Gli spiccioli della notte

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ormedelcaos
00sabato 17 maggio 2008 16:40







C’è un insipido tra l’asfalto e la meta
un marciapiede tra i silenzi e le nebbie
e due topi tra l’immondizia fresca
e il cassonetto, rotto, che distratto
il lampione, in ombra, smuove più in là.
E la sua luce fioca e un po’ insulsa
sull’ultimo passante della sera
che ancora cerca le sue dita, smarrite,
tra le mutande e i pantaloni della notte.
Tra i passi stanchi e i viottoli illuminati
di un centro, o tra due camelie e la pelliccia
bianca, su seno rosa, snello, di una giovane
donna.
Mentre più in là il cinema, a mezze luci,
con la cassiera ancora a contare,
tra le sue sfilate dita, gli spiccioli del domani.
C’è un’ora tra il campanile e il rumore
dei passi che tornano.
C'è un qualcosa più in là della scarpa
tra un fazzoletto e una mano,
quando il tempo affastella il movimento
dell'ombra, tra gli spiccioli della notte.








ormedelcaos
00sabato 17 maggio 2008 16:43










auroraageno
00domenica 18 maggio 2008 16:31

Quanto è bella e malinconica!

Sembra di vedere un film, Walter, un film, un susseguirsi di attimi, di inquadrature, di suggestioni...

Veramente bella... e la musica ne è la perfetta colonna sonora!

Grazie, Walter... grazie di questa nuova meraviglia donata dal tuo talento e dal tuo bellissimo cuore!

Ti abbraccio e non aggiungo altro perché mi sento presa molto dalla suggestione dei versi e della musica. Meglio che io ora taccia.

Grazie...

aurora


la_trappoladellaparola
00domenica 18 maggio 2008 19:41
Le ombre che descrivi in questa tua,non si misurano con la matematica certezza di Talete,nè le tue righe,mi sembra di intuire,possono ricevere consolazione da quanto sosteneva Nietzche:
"L'arte nasce dall'unione di due elementi,un grande realismo e una grande irrealtà.Dopo aver scomodato tanta grazia,sarà poca cosa descrivere quello che hanno evocato in me:
PITTURA-EDWARD HOPPER
Mattino in South carolina- Nottambuli(il più noto)-Cinema a New York-Benzina-Finestra di notte(il mio preferito).
MUSICA-PAOLO CONTE da" ELEGIA"
Elegia-La casa cinese-Non ridere-La nostalgia del Mocambo-Il regno del Tango.
Da "PAROLE SCRITTE A MACCHINA"
Colleghi trascurati.
Hopper è il pittore della solitudine,della non comunicazione e della nostalgia...Paolo Conte...beh...basta ascoltarlo.
Questo è quanto mi sentivo di scriverti.
Un sorriso...no...anche due...(uno è per la bellissima colonna sonora)
Em
ormedelcaos
00lunedì 19 maggio 2008 14:13

Cara Aurora sono contento quando riesco ad emozionarti, e per un sorriso e sia, come in questa, per una dolce maliconia.

Ti ringrazio assai.

walter

ormedelcaos
00lunedì 19 maggio 2008 15:20
Eccerto, Emma, misurare la lunghezza del lampione, al buio, sarebbe stato perfetto in una applicazione magistrale del teorema di Talete, magari scandita da un sistema di misura metrica o sillabica e con l'aiuto dei pitagorici ambulanti, che sempre agli angoli qualcuno se ne trova...
Non sapevo ti piacesse Nietzsche, anche a me piace molto, specie quando parla della sua solitudine, laddove dice:


Se potessi dare un'idea del mio senso di solitudine!
Né fra i vivi né fra i morti io ho qualcuno a cui mi sento
affine. E' una cosa indescrivibilmente tremenda. E solo
l'esercizio di sopportare questo sentimento, e il suo svi-
luppo graduale fin da quando ero bambino, mi consen-
te di capire come mai non abbia ancora dovuto soc-
combere a esso.
Ma il compito in nome del quale io vivo lo vedo chiaro
dinanzi a me: come un fatto di indescrivibile tristezza,
ma trasfigurato dalla coscienza che in esso c'è grandez-
za, se mai c'è stata grandezza nel compito di un mor-
tale.

Friedrich Nietzsche, 1886


Lo sai, il paragone a Hopper, con te, è la seconda volta che mi viene concesso.


Di Conte mi piacciono molte quelle sue atmosfere parigine.


Ti ringrazio e ti sorrdo anch'io.

Ciao.

walter


ps
La musica è la colonna sonora de "Il Postino".



la_trappoladellaparola
00martedì 20 maggio 2008 10:30
ECCERTO WALTER...
allora,nel calcolo delle probabilità,sono un'eccezione...
io incontro un ambulante pitagorico dietro ad ogni ANGOLO,disposto ad aiutarmi a calcolare le ombre a lampioni spenti ;-)
Ahahahaha!Sei forte!
Comunque,sì,di Nietzsche ho amato la follia da funambolo che opera rigorosamente senza rete,sempre in equilibrio sul filo teso tra meditazione e poesia.
Il pensiero moderno ,penso debba molto a questo uomo profondamente onesto,innamorato della verità e restio ad imprigionarla nelle maglie di un sistema o nella uniteralità di un unico significato.
Paolo Conte, oltre a fumose atmosfere parigine,sa trasmettere molto altro,ma questo è un mio sentire che non necessita nè pretende condivisione.
Ah!Dimenticavo...in quale altra occasione ho esternato l'ammirazione che nutro per Hopper?
(Sono curiosa come tutti e 3 i miei gatti messi insieme!)
La colonna sonora del "Postino" è bellissima,non così, a mio parere,il film che,se non altro,ci ricorda gli indimenticabili ed insostituibili,GRANDISSIMI,Troisi e Noiret.
Ciao
Em
ormedelcaos
00martedì 20 maggio 2008 12:08

Era il commento, non tuo, ad un'altra mia poesia, che qui sotto ti posto, unitamente al commento stesso:

Le nove

La mia auto non era impaziente
Così il semaforo che lampeggiando mutava i suoi colori
Neanche il sole sembrava esserlo, declinando regolarmente dietro ai monti
Erano le otto al mio orologio senza lancette
E nessuna bilancia offriva il peso in equilibrio
Le tue braccia erano conserte
E le tue gambe stese
Aspettavamo le nove



il commento:

atmosfera angosciante da quadro di Hopper per l'atmosfera rarefatta, anche da Dali ( l'orologio sensa lancette ) ed anche da film di Tarantino con i killer che attendono la vittima, il semaforo che cambia ed il sole che va giù.

.....................

Si vede che hai letto Zarathustra, quel filo teso tra la bestia e il super uomo, e la morte del funambolo.
Sicché ti fai aiutare pure dai pitagorici, magari a far la spesa....


Ciao, ti sorrido.

walter
Skydos
00martedì 20 maggio 2008 18:19
se...

se mi posso permettere... bellissima la poesia di Walter... e bellissimo il film Il Postino!.... pare che sapesse già di lasciare a noi in consegna la sua opera più bella e poetica e dolorosamente nostalgica in assoluto... il grande Massimo Troisi! Che nostalgia ne ho!.... e la scelta di questa musica a corredo dei tuoi versi, Walter, è la ciliegina sulla torta... era inevitabile l'accostamento.

di nuovo besos... come avrebbe detto Neruda!

Army :-)
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