole, e che per far l'evocazione basta un atto, anche senza un espresso omaggio.-


Libro lento, noioso che non posso consigliare...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory
auroraageno
00domenica 30 agosto 2009 08:21
Sono molto lieta della tua onestà intellettuale, la quale, con Amore, ti fa sempre consigliare bene il lettore!

Grazie tante, Lorenzo...

Ti abbraccio con affetto

aurora

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