I PREGIUDIZI

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
auroraageno
00venerdì 29 aprile 2011 14:53

I PREGIUDIZI


La maggior parte delle persone crede di pensare, mentre in realtà organizza semplicemente i propri pregiudizi. «Con le idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n'aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n'era per disgrazia molte delle storte; e non erano quelle che le fossero meno care». Così ironizzava Alessandro Manzoni su un personaggio minore del suo capolavoro, I promessi sposi. Il profilo di donna Prassede affiora idealmente anche nell'osservazione del filosofo e psicologo statunitense William James (1842-1910) che oggi proponiamo. Egli punta su quella deviazione del pensiero che è il pregiudizio. Se è vero che il concetto elaborato attraverso il pensiero è fondamentale nella ricerca, è altrettanto vero che molto spesso il punto di partenza è un preconcetto e attorno ad esso si elabora un pensare che in realtà si trasforma in un circolo vizioso. In pratica si gira attorno alla propria idea fissa per difenderla, sostenendola con argomentazioni faziose. Dobbiamo riconoscere che un po' tutti abbiamo - talora inconsapevolmente - i nostri pregiudizi intoccabili, che non verranno mai scalfiti dalle obiezioni altrui. Lo scrittore francese Anatole France di un suo personaggio, un illustre accademico, notava che «si lusingava di essere un uomo senza pregiudizi; e questa pretesa è già di per sé un grande pregiudizio». Cerchiamo, allora, con coraggio di vagliare le nostre idee, soprattutto quelle più care, confrontandole con quelle ad esse antitetiche per scoprire se resistono alla luce di un vero, spietato, fondato giudizio.


di Gianfranco Ravasi

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com