Sono morti streghe e fantasmi
la notte ha ucciso i misteri
e ormai velo nero
di tresche e puttane
- Gnomi le stelle si masturbano
dietro schegge di nuvole
ove s’affila il rasoio acciaccato
del vento che sbarba magnaccia
luminosi al fruscìo di conta a marchette
-Sputa deliri l’occulto smarrito,
la violenza pausa del male
viaggia sull’ossa
pontili tesi da nervi sfibrati
-Ingravida la follia il dolore,
patinano specchi le lingue
preparano pagine a un dito
per scrivere a indovinare
il proprio nome dimenticato
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Da:Avanguardie Irriverenti
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