EPITAFFIO ANONIMO

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michael-santhers-
00domenica 15 aprile 2012 03:40
Cercai di spiegarle un equivoco
ma lo definì errore senza perdono
allora innocente m’affannai a chiarire
e nell’affanno sbagliai veramente
e più cercai di rimediare e più apparvi
bugiardo ai suoi occhi che mi sommarono
nel cuore tutti i tentativi di spiegarmi
e li convertì nel male che solo lei vedeva
e la mia anima vagò nella menzogna
cercando approdi dove s’espiano colpe
-Che il limbo eterno sia il suo destino
quando mi leggerà
-Che la parola perdono sia lava in bocca
a chi dispensa clemenze su altrui dolori
……………amen……………..
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Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
auroraageno
00domenica 15 aprile 2012 21:24


A volte il filtro che abbiamo sugli occhi impedisce di vedere veramente "l'altro". Non lo si capisce e vediamo solo quello che c'è, in realtà, in noi stessi.

Molto bene, Michael.

Non concordo con gli ultimi versi, però... Chi parla di perdono su dolori altrui può essere in buona fede e parlare con sincerità e carità.

Grazie di questa bella composizione!


aurora



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