Genziane rosse

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ViolaCorsaro
00venerdì 11 luglio 2008 02:16
Rosse le mie genziane,
clorofilla è sangue
che per te ho distillato
in gocce di giudizio.

Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento

-troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro-

e tante conchiglie ho pescato
a cercare il tuo giusto suono;
ma sai quante reti ho trascinato
per diventare chi sono?

Adesso il giorno io riposo
sulla vergine sabbia ardente
e la notte la rischiaro
con una mezzaluna in mano:

l'altra in cielo sei Tu.




Spero di essere il benvenuto, sono sempre io Mattia, è da un pò che vi leggo e ora sento la necessità di condividere con voi.
Un caro saluto a Fiordineve [SM=x831996] (ti ho ri-trovata anche qui), è un poco che non mi faccio sentire ma cercherò di rimediare!!!!
fiordineve
00venerdì 11 luglio 2008 02:33
Re:
ViolaCorsaro, 11/07/2008 2.16:

Rosse le mie genziane,
clorofilla è sangue
che per te ho distillato
in gocce di giudizio.


Le genziane vivono e si moltlipicano sui monti, non lasciarle intingere nel sangue


Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento




quanta amarezza, anzi sconforto.



-troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro-



incisiva questa frase che fa comprendere appieno quanto è stato ostico il tuo cammino.


e tante conchiglie ho pescato
a cercare il tuo giusto suono;
ma sai quante reti ho trascinato
per diventare chi sono?






immagini che colpiscono tanto sono musicali.



Adesso il giorno io riposo
sulla vergine sabbia ardente
e la notte la rischiaro
con una mezzaluna in mano:

e la speranza è rinata; basta combattere l'obbiettivo è stato raggiunto: hai una mezzalunaluna in mano, l'universo (e lei) è tuo


l'altra in cielo sei Tu.



e la chiusa è fantastica.






A nome di Aurora, assente, ti do il

















































































































































































































Spero di essere il benvenuto, sono sempre io Mattia, è da un pò che vi leggo e ora sento la necessità di condividere con voi.
Un caro saluto a Fiordineve [SM=x831996] (ti ho ri-trovata anche qui), è un poco che non mi faccio sentire ma cercherò di rimediare!!!!




Versolibero
00venerdì 11 luglio 2008 04:06

Rosse le mie genziane,
clorofilla è sangue
che per te ho distillato
in gocce di giudizio.


mi piace tanto questa immagine vivida e forte, il connubio tra clorofilla e sngue, natura e umano, non comprendo però quelle gocce di giudizio. Parli di giudizio verso chi per che cosa? Mistero. Comunque credo si tratti di elevarsi dalla condizione biologica a quella del pensiero.


Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento

Qual è qui il soggetto, oggi? Oppure il giudizio? Comunque l'elemento-acqua con la sua purezza che riflette l'azzurro del cielo, sembra essere oscurata dai suoi pensieri per nulla luminosi. Un tempo invece era come acqua battesimale che purificava, oggi non più...


- troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro -


stacco i trattini [SM=x832009]
molto belli questi due versi e i successivi, frantumare rocce è metafora di vita dura e faticosa, ma alla fine riesci nell'impresa impossibile, anche se tanta è la difficoltà per conquistare qualcosa che vale (l'amore? il senso della vita?)


e tante conchiglie ho pescato
a cercare il tuo giusto suono;
ma sai quante reti ho trascinato
per diventare chi sono?


bella questa metafora con elementi marini... qunta sabbia bisogna eliminare per trovare le conchiglie, quanta fatica per trovare se stessi, l'io autentico fra le scorie del vivere...


Adesso il giorno io riposo
sulla vergine sabbia ardente
e la notte la rischiaro
con una mezzaluna in mano:

l'altra in cielo sei Tu
.

Bella questa strofa ma qualcosa s'inceppa alla lettura, e poi la seconda riga la trovo "sopra le righe", sarà per tutto l'armamentario degli aggettivi...

Ecco come la sento scorrere io [SM=x832002] :



Il giorno io riposo
sulla vergine sabbia
e rischiaro la notte
con una mezzaluna nella mano:

l'altra sei Tu, regina in cielo.




Assonnatissimo ciao [SM=x831999]

Rosanna



auroraageno
00venerdì 11 luglio 2008 08:22
Benvenuto, Mattia!

