I ricci
timidi
amano l'oblìo
hanno il cuore aquilone
impigliato nelle spine
aspettano il vento della notte
all'ombra di luna
per liberarsi
lontano da occhi indiscreti
Sono una metafora
degli amori più puri
quando il desiderio
si fa fragole alle guance
e ghigliottina lo sguardo
Sono animali strani
inadatti al progresso
vincono la fame di un leone
e muoiono banalmente
sulla pelle di un catrame
Sono un capriccio di Dio
nè nel salutarsi
nè in amore
non possono mai abbracciarsi
ma forse la loro estasi
è...la solitudine
vittoria sulla chiassosa
arroganza
dei perfetti umani
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Da:Vetriolo
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