ESSENDO IO

Sono io
che innesco le lance del dolore
e apaticamente sprofondo nelle debolezze
mai abbassare la guardia mi ero ripromesso
ma ho dovuto bruciarmi
la maturità strutturale è un cammino difficile
forse per diversità esistenziali
forse impossibile per radicate sfaccettature caratteriali
e il seme che pensi poi sarà frutto
a volte in realtà è infertile
sono stato sul margine del baratro
e come un ninnolo al vento
ho ascoltato il sibilo canterino
ed ora sono qui che mi rialzo e scrollo la terra dai calzoni
guardando il tramonto con rispettoso silenzio
e faccio la conta delle cose rimaste o guadagnate
delle cose lacerate
e delle cose perse
ora posso riprendere il sentiero
ed tutto un gioco
ognuno crocefisso alle stesse regole
nel sottobosco di colori e profumi
con le mie scarpe intrise
su questa terra
madre che lenisce e che ridona vigore
madre che ascolta e sopperisce
in conclusione poi
avrei voluto dire con una canzone
ma finita la coda
erano rimaste solo poesie


V_N_V

Bellissima... forte, intensa, profonda!

Quanto sono felice di leggerti, Free...
felice quando puoi rifarti vivo!

Infiniti auguri con tutto il cuore, per ogni cosa, Free..!

Ti abbraccio forte

aurora

Carissimo pipistrellone....

è vero, se rinasco so cosa NON CHIEDERE MAI PIU' alla fatina buona: un cuore sensibile mai più: non saprei che farmene, non mi è mai servito un gran che se non a soffrire. Si, questo è quello che pensano spesso quelli come noi, ma poi... proprio perchè alla fin fine non cresciamo mai, cocciutissimi perseveriamo nel voler essere romantici salmoni rispettosi dei tramonti.... mah.... tu continua ad essere quello che hai sempre sentito di essere, che a noi piaci un cifrone cosìcome sei! Bella, fratè! E pi... io non sono daccordo con chi dice che una canzone non è una poesia ed una poesia non può essere una canzone.... dipende.... da tante cose.....