No, non sono più assente, benché non in piena forma, ci sono [SM=x832000]

Trovo veramente bella la tua poesia!

Spero ti troverai bene qui, con noi [SM=x832032]

Ti auguro buona giornata [SM=x832022]

aurora



Skydos
00venerdì 11 luglio 2008 08:56
mi spiace

mi spiace Rosanna, ma continui a non capire.

Per me è perfetta e bellissima come l'ha scritta Mattia.....

come vedi sono imparziale!

Ciao Mattia...

che gioia vedere quanta gente in gamba torna a frequentare questo prezioso tempio, si questo è un Tempio!

[SM=x831996]
ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 10:44


Qui:


-troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro-


c'è mischiata assieme, la saggezza di eraclito e l'ardore di nietzsche.

e a uno come te non può darsi il benvenuto che ognii Luogo è Casa sua.


ciao. walter

ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 11:05
Re:
Versolibero, 11/07/2008 4.06:


Rosse le mie genziane,
clorofilla è sangue
che per te ho distillato
in gocce di giudizio.


mi piace tanto questa immagine vivida e forte, il connubio tra clorofilla e sngue, natura e umano, non comprendo però quelle gocce di giudizio. Parli di giudizio verso chi per che cosa? Mistero. Comunque credo si tratti di elevarsi dalla condizione biologica a quella del pensiero.


Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento

Qual è qui il soggetto, oggi? Oppure il giudizio? Comunque l'elemento-acqua con la sua purezza che riflette l'azzurro del cielo, sembra essere oscurata dai suoi pensieri per nulla luminosi. Un tempo invece era come acqua battesimale che purificava, oggi non più...

- troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro -


stacco i trattini [SM=x832009]
molto belli questi due versi e i successivi, frantumare rocce è metafora di vita dura e faticosa, ma alla fine riesci nell'impresa impossibile, anche se tanta è la difficoltà per conquistare qualcosa che vale (l'amore? il senso della vita?)


e tante conchiglie ho pescato
a cercare il tuo giusto suono;
ma sai quante reti ho trascinato
per diventare chi sono?


bella questa metafora con elementi marini... qunta sabbia bisogna eliminare per trovare le conchiglie, quanta fatica per trovare se stessi, l'io autentico fra le scorie del vivere...


Adesso il giorno io riposo
sulla vergine sabbia ardente
e la notte la rischiaro
con una mezzaluna in mano:

l'altra in cielo sei Tu
.

Bella questa strofa ma qualcosa s'inceppa alla lettura, e poi la seconda riga la trovo "sopra le righe", sarà per tutto l'armamentario degli aggettivi...

Ecco come la sento scorrere io [SM=x832002] :



Il giorno io riposo
sulla vergine sabbia
e rischiaro la notte
con una mezzaluna nella mano:

l'altra sei Tu, regina in cielo.




Assonnatissimo ciao [SM=x831999]

Rosanna








Giusto per un giudixio su un giudizio di commento al Testo.

Non hai capito un Tubo: Questa è filosofia non estetica della lettera ai prosopopisti dei forum, ossia scoicciatrici che non hanno nulla da fare, ancjhhe la notte.

L'acqua è un elemento dell'Origine del mondo (si chiedevano i presocratici . saprai contare le sillabe ma di parole, di loro essenze di Vita, della ns Storia non ne capisci un tubo - così come la clorofilla è la continuazione a rinnovarsi della vita, la Vita del Pensiero; non quella dei perdi tempo;

lascia stare....


la mia polemica



e mi scuso, di nuovo, con Tutti, compresa te mia dolce arronxina di sensi, ammoli maale certe volte, la tua bocca



walter
ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 11:12
Re:
Versolibero, 11/07/2008 4.06:





Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento

Qual è qui il soggetto, oggi? Oppure il giudizio? Comunque l'elemento-acqua con la sua purezza che riflette l'azzurro del cielo, sembra essere oscurata dai suoi pensieri per nulla luminosi. Un tempo invece era come acqua battesimale che purificava, oggi non più...










SE non lo hai capito, dopo tanta tua fine, e sopra-affina, analisi testuale, il Soggetto è la Parola.


