Dedicato

Lo han trovato contro il gelso,
accartocciato come le foglie
con cui d'inverno si fa il tè.

Ma l'acqua era sangue e l'agrumeto
da oggi annovera il rosso tra
l'arancio e i limoni.

Che poi vero rosso non è
-piuttosto un verde-
acerba la sua vita a luglio,
si vola poco come grave.

E' la passione a tradire
insegna il Messia:
signori, è il suo ultimo tè.

La Kawasaki non penetra la materia
________________________purtroppo no,
_____ancora no:
_________________ma tu ora sì.

Sono addolorata di questo evento, Mattia...

Unisco il mio cuore al tuo caldo d'affetto che ha saputo trovare espressione nella poesia, per rendere omaggio a Claudio.



aurora

Grazie anche perchè questa non è poesia, solo un modo per dire che 26 anni sono troppo pochi.

Posso starmene fuori da tutto, ma non dall’essere coinvolta quando leggo notizie come questa.
A Claudio un fiore e una preghiera. Ne no persi due di amici così malamente, e la cosa più straziante non è, e non è stato il dolore sulla mia pelle, ma il vedere soffrire gli amici comuni più cari.

Ciao.

Ti ringrazio veramente per la comprensione

Sì... l'hai detto, infatti, in questi versi:

"Che poi vero rosso non è
-piuttosto un verde-
acerba la sua vita a luglio,
......................... "

Ti abbraccio, Mattia...

aurora

...accade in un attimo
quello che non vorremmo
succedesse mai...

sentita, condivisa.

Un abbraccio



Ecco, lo spirito è partito
sul sentiero dell' ombra.
Quando raggiungerà l' arcobaleno
la terra canterà.
Ecco, è partito
con l'acqua del mattino.

Preghiera Apache

Grazie sentite ad Amarganta anche per la stupenda preghiera che ti accompagna.

sicuramente non ti offenderai se ti abbraccio con affetto sincero.la
morte è una cosa orribile.il lutto ci lascia vuoti,porta via una parte di noi che non ci verrà mai restituita ed anche se la vita continua saremo monchi fino all'ultimo respiro che ci verrà concesso.ne la fede ci fa sentire meno dolore,la mancanza dei suoni e delle risposte da parte di chi non c'è più,è un dato di fatto e almeno per quello che io sto vivendo,è proprio la mancanza della presenza e la giovane età a far sentire maggiormente il dolore.proprio per questo la tua poesia mi ha molto toccato.vorrei salutarti raccontadoti una piccola storia alla quale penso spesso dopo la morte che ha colpito me e che mi da un pò da conforto,cercando di darmene ragione:
"Una volta dei monaci lavoravano ad un arazzo:uno di questi adoperava un magnifico filo dorato.la matassa era appena ad un quarto, quando il monaco più anziano invitò il giovane a tagliare il filo:"Perchè?-protestò il giovane-la matassa non è neanchè alla metà!""Taglia-rispose l'altro-e seguimi".il giovane fece come gli era stato detto e quanto grande fù il suo stupore quando si accorse...che il filo era stato usato per fare l'aureola alla Madonna"
Noi purtroppo vediamo sempre e solo il rovescio,io prego Dio ogni giorno,perchè mi conceda la grazia di vedere quale parte ha tessuto con la sua vita il mio tesoro.ti abbraccio ancora,Giusy.

E' terribile!

Quando accade di questo non c'è parola che possa dar conforto.

abbraccio

Sebastiano

Grazie a Sebastiano e a Rosanna per la Vostra vicinanza.

Per Giusy: accetto con affetto il tuo abbraccio e ricambio; mi trovo molto in accordo con le riflessioni che hai fatto anche se, mi comprenderai, a quello che dici nelle ultime righe ancora non ci sono arrivato e non so se ho troppa voglia di farlo veramente in questo momento.

Buonanotte