Re:
Versolibero, 16/06/2008 23.17:
Ho messo una foto sopra il comodino
Ho messo sopra il comodino
la foto di famiglia e siamo uniti
come un gregge che resta nei confini
d’un campo accanto all’altro appena arato.
Le do un’occhiata prima di dormire
di più lo sguardo non riesce a sostenere
le guance sembrano un dirupo
le lacrime sanno affacciarsi e precipitare
tra le pecore al pascolo una era nera
un giorno si perse al far del buio,
si perse e non seppe ritornare
devo tracciare un segno sulla foto
un perimetro attorno ai suoi capelli,
l’ovale del volto, i suoi occhi belli
Accanto al letto c’è il comò ed il cassetto
le lettere che ho scritto e non spedito,
quelle per “via aerea” ricevute
e’ da allora che so guardare il cielo
specialmente sul fare della sera
dove gli aerei lasciano una scia
Rosanna
Questa e' la versione che preferisco.
Le nostre radici, la famiglia, l’amore indiscriminato per “ L’incompreso”, per quello che non ci sta dentro, che si rincorre la coda come fa un cagnolino.
Ricordo mia madre e il suo patire nel vederlo girare a vuoto nei propri grovigli e a non riuscire a venirne a capo.
La mia famiglia e’ numerosa ( tre maschi e tre femmine) e lo e’ stata ancora di piu’: mia madre morta undici anni fa e mio padre quando ero cosi’ piccola da non potere quasi dire, ora, di averne avuto uno.
Ha faticato, da capo famiglia, ad allevarci nel migliore dei modi ed ora so che e’ felice di esserci riuscita.
Dolce Ros, in certi momenti della giornata i dolori pesano maggiormente.
“Il fumo uccide”
Ma anche la notte
La tua ancora e’ quella scia lasciata da un aereo che ti rammenta la lontananza di un affetto ma che ti porta lo sguardo a proseguire il volo.
Un abbraccio enorme
Rebby