Diversa mi svegliai!

Diversa mi svegliai!
Diverso era il silenzio della stanza
somigliante al silenzio dell'aria
a ondate di tempesta successivo

Il mistero avvertii (divina concessione)
ero ad ogni tortura, presagio di ferita
indifferente, evasa
l'anima disotterrai - tagliata fino al limite -
dalla dura zolla
nell'urna gettai la smorta argilla
e dalla notte uscii
- nuova, leggera, calda di sangue
si chè della ragione la luce fredda e crudele
improvvisò convulsi, inebrianti voli

- Un trionfo senz'armi -
ad avvolgermi banchetti di albe e tramonti
dei loro ori il superbo sguardo
sempre più sola lasciai la solitudine
abituai il buio perfino alla speranza!
- incantesimo che era certezza del destino -

Fuggitiva un'ombra (imminente percezione)
spinse la mente equivoca nel vento del silenzio,
verso giardini ignoti, oltre il muro del pianto
- della parete di finto azzurro lo strappo
si richiuse, come piede nell'onda
(doloroso stordimento)
ero all'istintiva deriva dell'inganno!

Non rigettai quell'orgia di pensieri
li lasciai traversare la finestra oscura
un colpo a salve
...uccelli vidi alzarsi in lunga schiera

emma

"sempre più sola lasciai la solitudine
abituai il buio perfino alla speranza!"


Ho letto più volte questa tua, è trovo qualche difficoltà a farla anche un pò mia, ma c'è qualcosa che mi dice che devo rileggerla ancora...l'immagine che comunque mi ha colpito moltissimo è quella che ho riportato sopra...


ciao



f r e e