Frammenti di pensieri

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@Python
00lunedì 1 maggio 2006 23:13
Sono anni ormai
che ho il cuore in tumulto,
insicura,spaventata,
vogliosa del futuro
ma nel contempo
inchiodata di volta in volta
ad un diverso frammento di passato.
E incapace di affrontare l’oggi,
mi rifugio con una penna in mano
dietro la finestra,
con davanti un vetro
che mi fa da scudo
e attutisce il frastuono della vita.
Quando fa caldo
Muto il mio scenario,
ma ciò che vedo è vita
che pulsa sempre altrove..
E allora chiudo gli occhi e sogno,
e intreccio storie,personaggi,
e costruisco vite,
e dopo un poco le distruggo,
e trapasso nelle marionette che muovo
quello che sento e che però non vivo,
come un eterno spettatore
che guarda un film dietro uno schermo,
come un regista che dirige
perché non vuole recitare,
come un cantastorie
che si racconta fiabe
per allietar se stesso.
E odio questo essere sperduto,
e con uno sforzo vano
cerco di capire da quando è cominciato,
e cosa mi ha cambiato,
cosa mi rende estraneo al mondo,
e che me lo fa amare
pur non riuscendo a farne parte.
E quando sono troppo stanca
per pensare,metto le cuffie
per staccare dal mondo,
e ascoltare in pace
il cd della mia vita,
mandando avanti i colpi duri,
e cercando vanamente
di riafferrare i tempi andati,
insensibile a ciò che mi circonda,
alle parole della gente che mi ama
oppure mi disprezza,
fredda perché non me ne importa,
incapace di volere bene agli altri
prima che a me stessa,
che pur non amo,
anzi addirittura non accetto.
E veloce passa il tempo
e scorrono le ore,
e devo alzarmi,uscire,
con il sorriso falso
in onore all’apparenza.
che mi impone di essere felice,
e odio chi non pensa e vive,
perché non lo so fare…
E ripenso ai momenti in cui ero
viva,e so che sono andati,
e io non li ho apprezzati,
e ho paura di quello
che sarà domani,
perché non so essere me stessa,
e sogno l’isola che non esiste,
e mi perdo nel ricordo
dei tramonti andati,
di orizzonti che fuggono,
di pomeriggi di pioggia
in cui ho sfidato il freddo,
e fa male da morire,
e sento l’aria che mi manca,
ma la vita pulsa dentro,
e nella testa il battito rimbomba
per ricordare che devo respirare…
E odio questa vita,a cui pur
non riesco a rinunciare,
e anche se a volte le lacrime
scendono senza che le puoi fermare,
e la paura del domani
mi pugnala con le mille lame
dorate come falci di luna..
una voce sottile che viene
non si sa da dove,mi ripete,
lieve,che non c’è niente
che non posso sopportare…
Piperthree
00martedì 2 maggio 2006 15:04
RE
clap clap clap clap clap..........

toccante, profonda, onesta, vera..... cosa voler di più?

Più di ogni altra cosa però vedo una composizione che come quelle invocanti e accorate (così com'è) più dei complimenti preferirebbe consigli..... ed è qua che casca l'asino, purtroppo! (per quanto mi riguarda)

Vedi, credo che il tuo male (quasi identico al mio) stia dentro una diversità così innaturale - pur nella sua naturalezza - da sollevarti dalla vita e condurti a vivere tra coloro che vivono e coloro che non possono farlo (perchè morti della morte, o morti della vita). Tutte le volte che personalmente penso, come fai tu nella poesia, al periodo in cui vivevo felicemente, non riesco a sentire per nulla nostalgia perchè mi sono reso conto che quella vita era tanto felice quanto poco consapevole di sè, cioè poco curante di tutta la profondità totale e oggettivamente seria (ahimè) di cui la vita è composta. Adesso è tristissimo spesso procedere ma tutto ciò che mi circonda è anche molto chiaro ed evidente, e a volte vedo le cose così di-stintamente che davvero gli altri appaiono tutti ciechi: e dovrei invidiare la loro cecità solo perchè uscen-do da un autobus o passeggiando di notte sono più allegri di me? Non credo....e quanto meno non posso evitare di sentirmi così come mi sento.

