Gorgo stantio

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VertigoDoc
00domenica 14 aprile 2013 19:49
Attacco una pagina vuota
Stele, comune e popolana,
e volti vi scolpisco ricordi.

Carnevale
Ma anche dicembre
Pure estate s’intende

Visi umani non vidi
né carne
né occhi
Lembi di cuoio
affastellati
su ossa

Cadaveri. Tutti. 
in processione
per il rito
dell’esibizione

Parole
Stantie
rancide
risate
Idee
circolari
abitudinarie
Umanità
incompiuta, sprecata.

Risucchiato
dal
Gorgo
per Desiderio
di adattarsi.

Fuori
A
Stento
Ecco.
gioiaedolore
00lunedì 15 aprile 2013 08:37
[SM=g28002] PIACIUTA,BEN COSTRUITA
calliope.73
00lunedì 15 aprile 2013 08:58
"il desiderio di adattarsi"

avrà mai fine?....

bravo Vertigo...
auroraageno
00lunedì 15 aprile 2013 11:43

Una visione triste. Ma è apprezzabile saper vedere oltre la facciata delle cose, molto!
Ed è quanto tu hai fatto con questa bella composizione. Molto buona!
Grazie, Vertigo caro!!

Aurora [SM=g28002]
SoleInvernale
00lunedì 15 aprile 2013 15:07
Caro poeta Vertigo (lo sei sì) questa poesia ha uno stile particolare, vi sento come un lungo respiro che a tratti s'interrompe... Mi piace, complimenti!
E il finale mi colpisce per lo sforzo che fa intuire.
Grazie Vertigo!

Sole

VertigoDoc
00lunedì 15 aprile 2013 22:28
Ringrazio tutte per i commenti, molto apprezzati. Grazie vivamente

Vertigo [SM=g27985]
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