Re:
ViolaCorsaro, 11/07/2008 19.01:
Porca miseria che accoglienza calorosa.....direi quasi esplosiva
!!!!!!
Ringrazio innanzitutto Aurora, Walter, Rosanna e Skydos per il Vostro commento e sono contento vi sia piaciuta, seppur con qualche riserva
Questa poesia ha in sè, per come è nata un duplice significato: uno, più immediato, amoroso a proposito di una storia non finita molto bene e uno un poco più ambizioso ovvero il rimpianto per non essere riuscito ad insegnare ad un suicida quelle che sono le vere essenze della vita e il relativo sforzo per arrivarci.
Walter ha parlato di Nietzsche e credo proprio abbia fatto centro.
Ha ragione anche Rosanna con quell'"ardente" che magari è di troppo anche se ti dirò che per il resto, secondo me, non necessità di ulteriori modifiche.
Non scenderò volutamente nel particolare dei versi perchè credo che sia il modo di interiorizzare di ognuno, sulla scorta del proprio vissuto e della propria cultura, che coglie riferimenti diversi e sfumature variegate dello stesso concetto.
Riguardo poi alla polemica vorrei sinceramente poter fare da paciere chiarendo prima quali sono le ragioni (in modo esplicito perchè fino ad adesso sono state solo velate ed io che sono un poco tonto non le capisco) delle varie parti in modo da giungere ad un compromesso cercando di accogliere la maggior parte delle prestese di ambo le parti.
Lo dico perchè è un peccato che tale simile Gente preziosa e colta debba perdere del tempo a discorrere (ogni tanto però sono anche io convinto faccia bene, è il sale della torta) quando una collaborazione porterebbe a risultati indubbiamente strabilianti.
Detto ciò auguro una fresca serata a tutti e vi lascio un'altra poesia dal contenuto molto più definito.
Ciao e grazie a tutti!!!!!
Grazie a te,
volevo solo dirti cosa intendo per ermeneutica di una lettura, e la tua me ne dà ampio spazio.
Prendiamola tutta assieme e assegniamo un soggetto che la regga tutta.
Se si riesce, significa , per me, che è Arte pura. Ossia una struttura vera, e tanto vera in sé da reggere pure un mio soggetto dall'inizio alla fine senza alcuna sbavatura.
Si chiama prova di coerenza, ed era il metodo che a naso, non conoscendoti se non da smattina, avevo applicato.
la vivisezione a me fa pensare solo ai cadaveri, e non mi sembra che un luogo di poesia (vera) possa essere un Obitorio in attesa del responso sulle cause di decesso della poesia qui consegnataci già morta o in via di possibile rianimazione, magari a bocca a bocca, o con altri interventi di restauro.
Bando alle chiacchiere che vanno per i fatti loro. intitoliamola la Parola sta bella cosa tua e vediamo se fila.
(ipotesi, o verifica: La Parola)
Rosse le mie genziane,
clorofilla è sangue
che per te ho distillato
in gocce di giudizio.
Per te che amavi annegare
l'azzurro dell'acqua
nei torbidi pensieri,
oggi più non è medicamento
-troppe rocce ho frantumato
per ricavarne un grammo d'oro-
e tante conchiglie ho pescato
a cercare il tuo giusto suono;
ma sai quante reti ho trascinato
per diventare chi sono?
Adesso il giorno io riposo
sulla vergine sabbia ardente
e la notte la rischiaro
con una mezzaluna in mano:
l'altra in cielo sei Tu.
ciao e auguri per i misteri che suscita la tua parola.