I Poeti

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lucky_luke
00venerdì 30 luglio 2010 11:49
I Poeti



I poeti barcollano, sbiadiscono
e credono di morire.
I poeti ti rendono schiavo e padrone,
ti spellano e ti recidono le idee,
ti fanno ombra alle ombre.

I poeti che si specchiano nel ghiaccio
e come i ricordi cambiano faccia.
I poeti sono tizzoni accesi che ti ardono
e in un attimo ti spengono.

Allora mentre scordiamo le ultime ore
i poeti ti schiaffeggiano,
e infine ti rafforzano con l’Amore...


L.L.
il Poeta 1
00venerdì 30 luglio 2010 17:03
il Poeta 1
00venerdì 30 luglio 2010 17:04

I Poeti

Son mosche bianche,
difficile riconoscerli...
Scrivono nel vento dell'AMORE
ritrovandosi nell'Arcobaleno
liberandoci da lacci e laccioli
dell'ego...
Il loro AMORE
è PUREZZA:
chiare lettere per i figli
non ancor nati...
lucky_luke
00venerdì 30 luglio 2010 17:09
I poeti,
punti di consapevolezza
dell'infinito
Creatori e distruttori
di universi dell'istante...
il Poeta 1
00venerdì 30 luglio 2010 17:57
...AMORE in PUREZZA
nel MISTERO di MADRE,
Nell'INSPIEGABILE
scritto...
Il Tutto serve...

lorenzo
lucky_luke
00venerdì 30 luglio 2010 18:10
Desiderare cieli puliti,
senz'ombra di nuvole,
scoprire il sole
dopo essere vissuto
con la notte nel cuore,
morire...
rinascere...
sentire di esistere,
di avere un'anima...
di avere un cuore...
auroraageno
00venerdì 30 luglio 2010 20:56

Ma che bravi..!!! [SM=g27987]


Che bella cosa avete fatto, insieme! [SM=g7348]


Buona serata [SM=x832007]



aurora



lucky_luke
00martedì 3 agosto 2010 09:49
Chi altri è un poeta, se non colui che scrive la sua sofferenza
e ne vive nell’ombra, tormento dell'attesa?

E chi, se non un filosofo
che si interroga sui perché dell'essere e del patire,
sulle cause del crudele inganno dell'apparire?

Chi, se non un paladino dell'ideale,
un difensore del sentimento puro,
perché ricercatore costretto di una verità primigenia ed incrollabile,
al principio di tutto ed alla fine?

Chi è, se non un infelice pressato dai suoi perché,
un emotivo alla cerca della ragione?

Ma infine è colui che cresce nella sofferenza,
vivendola a fondo (solo)
nei momenti in cui si accorge di non capire gli uomini
e se stesso?
È tutto questo un poeta
auroraageno
00martedì 3 agosto 2010 17:15

.... magnifico...!! Grazie, Giuliano!! [SM=x832007]


aurora


il Poeta 1
00mercoledì 4 agosto 2010 08:23
Re:
lucky_luke, 03/08/2010 9.49:

Chi altri è un poeta, se non colui che scrive la sua sofferenza
e ne vive nell’ombra, tormento dell'attesa?

E chi, se non un filosofo
che si interroga sui perché dell'essere e del patire,
sulle cause del crudele inganno dell'apparire?

Chi, se non un paladino dell'ideale,
un difensore del sentimento puro,
perché ricercatore costretto di una verità primigenia ed incrollabile,
al principio di tutto ed alla fine?

Chi è, se non un infelice pressato dai suoi perché,
un emotivo alla cerca della ragione?

Ma infine è colui che cresce nella sofferenza,
vivendola a fondo (solo)
nei momenti in cui si accorge di non capire gli uomini
e se stesso?
È tutto questo un poeta




il Poeta 1
00mercoledì 4 agosto 2010 08:25
Re: Re:
il Poeta 1, 04/08/2010 8.23:







Aurora:
Perché magnifico?

Il Poeta

Vive nell'ambiente
in maieutica
sprigionando AMORE...

Filosofeggia in Riflente
i dogmi creati
ad uso del potere...

Gli scontenti
imputano ad altri
di non cambiare...

Ciao a tutti...
lorenzo
lucky_luke
00venerdì 6 agosto 2010 08:57
POETI! ... Poeti... poeti?


Come in un oceano appassito,
tremuli galleggiano
fiocchi iridescenti
di antiche parole.

Ruotano, tra pungenti mulinelli,
frasi iconoclaste
dense d'eterea demenza...
... e tu ancora canti, o musa,
il combattimento di primordiali guerrieri
contro cabalistiche ombre,
canti in questo cielo
dall'impenetrabile orizzonte,
ricco di turbolente voci:
e così morto senza più tempeste!

Guarda!
Non c'è più spuma di stelle
a rendere sognanti gli occhi innamorati,
non ci sono più eterni amori
nutriti di tragedia,
né casti sacrifici
che facciano fiorire immensità cristalline.

Come potremo ancora credere
in un'eternità senza limiti?
Siamo miti esseri crepuscolari,
noi che amiamo una vita plasmata
dalle ceneri del remoto tramonto,
siamo bimbi dagli occhi serrati
sul volto rigato di pianto,
siamo patetici cantori di insistenti leggende...
... siamo noi colossi di Rodi
su piedistalli d'argilla che tronfi
sbattiamo a terra l'altrui sogno,
che più non crediamo in infiniti futuri,
ma come potremmo,
se dal loro intersecarsi
non generiamo altro che abissi
in cui gettare il cuore ucciso del mondo?



L.L.

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