HO PERSO IL MIO COMPAGNO DOLORE

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LaClauu
00lunedì 21 novembre 2005 23:33
Gli occhi ormai sono spenti
là dove il limite non resta altro
che valicato

Mi squarcio dentro
la pelle si divora la sua ombra

Eppure a forza di mangiarmi
ho ancora fame di me
e non mi placo

Voglio vedere fino a dove arrivo
il confine tra lo scheletro ed il selvaggio

Basta, andatevene tutti via
io ho il diritto di sbagliare ma
io
SO SOFFRIRE ANCORA

Si

Piango e poi mi dico
sai ancora piangere
questo è bello

Odio se mi fisso
e non mi vedo

Lo specchio mi frantuma
in mille maschere

Mi seguono come ombre
io vorrei guardarle oltre ma non trovo
l’individuo

Dunque batto le nocche
alla porta di un punto
e mi si presenta il sonno
come maggiordomo

E drogami Battista
col tuo smoking grigio
e vassoi di cielo in bilico
come fossero schegge di nuvole

Drogami così poi chiudo
“il signore non è in casa”
Resto sul pianerottolo
a suonarmi i capelli come corde di arpa
terrorizzata perché
non soffro più
ho perso il mio Dolore

Dolore
dove sei
tu che mi hai accompagnato così a lungo
tu
il compagno più prezioso

ti ho parlato talmente forte
che mi vibravano le vene
e mi strimpellavi dentro la tua orchestra
il tuo frastuono dov’è
ora dentro trovo solo

cosa?

Non trovo niente se non
Vuoto

Brandelli di te negli angoli
Ragnatele livide sulle pareti abbandonate
dell’anima

ma

Drogami drogami
ribusso
Battista apre
scocciato mi urla
“il signore non c’è”
ma dammi solo un tozzo
di eroina
“no, il signore non c’è
ma non si fidi mai di chi aliena felicità
a prezzi irrisori
rubando ogni margine
e saccheggiando dentro
che lei ora è sgombro, sire, sgombro”
e chiude la porta

No
no
Qualcosa ci deve pur essere ancora
eppure io sento soltanto
foschia
ma allora…

Dolore
mio dolce Dolore che scagliavi sassi
nel lago
con me
che viaggiavi nel mio sacco a pelo
a raffreddare ogni volta i miei sogni
a farmi paura

dove sei?

nelle tue favole di mostri reali
mi stringevi comunque la mano
dicendomi
“fino a che ci sarò io
non sarai sola
perché hai la capacità di parlarmi
se mi scacci al mio posto resterà
NULLA
e questo nulla sarà molto spietato”

Ed io ti stringevo
ti portavo a camminare per Corinto
ti illustravo i templi
E poi ti chiedevo
“ma è da qui che provieni?”

Compagno di viaggio mio
tu che mi hai fatto crescere
sei stato spento dal mio folle soffiare
perché mi sembrava che fosse meglio
vivere senza il bisogno
di bruciare
ed ho scoperto che era il tuo scuotermi dentro
che mi vivificava
che eri tu la coscienza
il ricettacolo della conoscenza

E la spinta

ma

Battista aprimi
drogami
non mi abbandonare

no
il maggiordomo non è altro
che un servo

ed il padrone è spacciatore
e non è in casa

e la mia droga è sigillata
in uno dei suoi cassetti
mentre il mare da lontano
si preclude ad ogni sogno

Allora corro giù per strada
e questo Nulla pesa
e fa guardare a terra

Nell’asfalto cinereo
precipitano i passi

Ragazza sprecata
certo
mentre da qui urlo l’ultima poesia
disperata
prima di gettarmi nella fossa comune
tra i fantasmi che non temo più

e come mi mancano adesso
anche quei brividi al buio
senza trovare la strada
con intorno gente ubriaca
ma fedele
preoccupata
e dentro il mio compagno che sapeva ridere
ed io che tutta tremavo
e mi capivo vita
ed era dolce sentirsi sulle gote il vento
e poi le onde
e il vino
la cioccolata calda tra le mani
gli occhi di chi amavo
la chitarra e le mie dita
quelle lacrime come specchio
di una crescita

quelle fatiche per la soddisfazione
di una sola misera conquista

Adesso la vite non spalancherà più
l’infinito immaginario
dietro le sue quinte

Adesso le nuvole a mezz’aria
saranno solo nebbia

Non sarò più nota
di nessuna corda stonata a settembre
e neanche voce ed abbracci
per dare un bacio in fronte all’autunno

Vorrei in quest’ultima apatia
che Dolore tornasse a tormentarmi
a farmi sentire piena
a disintegrare il sinistro silenzio
col suo frastuono ed il suo coraggio

per farmi vivere

rossoinfo
00martedì 22 novembre 2005 14:49
cavolo..... mi hai lasciato di sasso...
paranoimia
00martedì 22 novembre 2005 22:22
Ecco, non avrei potuto dirlo con parole migliori. Per quanto mi riguarda non ce ne sono altre [SM=x831997]
kenagh.65
00sabato 26 novembre 2005 16:12
Complimenti...


Il dolore ?
straziente
lacerante...

senza di esso
siamo in grado di amare
di provare emozioni?

non è solo dopo aver scoperto la sofferenza
che riusciamo a ritrovare ad apprezzare
la gioia di sorridere nuovamente?

Senza straziente e lacerante dolore
non puo' esistere
straziente e lacerante amore

...
Mi sei piaciuta molto
specialmente da un punto in poi,
dove hai lasciato la tastiera,la forma
e tutto hai colorato di emozioni
lasciando andare la testa la dove voleva andare

Brava! [SM=x832015]

(non ti ha lasciato)





Modificato da kenagh.65 26/11/2005 16.13
f r e e
00mercoledì 30 novembre 2005 16:21



hai mai provato a chiedermi?


scava...........scava ancora!





forte davvero!

f r e e........che legge sempre in ritardo ma coglie sempre delizie
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