Ho bisogno di te
che oltrepassi i muri stanchi
e delimiti i miei esterni
il nulla di ogni altro pensiero
che vaga nel sostenerti
e sostenere ognuna delle vibrazioni ed emozioni
che il volo delle farfalle non può descrivere
tu essere febbrile di umide antiche cantine
esplosione di coriandoli nella calca
e tra le luci dei miei palcoscenici
o come al principio dei ritmi
quando eravamo carni in una latta
amica mia
questo mio stare qui seduto
nel mentre di un mondo senza più colore
senza nemmeno una piccola espressione
quando il veleno di questa stupida prigione
ingoia anche l’ultimo goccio del mio grasso sangue
è qui l’istante
l’attimo in cui dimora l’ansia del mio cercarti
perché ti vorrei luce e compagna nel mio viaggio
spada incontenibile nella gola del mio disagio
tu che mi hai donato l’oro nascosto nel fango
distribuendo perle a chissà quanti porci
tu che hai disegnato su pentagrammi l’alba
e nascondi tra i pugni serrati
la degna foschia dell’ultimo tramonto
non lasciarmi chiuso tra le foto di polvere dentro una scatola
ma trafiggimi se vuoi nel viale del trionfo
affinché io non perisca nel rimorso
ma cada semmai come petalo in rugiada
seme di un seme in me nascosto
che germogli musica ovunque io vada
f r e e
29082005
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