Il consiglio che posso darti è di aver la forza di attendere, di aspettare, di credere sempre nell'amore: che non è vero che non ce ne importa niente degli altri, perchè davvero ce ne importerebbe se questi altri lo meritassero, e cmq a quelli a cui teniamo ce ne importa sempre fino in fondo - e non come fanno tanti. E inoltre ti consiglierei di pensare al tuo malessere come ad una caratteristica che forma una categoria di persone le quali, forse, possono davvero avere a che fare solo con quelli come loro (personalmente ho letto sempre di poeti che frequentavano solo altri poeti o letterari, con tutto quello che comportava, ma ti pare un caso?).

Scusa se sono stato troppo “lungo”, ti saluto e ti ringrazio per la tua poesia, la tua onestà poetica mi ha giovato a conoscerti.

Ciao Ciao

Piper [SM=x832024] [SM=x832025]
@Python
00mercoledì 3 maggio 2006 21:20
re
Grazie a te per avermi risposto,e per aver colto quello che volevo realmente esprimere.
Hai dato voce a quello che si nascondeva dietro ai versi,e questo è il più bel complimento che potessi mai ricevere.
E poi soprattutto mi hai detto una cosa veramente importante:il mio malessere è anche il tuo.
E' vero,credo anch'io che esistano persone che vivono in qualche modo su un altro pianeta,che non colgono solo il bianco e il nero,ma si inebriano delle sfumature dei colori...che si sentono diverse perchè percepiscono tutto intensamente,e questo le rende estremamente ricche dentro,anche se a volte le condanna a essere sole. Non fisicamente,ma sole dentro.Perchè non trovano nessuno con cui condividere la bellezza di un tramonto..
Forse hai ragione,non dovrei rimpiangere i momenti felci e inconsapevoli,ma trovare la forza nei momenti in cui sono scesa all'inferno,ed essere felice perchè ho imparato a risalire dopo essere caduta..
Grazie per avermi fatto riflettere,e per avermi ricordato che finchè ci sarà qualcuno disposto a emozionarsi,nessun poeta sarà solo...

Python,stasera un pò teatrale [SM=x832009]
Modificato da @Python 03/05/2006 21.21
notturnoop09
00venerdì 5 maggio 2006 00:26
...
Beh... Cosa posso dirvi?
Mi avete commosso entrambi...
Tu Python, con la tua poesia poi, mi hai fatto tornare alla mente una certa persona (a me molto cara)... Che sembra scrivere ed essere identica a te...
Oh... Comunque non lo dite a nessuno: siamo già in tre qui e, dunque, non così soli! [SM=x831998]

Un abbraccio affettuoso,

Vale [SM=x832000]
Piperthree
00venerdì 5 maggio 2006 15:39
RE
....eh già Valerio, in tre. Tre somari e tre briganti? [SM=x831998]

Ringraziandoti nuovamente Python, in aggiunta alle ultime nostre parole, vorrei rammentarti il testo di una delle canzoni che più preferisco di A. Venditti, che per essere uno che non ci ha sempre azzaccato, in questa credo sia riuscito con semplicità ad esprimere quello che poeti e umanisti vari hanno dispiegato in migliaia e migliaia di pagine per secoli. La canzone è Sotto il segno dei pesci, credo tu la conosca in quanto molto famosa: ebbene quando cerco di capire quello che sto facendo e in che modo sto procedendo nella vita a cercare le cose che vorrei, mi basta ricordare che come dice lui:
"Tutto quel che cerca e che vuole è solamente amore!"
Ossia che cmq vada questa vita, qualunque cosa ci stia rapendo (o confondendo, lavoro, parenti etc...) solo l'amore può dare specie a noi (categoria di poeti alla quale faremmo parte) un appagamento tale ed una energia tale, nonchè una tranquillità tale, da scavalvare i muri più alti dell'esistenza (e forse salvarci, ma questo è un altro discorso).

Ciao ciao, a presto...

Piper [SM=x832024] [SM=x832025]
@Python
00venerdì 5 maggio 2006 15:47
re
Bellissime parole,le condivido in pieno...
anche se io mi sono chiusa ai sentimenti e non permetto a nessuno di avvicinarsi "profondamente" a me..in fondo,quello che aspetto è solo che qualcuno distrugga la corazza che mi sono costruita addosso,e che non mi ferisca come un altro ha fatto in passato...
Però è bello sapere di essere in tre!! [SM=x832000]
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