Versolibero
00venerdì 11 luglio 2008 15:53
Re: mi spiace
Skydos, 11/07/2008 8.56:


mi spiace Rosanna, ma continui a non capire.

Per me è perfetta e bellissima come l'ha scritta Mattia.....

come vedi sono imparziale!

Ciao Mattia...

che gioia vedere quanta gente in gamba torna a frequentare questo prezioso tempio, si questo è un Tempio!

[SM=x831996]




Sia ben chiaro: se a te piace come l'ha scritta Mattia, fai pure il TUO commento, e diglielo, questo non ti autorizza a commentare il mio commento solo perché non lo condividi, solo Mattia è autorizzato a dirmi che non l'ho capita (e non che non capisco)


Rosanna


ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 15:56
Re: Re: mi spiace
Versolibero, 11/07/2008 15.53:




Sia ben chiaro: se a te piace come l'ha scritta Mattia, fai pure il TUO commento, e diglielo, questo non ti autorizza a commentare il mio commento solo perché non lo condividi, solo Mattia è autorizzato a dirmi che non l'ho capita (e non che non capisco)


Rosanna






Continui a non capire

sta a significare che non capisci che qui non puoi operare come ti fanno fare dalle altre parti

sopportandoti o meno, qst sono affari loro.


qui da noi: non si fa. vuole dirti armida.


e tu pare che capisci.



ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 16:09


Vuoi un'altra foto del tuo mOttovolante?



ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 16:15


mica trovo la tua risposta, solo il tuo versolibero alla fine
del topica, se ti va di scrivere fai presto a confutarmi sennò finirai in seconda pagina e poi come facciamo a trovarti?


ViolaCorsaro
00venerdì 11 luglio 2008 19:01
Porca miseria che accoglienza calorosa.....direi quasi esplosiva [SM=x831994] !!!!!!

Ringrazio innanzitutto Aurora, Walter, Rosanna e Skydos per il Vostro commento e sono contento vi sia piaciuta, seppur con qualche riserva [SM=x832002]

Questa poesia ha in sè, per come è nata un duplice significato: uno, più immediato, amoroso a proposito di una storia non finita molto bene e uno un poco più ambizioso ovvero il rimpianto per non essere riuscito ad insegnare ad un suicida quelle che sono le vere essenze della vita e il relativo sforzo per arrivarci.
Walter ha parlato di Nietzsche e credo proprio abbia fatto centro.
Ha ragione anche Rosanna con quell'"ardente" che magari è di troppo anche se ti dirò che per il resto, secondo me, non necessità di ulteriori modifiche.
Non scenderò volutamente nel particolare dei versi perchè credo che sia il modo di interiorizzare di ognuno, sulla scorta del proprio vissuto e della propria cultura, che coglie riferimenti diversi e sfumature variegate dello stesso concetto.

Riguardo poi alla polemica vorrei sinceramente poter fare da paciere chiarendo prima quali sono le ragioni (in modo esplicito perchè fino ad adesso sono state solo velate ed io che sono un poco tonto non le capisco) delle varie parti in modo da giungere ad un compromesso cercando di accogliere la maggior parte delle prestese di ambo le parti.
Lo dico perchè è un peccato che tale simile Gente preziosa e colta debba perdere del tempo a discorrere (ogni tanto però sono anche io convinto faccia bene, è il sale della torta) quando una collaborazione porterebbe a risultati indubbiamente strabilianti.

Detto ciò auguro una fresca serata a tutti e vi lascio un'altra poesia dal contenuto molto più definito.
Ciao e grazie a tutti!!!!!
ormedelcaos
00venerdì 11 luglio 2008 19:16
Re:
ViolaCorsaro, 11/07/2008 19.01:

Porca miseria che accoglienza calorosa.....direi quasi esplosiva [SM=x831994] !!!!!!

Ringrazio innanzitutto Aurora, Walter, Rosanna e Skydos per il Vostro commento e sono contento vi sia piaciuta, seppur con qualche riserva [SM=x832002]

Questa poesia ha in sè, per come è nata un duplice significato: uno, più immediato, amoroso a proposito di una storia non finita molto bene e uno un poco più ambizioso ovvero il rimpianto per non essere riuscito ad insegnare ad un suicida quelle che sono le vere essenze della vita e il relativo sforzo per arrivarci.
Walter ha parlato di Nietzsche e credo proprio abbia fatto centro.
Ha ragione anche Rosanna con quell'"ardente" che magari è di troppo anche se ti dirò che per il resto, secondo me, non necessità di ulteriori modifiche.
Non scenderò volutamente nel particolare dei versi perchè credo che sia il modo di interiorizzare di ognuno, sulla scorta del proprio vissuto e della propria cultura, che coglie riferimenti diversi e sfumature variegate dello stesso concetto.

