ViolaCorsaro
00martedì 17 marzo 2009 22:52
Dovresti ormai saperlo
che Hollywood nuoce come le sigarette
così una supernova alle comunicazioni.
Ridimmi dei ritratti, del latrare d’un fermo immagine
su quei proiettori bagnati tra veli del tramonto
o di quel palco -rue de Balzac- dove annerire
le ultime gocce-cera, d’una vita al contapassi*.
Sapeva di gardenie nella gola la polvere in mansarda,
lasciata compattarsi da otturare le clessidre
per un tempo che non fosse un giorno, né attimo l’anno.
La prima pioggia ha martoriato il gelsomino del sagrato
risparmiando solo il concerto dei lumini,
la processione delle intenzioni damascate.
Pur se i cari angeli non rispondono ormai da secoli,
Betlemme sarebbe cometa ancor vicina
al negativo di questo parallasse…
*“ Le père Goriot” 1834
auroraageno
00mercoledì 18 marzo 2009 09:29
Bella, Mattia. Un bel flusso di ricordi e sensazioni.....
Un caro saluto
aurora
lazharus
00mercoledì 15 aprile 2009 09:58
Ecco! Poesia!
Quanto mi mancava leggere di queste cose, di queste armonie un po da Piazzolla...
è magnifica immagine poetica Mattia come bene viene a te
Pur se i cari angeli non rispondono ormai da secoli,
Betlemme sarebbe cometa ancor vicina
al negativo di questo parallasse…
Da quotare interamente, ma questi tre versi sono stupendi!
Ti abbraccio
Sebastiano