Riguardo poi alla polemica vorrei sinceramente poter fare da paciere chiarendo prima quali sono le ragioni (in modo esplicito perchè fino ad adesso sono state solo velate ed io che sono un poco tonto non le capisco) delle varie parti in modo da giungere ad un compromesso cercando di accogliere la maggior parte delle prestese di ambo le parti.
Lo dico perchè è un peccato che tale simile Gente preziosa e colta debba perdere del tempo a discorrere (ogni tanto però sono anche io convinto faccia bene, è il sale della torta) quando una collaborazione porterebbe a risultati indubbiamente strabilianti.

Detto ciò auguro una fresca serata a tutti e vi lascio un'altra poesia dal contenuto molto più definito.
Ciao e grazie a tutti!!!!!




Grazie a te,
volevo solo dirti cosa intendo per ermeneutica di una lettura, e la tua me ne dà ampio spazio.
Prendiamola tutta assieme e assegniamo un soggetto che la regga tutta.
Se si riesce, significa , per me, che è Arte pura. Ossia una struttura vera, e tanto vera in sé da reggere pure un mio soggetto dall'inizio alla fine senza alcuna sbavatura.
Si chiama prova di coerenza, ed era il metodo che a naso, non conoscendoti se non da smattina, avevo applicato.
la vivisezione a me fa pensare solo ai cadaveri, e non mi sembra che un luogo di poesia (vera) possa essere un Obitorio in attesa del responso sulle cause di decesso della poesia qui consegnataci già morta o in via di possibile rianimazione, magari a bocca a bocca, o con altri interventi di restauro.

Bando alle chiacchiere che vanno per i fatti loro. intitoliamola la Parola sta bella cosa tua e vediamo se fila.

(ipotesi, o verifica: La Parola)


Rosse le mie genziane,
clorofilla è sangue
che per te ho distillato
in gocce di giudizio.

Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento

-troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro-

e tante conchiglie ho pescato
a cercare il tuo giusto suono;
ma sai quante reti ho trascinato
per diventare chi sono?

Adesso il giorno io riposo
sulla vergine sabbia ardente
e la notte la rischiaro
con una mezzaluna in mano:

l'altra in cielo sei Tu.




ciao e auguri per i misteri che suscita la tua parola.


Versolibero
00venerdì 11 luglio 2008 23:43
ViolaCorsaro, 11/07/2008 19.01:

Porca miseria che accoglienza calorosa.....direi quasi esplosiva [SM=x831994] !!!!!!

Ringrazio innanzitutto Aurora, Walter, Rosanna e Skydos per il Vostro commento e sono contento vi sia piaciuta, seppur con qualche riserva [SM=x832002]

Questa poesia ha in sè, per come è nata un duplice significato: uno, più immediato, amoroso a proposito di una storia non finita molto bene e uno un poco più ambizioso ovvero il rimpianto per non essere riuscito ad insegnare ad un suicida quelle che sono le vere essenze della vita e il relativo sforzo per arrivarci.
Walter ha parlato di Nietzsche e credo proprio abbia fatto centro.
Ha ragione anche Rosanna con quell'"ardente" che magari è di troppo anche se ti dirò che per il resto, secondo me, non necessità di ulteriori modifiche.
Non scenderò volutamente nel particolare dei versi perchè credo che sia il modo di interiorizzare di ognuno, sulla scorta del proprio vissuto e della propria cultura, che coglie riferimenti diversi e sfumature variegate dello stesso concetto.

Riguardo poi alla polemica vorrei sinceramente poter fare da paciere chiarendo prima quali sono le ragioni (in modo esplicito perchè fino ad adesso sono state solo velate ed io che sono un poco tonto non le capisco) delle varie parti in modo da giungere ad un compromesso cercando di accogliere la maggior parte delle prestese di ambo le parti.
Lo dico perchè è un peccato che tale simile Gente preziosa e colta debba perdere del tempo a discorrere (ogni tanto però sono anche io convinto faccia bene, è il sale della torta) quando una collaborazione porterebbe a risultati indubbiamente strabilianti.

Detto ciò auguro una fresca serata a tutti e vi lascio un'altra poesia dal contenuto molto più definito.
Ciao e grazie a tutti!!!!!




Ciao Mattia,

mi dispiace per come facilmente persone che dovrebbero essere e che si ritengono di cultura (non certo io) si divertano a sporcare gli interventi degli altri.

Spero che ognuno di voi si renda conto che in nessun modo io ho interferito con Orme del Caos, anzi, in precedenza alla mi apparizione su questo luogo è stato lui per primo a commentare una mia poesia sminuendomi (e non smiluendola) in modo offensivo, ma avevo voluto sorvolare, e solo dopo io avevo rilevato la ripetitività fonica di solo due o tre versi di una sua poesia

questo Aurora lo può confermare: la polemica che ne è scaturita è stata spenta, ma mai più voglio ritrovarmi a essere bersglio di Walter.


Fatta questa necessaria premessa, (questa è la seconda volta che vengo attaccata e spero vivamente che non ci sia un seguito alla sua maleducazione nei miei confronti) voglio aggiungere che Mattia stesso mi aveva chiesto un commento su questa sua poesia.

E' vero che mi è staato chiesto un parere su altro forum, ma trovando qui la stessa poesia l'ho fatto qui.

Mattia stesso potrà smentire o confermare.


Vero è che mi sarei potuta limitare a dire che l'ultimo verso in particolare: l'altra in cielo sei Tu, a me sembra una frase da baci perugina o da diario di adolescente, ma temo ciò potesse essere ritenuto offensivo, per questo ho lasciato fluire un esito diverso: perché questo verso mi sapeva di già sentito...


Credo che sia normale poi che chi non conosce la storia che ha determinato questa poesia, possa fare qualsiasi ipotesi, anche se adesso, dopo la spiegazione di Mattia, quel Tu maiuscolo assume il giusto significato...


Nel caso Mattia non grdisse il mio commento,stupido o intelligente, colto o ignorante che sia, è lui soltanto a interagire con me,perché a lui io mi sono rivolta, non a nessun altro, le cui poesie mi guardo bene dal commentare.


Ciao,
Rosanna
Versolibero
00sabato 12 luglio 2008 04:45
Caro Mattia,

rileggendomi desidero spiegarti che dove ho scritto:

Vero è che mi sarei potuta limitare a dire che l'ultimo verso in particolare: l'altra in cielo sei Tu, a me sembra una frase da baci perugina o da diario di adolescente, ma temo ciò potesse essere ritenuto offensivo, per questo ho lasciato fluire un esito diverso: perché questo verso mi sapeva di già sentito...


è più che altro un esempio con cui volevo far capire che anche il semplice esprimere la nostra impressione su qualche verso che non ci conquista, non è indolore, forse lo è più che il commento che io ho fatto, così come l'ho fatto. Se io ho osato è perché già ci siamo incontrati in Fiori di pensiero e conosci il mio modo di pormi e di dedicarmi alle poesie.

Un caro saluto [SM=x832013]

Rosanna
ViolaCorsaro
00sabato 12 luglio 2008 23:12
Lucrezio - De Rerum Natura - Liber II, 1-13
E'dolce, mentre nel grande mare i venti sconvolgono le acque,
guardare dalla terra la grande fatica di un altro;
non perché il tormento di qualcuno sia un giocondo piacere,
ma perché è dolce vedere da quali mali tu stesso sia immune.
Dolce è anche contemplare grandi contese di guerra
apprestate nei campi senza che tu partecipi al pericolo.
Ma nulla è più piacevole che star saldo sulle serene regioni
elevate, ben fortificate dalla dottrina dei sapienti,
donde tu possa volgere lo sguardo laggiù, verso gli altri,
e vederli errare qua e là e cercare, andando alla ventura,
la via della vita, gareggiare d'ingegno, rivaleggiare di nobiltà,
adoprarsi notte e giorno con soverchiante fatica
per assurgere a somma ricchezza e impadronirsi del potere.

Vorrei che la interpretaste con l'accezione di un invito, non alla stregua di una critica.
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